L’inizio.
In
questo nostro mondo d’esperienza duale ed illusorio, credo che vi troviate
d’accordo con me nel dire che tutto è relativo. Tutto è in relazione con
l’entità sperimentante e con il consenso di maggioranza dell’unità collettiva
che si arroga il diritto di dettare le linee guida e i parametri entro i quali
una determinata situazione si trovi ad esistere, gettando i semi della
misurabilità, della ciclicità, della causalità e della oggettività dello stesso
gruppo di individui facenti parte della detta coralità. Tralasciando sempre che
niente in questo nostro campo di esperienza possa essere davvero oggettivo.
Qualsiasi cosa esista nella nostra sfera comprensiva ed esperienziale è
soggettiva, passando attraverso fallacci sensi rielaborata nella mente che per
definizione “mente” in quanto è continuamente influenzata da stimoli esterni ed
interni oltre che dal background del soggetto. Per tanto non esiste e mai potrà
esistere una realtà completamente oggettiva ed uniforme per tutti, grazie a
dio, dico io.
Provando
per ipotesi a ragionare secondo la massima così sopra così sotto, possiamo
subito realizzare che mai riusciremo a comprendere il disegno in cui esistiamo
con la nostra mente finita se questo è di una Infinita, per cui è d stolti
impegnarsi in inutili sofismi su cose che per adesso non ci servono a nulla, e
se un domani ci sarà dato davvero scoprire ci renderemo conto di quanto
infantili gli esseri umani sono stati, ma pieni di un infantilità necessaria
come quella che ciascuno di noi ha avuto prima di essere la persona che è adesso
per tanto di vitale importanza nella totalità dell’esperienza di vita. Quindi
per il momento è necessario sforzarci di comprendere le cose e le situazioni
alla portata della nostra forma esistenziale, e su alcune di queste mi accingo
per qualche istante a portare la vostra attenzione.
L’uomo
dalla notte dei tempi è andato alla ricerca di qualcosa o qualcuno che lo governasse,
quasi ad esser un cane senza padrone che disperato vagava d’adorazione in
adorazione ad ingraziarsi la simpatia di quelli, che con la sua mente limitata
e mortale credeva dei, dimostrando a loro, sicuramente più intelligenti, ed poi
a se stesso, di non essere in grado di camminare con le proprie gambe. Negli
eoni sono esistiti oltre le grandi religioni che sono state un grandissimo paletto
per l’evoluzione umana eccezion fatta da NESSUNA, gruppi di
persone o singoli che hanno vissuto con
la convinzione e l’ aspettativa della venuta di un messia, di un salvatore,
oppure si sono affidati a guru, leader spirituali o politici, nelle mani dei
quali hanno messo la loro fiducia in modo insensato e snaturato quasi fossero
privi dal poter pensare. In tanti hanno vissuto una vita di sofferenze o privazioni spesso auto inflitte nella forte
speranza che dopo questa esperienza di
vita si sarebbero aggiudicati un posto d’onore per un qualche paradiso, come se
ogni rinuncia sofferenza o privazione anche dolorosa durante la loro esperienza
di vita gli sarebbe senz’altro valsa un innumerevole punteggio per poter
beneficiare di un IDEA, una semplice piccola ridicola idea, che seminata in
modo astuto ha condizionato dal’interno, nel profondo, il modo di pensare
dell’intera umanità. Potrei parlarvi per ore della mia opinione in merito e
sull’infinità di conseguenze e situazioni che sono scaturite da questa
“semplice” quanto innocua idea, e forse lo farò ma in questo momento mi
piacerebbe analizzare insieme a voi, o per lo meno quella parte di voi non
totalmente assuefatta e modellata da quella forma mentis che per eoni ha
plasmato e sopito ogni baluardo di possibilità per la specie umana di evolvere
e aggiungerei di pensare con la propria testa, forgiando idee nuove e
produttive, che possono essere condivise o meno ma che attraverso il confronto,
la messa in discussione di quelle credenze che
in una società vincente sono alla base nella costruzione del progetto di
una civiltà che voglia sopravvivere all’esperienza ed evolvere in essa
apportando benefici a se stessa al singolo individuo e alla collettività, e a quel disegno che possiamo anche definire divino
e del quale consciamente o inconsciamente tutti facciamo parte e nel quale
siamo invitati ad evolvere.
Partendo da questa base di pensiero vorrei definire ed
immaginare il concetto di divinità. Il nostro concetto di divinità è un
concetto che se realmente volessimo trattare con il giusto riguardo innanzi
tutto dovremo riconoscere di non poter mai afferrare davvero fino in fondo il
disegno di una mente Infinita.
Possiamo però secondo la massima come sopra così sotto
cercare di indagare tali fenomeni mettendo in relazione quei fenomeni che per noi sarebbero impensabili
ponendo in relazione il micro cosmo con il macro cosmo. Ma anche qui abbiamo un
enorme limite nel poter definire la vera essenza di una mente onnisciente ed
infinita in quanto parliamo sempre di componenti della creazione di tale mente.
Possiamo farlo solamente attribuendo a noi, alcune capacità in noi latenti, di
natura divina o sovrumana.
Ma andiamo per gradi. Innanzi tutto le notizie che noi
abbiamo sull’ipotetica origine divina provengono da testi molto antichi che
essendo sopravvissuti alle ere e all’oscurantismo cattolico e delle altre
religioni di cui sono i custodi, scritti in determinate epoche difficili da
contestualizzare proprio per la mancanza di testi attendibili essendo tutta la
Storia umana soggetta a travisamenti, omissioni, ricostruzioni mentoniere e
macchinazioni occulte, che sono state usate dai vincitori o da occulti registi
nell’ombra per riscrivere la storia a proprio o di chi per loro vantaggio.
Quindi siamo costretti a ricorrere ai miti, per tentare di avere una minima e
parziale visione di una possibile realtà dei fatti avvenuti sul nostro pianeta
e alla qual matrice diamo natura divina. I miti parlano spesso attraverso
archetipi, gli archetipi sono sicuramente più attendibili di parole scritte
da amanuensi, profeti,scribi o sacerdoti essendo l’archetipo un linguaggio
universale per l’inconscio o il sub conscio in grado di esprimere
universalmente quei concetti archetipici insiti in ciascuno di noi. Quindi
proprio per la natura del mito pur
contenendo in se una gran quantità di credenze e dettagli popolari e fallaci
contiene anche il cuore di un probabile evento, celato agli occhi dei più e
noto a quelli che Osano guardare. Così sono potute sopravvivere e giungere sino
a noi storie che altrimenti la chiesa cattolica, la nobiltà, i benpensanti e
gli architetti dell’umana mediocrità avrebbero dato alle fiamme tacciando da
eretico chiunque avesse osato parlarne. Così nascosti dal sorriso o
dall’aspetto favoleggiante sono sopravissuti, quei semi fecondi in grado di dar
in una mente vigorosa i frutti dovuti.
In primo luogo, a mio parere la creazione del universo è una creazione
mentale di una mente Infinita che la popola di luoghi e entità in grado di
sperimentare infinite situazioni e se consapevoli di divenire alcuni di essi
sottocreatori come può avvenire con un
essere umano che crea un sofisticato programma di realtà virtuale con le sue
leggi basate sulla matematica e l’informatica, dando un identità ai possibili
avatar cibernetici nei quali potersi immedesimare nel gioco, così l’uomo è
spesso un veicolo inconsapevole per un esperienza virtuale attraverso il quale
la Coscienza Assoluta fa esperienza. Da questo evinciamo e la scienza di
recente pare sottoscriverlo, che TUTTO E’ MENTE, per tanto il potere della
mente nell’uomo è in grado di essere oltre che il protagonista consapevole o
inconsapevole dell’esperienza, anche il regista della sua porzione di realtà in
cui si trova e vivere la sua vita e così poter migliorare la sua esistenza interiore ed esteriore e con Coscienza vivere
al meglio questa magnifica opportunità e soddisfare così il proprio e il di cui
piano divinamente concepito.
Pensiamo per un momento
o almeno proviamo a pensare ad un ipotetico istante in cui una Coscienza
INFINITA si trova ad esistere e nel prendere coscienza crea attraverso la sua
mente INFINITA un interconnessione di UNIVERSI nei quali accadono
simultaneamente tutte le esperienze POSSIBILI E NECESSARIE, a tale coscienze di
conoscersi ed EVOLVERE. Essendo luminosa
per definizione esoterica prima e scientifica poi la reale essenza della
materia possiamo azzardare di dire che noi creazioni mentali all’interno di un
universo mentale siamo in grado di svolgere limitatamente la funzione di
creatori all’interno del esperienza per poter permettere al nostro Creatore di
conoscere una parte di se (NOI) e attraverso di essa fare tutte le esperienze
possibili e necessarie scelte da quella persona nell’arco di tempo in cui si
trova ed esistere come tale, avendo
attraverso il libero arbitrio la possibilità di vivere come vuole la sua vita,
nell’illusione della dualità, per permettere che possa esistere sempre una
scelta, attraverso le quali ogni essere
umano come il suo creatore sperimentando di scelta in scelta impara a
conoscere se stesso, quello che gli piace e quello che non gli piacerebbe
vedere in se, e ha la possibilità, anche se purtroppo non se ne rende, nel modo
reale, neanche quasi conto, di potere intervenire a suo piacimento, e non a suo
vantaggio badate bene, il corso della propri esperienza di vita all’interno di
quelle leggi universali dettate dalla creazione nella quale esistiamo. Essendo
luminosa l’essenza principale della natura umana e universale e ipotizzando che
la creazione nella sua complessità sia avvenuta in un istante nel quale quello
che noi percepiamo come passato presente e futuro coesistono mentre per noi sono solo un ennesima
illusione necessariamente creata dalla nostra mente per attribuire un ordine
logico allo svolgersi degli eventi, in modo da poter imparare dal passato, ma
resta una fittizia quanto logicamente astuta metodologia logico organizzativa,
essendo l’ esperienza di vita un residuo luminoso di quell’esplosione divina di
presa di coscienza in cui tutto sta accadendo tutto è accaduto e tutto accadrà,
e come la luce di una stella ormai spenta è visibile dalla terrà così l’umanità
cavalca l’onda sempre più entropicamente caotica di quel residuo mentale che ha
creato e già distrutto infiniti universi..E’ evidente che
le teorie devono essere legittimate da fatti rilevanti,ma non solo da un tipo di fatti
artificialmente prodotti, analizzati in laboratorio e purificati dalla logica
aristotelica di un universo tridimensionale costruito dai sensi, immaginato
soltanto come materia, così come noi conosciamo la materia secondo la nostra
umana e limitata percezione. Dovremo iniziare a considerare l’intero universo
come energia pulsante e vibrante che pervade ogni singolo atomo da quello dei
minerali, a quello dei vegetali, degli animali e degli umani, ed essendo questa
energia composta da particelle luminose, possiamo ipotizzare con un vasto
margine di sicurezza che definendo l’anima la matrice di punti luminosi
Cosciente e pulsante ella per prendere piena conoscenza di se stessa attraverso
la continua creazione e distruzione di universi e di tutte le possibilità
intrinseche in ciascuno di essi, dall’esperienze di esseri senzienti a da quelle di oggetti inanimati, essendo tutto
parte di quell’entità divinamente creatrice dal quale sono pervenuti e attraverso
una serie di evoluzioni e mutazioni alla quale faranno un giorno ritorno,
portando con se tutte le qualità scoperte nell’ esistere e nel terminare e
rinascere di ogni cosa, andando a dare la perfetta conoscenza di se e della sua
grandezza, e potenzialità a questa mente Divinamente superba. In conclusione,
Dio è in ogni cosa e dentro ogni persona, siamo tutti una sfaccettatura
probabile e possibile dell’emanazione dell’Altissimo e pur non ricordandocelo
scordandoci per un attimo la nostra identità creata per noi dall’ego per vivere
al meglio l’esperienza in questa realtà possiamo apprendere rivolgendo lo
sguardo dentro di noi, ascoltando la scintilla divina che è in ciascuno di noi
e sentendoci Anima, possiamo capire che
tutta questa esperienza sta qui per noi per viverla fino all’ultimo come noi
desideriamo, perché non esiste giusto o sbagliato bene o male per una mente
INFINITA unica e CREATRICRE, esiste solo l’esperienza e la conoscenza, per
stabilire il bene e il male ci sono i nostri ego, ma anche li se ci soffermiamo
con attenzione a ragionare capiamo che non c’è un bene universale, quello che
può essere bene per una persona non lo è magari per un'altra, oppure non lo è
per un entità animale che viene uccisa anche solo per essere mangiata, oppure non
lo è per una vegetale , quindi anche dal punto di vista puramente materiale la
sottile linea di demarcazione tra bene e male è molto evanescente e sempre
soggettiva. Per tanto quale potrebbe essere lo scopo della vita se non ci sono
premi alla fine per le rinunce fatte, se non ci sono paradisi ad attenderci, se
non ci sono diavoli a punirci, forse, lo scopo della vita è solo l’esperienza
fine a se stessa, l’Esperienza diventa immortale nella COSCIENZA, per tanto
cercate di vivere la vostra vita facendo quello che è bene per voi stessi, per
la vostra famiglia, e prendete la vita con la massima leggera serietà, non
cercate l’immortalità perché l’esperienza deve avere una fine, per essere
completa e per permettere il naturale equilibrio delle cose, e la fine è la
parte importante perché racchiude sempre un nuovo inizio, cari amici noi tutti
siamo qui e saremo qui fino alla fine dell’universo prima forse lo eravamo come
stelle, come pianeti, rocce, piante animali, o esseri umani, e domani saremo
ancora qui forse in qualche altra manifestazione, ma vi assicuro che quello che
davvero resisterà anche alla fine di questo universo e alla nascita del nuovo e
così via è la COSCIENZA, che fino a che non avrà sperimentato il suo
immaginabile non terminerà il suo lavoro e immaginando che si tratti di un
immaginazione infinita abbiamo un gran da fare. E allora, adesso che siamo qui
non vale la pena vivere al meglio questa esperienza??? Costruendo cose
magnifiche per noi stessi, e per i nostri cari, per quelli che verranno dopo di
noi, oppure viviamo solo intensamente l’esperienza lasciandoci trascinare dalla
nostra immaginazione e vivendo il presente perché è TUTTO QUELLO CHE DAVVERO
ABBIAMO.
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