De Magica Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo sum Magi)
La magia serve per illuminare le Stelle spente e farle Nuove” ,
tra quelle Stelle talvolta ci siamo anche Noi.
Per poter parlare di Magia psichica, bisogna prima di Tutto
distinguere, tanto profanamente e scientificamente, tanto esotericamente , cosa
intendiamo per psichico in un Universo che abbiamo già più volte detto, essere una
creazione mentale del Tutto, ove Tutto è Mente. Bisogna per tanto operare una
distinzione tra quei processi neuro elettrici che compongono la funzionalità
cerebrale di ogni individuo, e quelle abilità che invece contraddistinguono la
sfera e i campi della mente, che a nostro modesto parere sono un qualcosa di
molto più Astratto e complesso e soprattutto inclassificabile in dei meri e
mediocri schemi. Quindi per cominciare questo Nostro capitolo del De Magica
Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo Magi), inizieremo parlando dal punto di
vista psichiatrico di cosa sia il pensiero Magico, e in che modalità e per
quali motivazioni questo si viene a sviluppare durante tutta la Vita, anche quella
profana, di ogni individuo partendo dall’Infanzia, il periodo più Magico per
ciascuno essere Umano, essendo per Natura più Vicino alla Fonte Primigenia che
ci ha generato o rigenerato. (non in senso fisico bensì animico)
La risorsa più grande del bambino, è la sua capacità di creare
spazi immaginari, spazi all’interno
dei quali si sviluppano possibilità e potenzialità. La creatività,
la fantasia e l’immaginazione
che prendono forma dal pensiero Magico accompagnano il bambino
durante tutta la sua vita,
anche quando entrerà nel’età adulta e svolgono un’importante
funzione di mediazione nei confronti
della realtà.
Giocando con i bambini non ci si può non accorgere quanto sia
importante che ognuno riesca ad
esprimere e valorizzare il proprio mondo Magico. Tutti i bambini
sono magici. A volte può
capitare che siano talmente magici da essere travolti dalla loro
stessa magia, bisogna allora
aiutarli a scoprire questa magia, ad usarla in maniera consapevole
e non distaccata dalla
realtà. Questi bambini così magici hanno il potere di riavvicinare
anche il più austero e profano degli adulti al magico, ci danno la possibilità
di usufruire nuovamente dello sguardo magico sulla Realtà che da
sempre ci accompagna, ma del quale spesso siamo inconsapevoli. Gli
adulti “hanno imparato
che esistono molteplici schemi teorici per la comprensione del
mondo , anche se troviamo
difficile se non impossibile pensare veramente in base a qualsiasi
altro schema che non sia il
Nostro. Questo sguardo Magico,
per quanto possa sembrare contraddittorio aiuta a
mantenere il contatto con la realtà e ad affrontare la vita con la
giusta dose di leggerezza.
Il pensiero Magico come “il Simbolo rivela determinati aspetti
della Realtà , gli aspetti più
profondi che sfuggono a
qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Le immagini, i Simboli, i Miti,
non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a
una necessità ed adempiono
una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete
dell’essere”.
Dare ascolto al nostro mondo magico significa ritrovare contatto
con il nostro bambino
interiore, scintilla Divina, affinare la nostra sensibilità, il
nostro rapporto, la nostra partecipazione e la nostra comprensione del e con
l’Universo.
Nel rito il pensiero Magico dischiude un linguaggio simbolico che
da voce al nostro mondo
interiore, al nostro inconscio.
Le domande che queste argomentazioni sul pensiero e sul mondo
magico dell’individuo
suscitano sono molteplici: Quanto della nostra realtà appartiene
al nostro mondo magico?
Quanto il mondo magico fa parte della vita dell’individuo? Quanto
sono vicini mondo magico
e inconscio? E quanto questi influenzano il nostro personale modo
di vedere la realtà? Quanto
di ciò che viviamo nel mondo esterno è influenzato dal nostro
mondo interno? Qual è il
confine tra mondo magico e ciò che viene definito realtà
quotidiana? Non sempre, per menti profane tali domande trovano risposta, ma
spesso il mondo Magico è molto più vicino di quello che pensiamo.
Esistono diversi tipi di pensiero studiati nella loro forma ed
espressione, e definizioni molto differenziate per effetto dei presupposti
teorici da cui i vari orientamenti psicologici prendono le mosse.” Più
specificatamente si pone in antitesi pensiero realistico e
pensiero magico sottolineando che “ il
primo si attende ai dati di realtà , il secondo, tipico dello
stadio infantile e del modo primitivo
di pensare , vive di partecipazione mistica con gli oggetti e le cose vissute come
animate e fornite di intenzionalità. Oltre al pensiero magico si oppone, al pensiero
realistico, il pensiero dereistico i cui contenuti si riferiscono ai bisogni ed alle fantasie del
soggetto al punto di misconoscere la realtà come nelle situazioni definite deliranti.”
Il pensiero per come intendiamo indagarlo in questo scritto,
non racchiude in sé solo
l’aspetto logico-razionale, ma aspetti più profondi, che spiegano
in maniera più completa ed
esaustiva l’agire umano e che richiamano alla complessità dei
processi cognitivi umani. Una
prospettiva che consideri il pensiero solo da un punto di vista
logico razionale risulta dunque
riduttiva, sia che si tratti di un bambino sia che si tratti di un
adulto. Viene così messa in
evidenza la natura illusoria dell’“uomo logico”, che nella sua
perfezione rimane un’idea
astratta.
Appare evidente che le scelte quotidiane non vanno sempre
ricondotte a principi e a regole
proprie della razionalità o della logica causa-effetto visibile e
misurabile dalla scienza ufficiale, ma più spesso rientrano nell’orizzonte del
pensiero magico o quasi magico o dell’istinto e dell’emotività umana. Quando il
pensiero magico interviene nelle nostre scelte si ritiene che la realtà sia
influenzabile secondo i propri pensieri e desideri. “Col temine potere (Magico)
si vuol designare l’Energia o la capacità che
consentono di produrre un effetto desiderato. L’essenza del Magico
sta nel fatto che vengono
usate tecniche misteriose per l’osservatore e ovvie per
l’operatore.”
Se si vuole comprendere ciò che motiva l’agire umano e le basi che
lo sottendono è necessario
allargare la propria visione di pensiero, analizzandolo non solo
per quanto riguarda gli aspetti
logico razionali, ma anche per quanto riguarda quegli aspetti che
qui chiameremo Magici. La
predisposizione umana al pensiero Magico e alla Magia, che si
innesta facilmente a partire da
questo, contraddistingue in particolar modo il funzionamento
cognitivo del bambino, ma tale
forma permane e non abbandona mai totalmente la mente umana.
Pensiero Magico e pensiero razionale dunque si configurano come
due strutture mentali che
convivono ed interagiscono quotidianamente anche nella mente dell’adulto.
Potremo azzardare, definendo il pensiero razionale come Solare, mentre quello
magico come Lunare, ma, riteniamo che sarebbe molto riduttivo, quindi per il
momento ci limiteremo nell’affrontare la questione, con un linguaggio semplice,
facilmente accessibile, a tutti, senza dare adito ad interpretazioni
archetipiche o simboliche che lasciano il tempo che trovano e rischierebbero di
portare fuori strada, molti se non la maggior parte dei Nostri Gentili lettori.
In quanto il pensiero Magico pretende una grande dose di positività attiva, ma
allo stesso tempo una grande sensibilità passiva negativa, quindi non ce la
sentiamo di proseguire oltre in speculazioni che presupporrebbero conoscenze
Iniziatiche ed operative notevoli, per essere comprese pienamente, per tanto
rivolgendoci ivi ad un Vasto pubblico terminiamo questa parentesi.
Freud accosta il pensiero Magico dell’uomo primitivo a quello del
bambino. Ritiene
che la Magia sia prodotta dal desiderio e che dietro ad ogni
pratica Magica del bambino ci sia
un’affettività particolare.
Egli considera la Magia il risultato del narcisismo infantile,
ossia uno stadio dello sviluppo
affettivo durante il quale il fanciullo non si interessa che della
propria persona, dei propri
desideri e dei propri pensieri. Il bambino innamorato di se
stesso, considera i suoi pensieri e i
suoi desideri capaci di influenzare Magicamente gli avvenimenti e
dotati di tutta l’efficacia
necessaria. Freud coglie l’essenza del Magico nell’onnipotenza del
Pensiero, riscontrabile
tanto nei bambini, che ancora non si misurano con i dati di
realtà, quanto nei nevrotici
ossessivi, adulti che con le loro fissazioni e con i loro rituali
tentano di controllare, proiettandolo sul
mondo esterno, il loro mondo interno animato da forze che temono
di non riuscire a
contenere, con il rischio di una scissione.
Jung , invece, definisce la Magia come
un’identificazione con forze inconsce al fine di
propiziarle, di servirsene, di distruggerle, di neutralizzare la
loro potenza o di allearsi con esse
per poter esercitare sul mondo esterno una maggior influenza.
Dette forze agiscono come
complessi autonomi dall’Io, che l’Io, se non è sopraffatto, tenta
di controllare con rituali
Magici.
Sia Freud che Jung calano la relazione tra pensiero magico e
calcolo razionale in un
vero e proprio schema dialettico ed individuano una sorta di
mancata, perduta o non ancora
avvenuta distinzione tra interno ed esterno, processo psichico e Natura,
dunque uno stato di
identità tra soggetto ed oggetto, sé e gli altri, animato e
inanimato e così via. In tal caso ciò
che capita dentro è immediatamente percepito come un avvenimento
là fuori, e viceversa, un
evento esterno è recepito come un fatto personale, interiore.
Secondo tale concezione,
diventare adulti, significa riuscire a divaricare questi due lembi
sovrapposti e confusi, marcare
tra loro uno scarto, una distanza, un intervallo, in modo da
articolare e differenziare lo stato di
identità di partenza, facendo una distinzione.
Quello del pensiero magico è la fase retta, secondo l’espressione
di Freud, da un’onnipotenza dei pensieri: una fase eroica, fiduciosa oltre ogni
misura nelle proprie incipienti capacità.
Secondo la Nostra modesta esperienza, entrambi questi punti di
vista, sottolineano molto bene alcuni aspetti del pensiero Magico, ma
ovviamente non possono descriverlo per intero, perché è un qualcosa che non può
essere riassunto con semplici parole o come abbiamo detto prima rinchiuso entro ristretti schemi.
L’evoluzione del Magismo segue uno schema che partendo
dall’animismo primitivo fa
seguire una fase religiosa, dove l’onnipotenza viene ceduta agli
dei, che incarneranno Forze, e tenteranno di spiegare Misteri tanto esogeni
quando endogeni all’Umanità intera. Da quella religiosa si passa ad una “fase
scientifica” dove, dice Freud, non c’è più posto per l’onnipotenza dell’uomo,
il quale riconosce la sua pochezza e si sottomette con rassegnazione alla morte
come a tutte le altre necessità della Natura.
Che lo spirito debba necessariamente preludere al realismo della
mentalità scientifica, che la
Magia sfoci di diritto in raziocinio è ciò che Jung contesta.
L’inconscio è il luogo dove le
nostre ordinarie contrapposizioni polari (soggetto e oggetto,
mente e natura, in temporalità e
storia) stanno ancora ripiegate in se stesse, in stato di identità
ed è senz’altro il ricettacolo di
tutti i contenuti dimenticati, passati o rimossi, di certo la
sfera in cui prendono posto tutti i
processi subliminali, come le percezioni sensoriali troppo deboli
per raggiungere la Coscienza;
ma anche, e soprattutto, la matrice da cui cresce il futuro Psichico.
L’inconscio trova la sua
dimensione più autentica quando è pensato come matrice collettiva,
costitutivamente
inafferrabile da un punto di vista logico, letteralmente comune a
tutto e presente in ciascun
individuo, capace di avvolgere in se stesso tempo, spazio e
causalità.
Altri studiosi si soffermarono a discutere sulla Natura della Magia
dal punto di vista psicologico. Wilhelm Wundt sosteneva che il pensiero Magico, in quanto fase più antica nello
sviluppo del pensiero religioso, era basato su processi emozionali, il principale
dei quali era la paura nei confronti della Natura, ostile al genere umano e
perciò interpretata come una forza malvagia che può essere controllata dalla Magia.
La funzione della sfera rituale è una funzione di protezione
psicologica di fronte ai rischi ed
alle situazioni aleatorie proposte dalla vita quotidiana. La Magia
per l’uomo ( maschio,femmina) rappresenta una sorta di “ottimismo
standardizzato” che infonde fiducia e sicurezza e aiuta a superare le
difficoltà esistenziali. Il senso ultimo della Magia è quello di far sì che
l’uomo non desista dall’operare,
offrendogli una via d’uscita laddove si profila il rischio. “La Magia
protegge le persone dall’indigenza e mette nella condizione di ottenere
successo, situazioni queste in cui le implicazioni di carattere emozionale e
sociale sono alte. La Magia provoca in chi vi crede una fiducia in se stessi
sul piano psicologico, può essere di aiuto nel raggiungimento dei più alti livelli
di sviluppo tecnologico e morale e permette di organizzare meglio il lavoro
individuale e di controllare quello di gruppo, da cui dipende il benessere dei
membri della società: la Magia ritualizza l’ottimismo dell’uomo.”
Secondo Noi attualmente il
compito storico della magia dovrebbe rappresentare il riscatto dal’angoscia
scaturente dall’impotenza davanti all’Ignoto.
La difesa è la garanzia della personalità in crisi. Se nel mondo Magico
la personalità non è
ancora fortemente consolidata, essa è sempre soggetta al rischio
di smarrirsi. Infatti abbiamo precedentemente messo sovente in guardia dai
rischi che intercorrono affrontando pratiche magiche, o di manipolazione ,
cambiamento, analisi del pensiero individuale e collettivo, per tanto poniamo
l’accento su alcuni fenomeni tipici di pratiche sciamaniche, quali la
spersonalizzazione e lo scatenamento di impulsi incontrollabili la cui corrente
del pensiero possono portare in meandri reconditi della mente, dai quali è
molto complicato disimpegnarsi in breve tempo e senza alcuna conseguenza.
Al fine di comprendere fino in fondo quelle che sono le funzioni e
i meccanismi che
stanno alla base del funzionamento del pensiero Magico è opportuno
considerare le
motivazioni che spingono la persona ad utilizzare la Magia o più
specificatamente riti e condotte Magiche.
Il pensiero Magico prendendo la forma più adeguata ai tempi accompagna
l’uomo nella vita ed in particolare quando la vita stessa ed il futuro
diventano più oscuri. L’ignoto, il non prevedibile da sempre sono stati per
l’uomo fonti di angoscia. Nella sua essenza il pensiero magico affonda
verosimilmente le sue radici nel bisogno dell’essere umano, specie in
condizione di maggior precarietà e vulnerabilità, di neutralizzare, almeno in
parte, la penosa condizione di inadeguatezza di fronte agli elementi
strapotenti con cui si deve confrontare. Mai come nei momenti di crisi, di
difficoltà e di insicurezza l’uomo ha bisogno
di attingere a tale risorsa in maniera equilibrata. Non è un caso
se i periodi di maggiore oscurità, e brutalità hanno da sempre coinciso con i
momenti di maggiore diffusione delle Arti Magiche, Divinatorie, e della
preghiera. L’uomo mediocre, e Profano, ricorre solo quando è messo dagli eventi
con le spalle al muro, all’irrazionale, dopo essersi attaccato ad ogni speranza
che l’istinto di sopravvivenza gli suggerisce, allora l’uomo ricorre con
l’ultima molecola, dell’ombra divina che un tempo da lui emanava, al mondo
dell’invisibile, in molti casi affidandosi puerilmente alla preghiera, in
pochi, ma più saggi sono coloro che ricorrono a quelle pratiche, introspettive,
di ricerca e di evoluzione , che rientrano nel pensiero Magico.
La più terribile crisi storica del mondo moderno la seconda guerra
mondiale e tutte le conseguenze che ha portato con sé e si è trascinata dietro,
ha dimostrato a sufficienza che pensare di sradicare Miti e Simboli è
pura illusione. Anche nella situazione storica più disperata,
degli uomini e delle donne hanno cantato romanze, danzato in cerchio; ascoltato
delle storie intorno a un Fuoco e quelle storie non facevano che trasmettere
dei Miti, quelle romanze erano cariche di nostalgie di tempi passati, tempi in
Cui gli Dei camminavano ancora sulla Terra . Tutta questa parte, essenziale e
imprescindibile dell’uomo, che si chiama Immaginazione, che non a caso deriva
da imago, nuota in pieno Simbolismo e
continua a far vivere Miti e
teologie arcaici. Sta all’uomo moderno, risvegliare questo
inestimabile tesoro di immagini che egli porta con sé: risvegliare queste
immagini per contemplarle nella loro verginità e assimilare il loro messaggio.
La saggezza popolare ha espresso a più riprese l’importanza dell’immaginazione
per la salute stessa dell’individuo, per l’equilibrio e la ricchezza della sua
vita interiore.
Se in Egitto, e nell’Antica Grecia l’uomo si confrontava con
Mostri Mitologici, Dei, e Demoni incarnazioni delle forze della Natura o degli
Astri, nel medioevo, abbondavano visioni di Madonne, Redentori e Demoni
tentatori, e neanche l’ignoranza e l’abominio catto cristianologico è riuscito
con i suoi sacri Roghi dell’inquisizione ad epurare la mentalità atavica
dell’irrazionale umano.
Il mondo dell’Immaginario Archetipico è una rappresentazione di un
Mondo altrettanto Reale, almeno quanto quello che viviamo nella Vita attiva di
tutti i Giorni.
La Coscienza dispone di due maniere di rappresentare il mondo. Una
diretta nella quale la cosa si presenta essa stessa allo Spirito, come accade
nella percezione o nella semplice sensazione. L’altra indiretta quando,
per una ragione o per l’altra, la cosa non può presentarsi in
carne e ossa alla sensibilità, come
per esempio nel ricordo della nostra infanzia, nell’immaginazione
dei paesaggi del pianeta
Marte, nella rappresentazione degli elettroni che girano intorno
al nucleo dell’atomo, o di un
al di là che sta oltre la morte. In tutti questi casi di Coscienza
indiretta, l’oggetto assente viene
ri-presentato alla Coscienza da un’immagine. In assenza di
strumenti di controllo della realtà
interiore e della realtà esterna, la prima forma di protezione è
rappresentata dalla Magia che
dischiude un orizzonte mitico, definibile metastoria,
dove il senso delle
azioni
degli uomini può essere considerato come già descritto e quindi
anticipato nel suo buon fine.
Come nel mito una determinata serie di eventi trova la sua
risoluzione positiva,
così, praticando i riti conformi al disegno del Mito, una serie
analoga di eventi che sta
succedendo a un certo individuo in un certo frangente della sua
esistenza, troverà soluzione.
Come orizzonte della crisi, la magia Controlla la negatività del
negativo evitandole di
espandersi; come luogo di destorificazione del divenire la
relativizza consentendo di
affrontare le prospettive incerte “come se” tutto fosse già
risolto sul piano metastorico,
secondo i modelli che il desiderio umano di protezione prefigura.
In alcuni casi seguendo il modello del pensiero Magico, che
attende la risoluzione dei
problemi non dalla sequenza dei nessi causali, ma da formule,
gesti, riti, può determinarsi
una vera e propria disarmonia con i dati della realtà meta
virtuale odierna.
Alcuni agiti possono essere supportati da una condizione mentale
che ignora le leggi della logica e le connessioni naturali.
Jung ritiene che il ricorso a rituali Magici sia funzionale al
controllo delle forze inconsce che
agiscono nell’essere umano come complessi autonomi dell’io: “In
questa età di materialismo
si è avuta una reviviscenza
della fede negli spiriti, sia pure a livello più elevato. Non si
tratta di una ricaduta nella superstizione ma nel bisogno di
proiettare la Luce della Verità su un
Caos di fatti malsicuri. Laddove la realtà appare segmentata e
divisa occorre riconoscerla
in Unità, laddove l’oggetto delle nostre aspirazioni appare
irrimediabilmente distante, quando
la realtà circostante riproduce incertezze e paure che minano la
vita collettiva, quando occorre
riappropriarsi della realtà che ci è ostile dominandola,
l’individuo ricorre all’unica forza
incondizionata che avverte in sé, quella del Pensiero.
Proiettando, oggettivando questa forza
attraverso rituali, simboli e segni, egli riproduce il fenomeno Magico,
che è la forma primitiva
di riappropriazione della Realtà e che culmina nello sforzo di
ricostruire quell’Unità indistinta
di soggetto e oggetto che il bambino porta con sé al momento della
nascita. Il pensiero
Magico ricrea dunque l’Unità del conoscere, racchiude in sé
soggetto e oggetto, riunisce il
frammentario, colma le distanze, salta la realtà, proietta nel
futuro desideri inappagati. Di
fronte a questo tipo di Conoscenza e di agire umano, il conoscere
scientifico e la stessa
razionalità sono episodi, forme storiche che si realizzano come
prese parziali di Coscienza della Realtà
e si mantengono solo attraverso lo sforzo costante del soggetto
che non rinuncia al pensiero Magico, non si stanca di cercare fenomeni di
Verità, ma al contempo non cessa d’usare lo strumento della
Ragione. Come precedentemente detto, non a caso Operatori che
hanno consacrato la loro Vita terrena alla ricerca della Verità, come Noi,
possono considerarsi come Atlante, in quanto Tutti portiamo il Fardello della
Volta Celeste sulle proprie spalle, avendo al contempo i piedi ben saldi nella
Terra. Ed è questo che come i Titani ci ha portato a vivere Fuori dal Tempo,
tra le Sale di Amenti, e l’Impereo, Noi celebriamo la Nostra Natura di uomini e
donne del Divino Seme di Seth, imperfetti nella staticità, Perfetti nel
divenire, Perfettibili nel Essere.
Lo stesso concetto di Simbolo
è da ricondurre al pensiero Magico: il legame che lega
significante, ossia il simbolo stesso, e il significato, ossia
l’oggetto o l’evento rappresentato,non è reale, ma stabilito dalla mente umana sulla base di una relazione partecipativa che lo
rende reale e presente (nel tempo e nello spazio).In merito abbiamo più volte scritto che parlare di simboli è impresa assai ardua e perigliosa soprattutto se ci si rivolge ad un pubblico vasto; in quanto come già detto in altre occasioni, per comprendere nella sua Reale e completa Essenza un Simbolo bisogna aver vissuto in prima persona quegli stati d'Essere ad esso colleggati. Questa è la ragione per cui uomini e donne di Buona Volontà, vissuti a distanza di spazio e tempo tra loro, possono riconoscersi Fuori dal Tempo come Fratelli e Sorelle. In questo senso la partecipazione è una
aratteristica fondamentale in quanto è in grado di reggere ed alimentare la strutturazione
Magica del pensiero ed in grado di sostenere scelte della vita intera di alcune persone, ovvero coloro che hanno scelto di percorre la Via dell’Introspezione, della Ricerca Occulta e di ciò che è Veramente Reale (Unico ed Immutabile) e non invece ,di chi rincorre una realtà, effimera, mutevole ed ingannevole.
Pensiero e condotte magiche sono dunque diversi da persona e
persona, caratterizzati dalla
soggettività che ne esalta la natura di tentativo di adattamento alla
realtà così com’è
individualmente percepita e rappresentata mentalmente.
In effetti sia che si usi un linguaggio od un’altro le cose
non cambiano! Si tratta solo di prendere
Coscienza, di Essere, e comportarsi da Iniziati, o da
Operatori , comprendendo che in potenza ciascuno qui in basso, può porsi in
grado di affermare “Io sono Io, Colui che è, che è stato e che Sempre sarà”. Ed
il catalizzatore per praticare questa Magia, questo cambio di prospettiva,
risiede nella Forza del Pensiero Magico. Il potere che gli Altri hanno su di
Voi, è solo il potere che Voi date loro. E il potere che Voi desiderata avere
sulla Vostra Vita, e sulle Vostre azioni, è il propulsore per mettere in azione
il pensiero Magico, divenendo così causali e padroni della propria esperienza
di Vita. Non invece, restando mediocri spettatori di effetti di altrui
causalità, o peggio ancora, continuando inermi a subirne gli effetti, che
portano le persone completamente in una spirale di impossibilità e impotenza,
in cui passare tutta la vita venendo sballottati dai marosi di tempeste di cui
non su sospetta neanche l’Esistenza.
Abbiamo precedentemente detto che la Magia, è l’Arte delle
Arti e il percorso magico da Noi, consigliato e intrapreso è quello della Via
dell’Immaginazione, anche se sconsigliata dalle scuole stantie e canoniche che
da schole esoteriche e di Virtù si sono trasformate in culti dogmatici, in cui
adepti ignoranti attendono illuminazioni preconfezionate da qualche mediocre
autoproclamatosi maestro, mentre si muovono in stretti inutili cunicoli creati
dal incompetenza e dall’ipocrisia di
chi, ha voluto plasmare a suo mediocre piacimento la tradizione occulta,
rinchiudendola entro assurdi schemi e limitazioni, sfregiandola con dicotomie,
divisioni, e dogmatismi, facendone una impietosa mistura, simile alle
religioni, verso le quali , per finire l’hanno costretta ad inginocchiarsi.
L’immaginazione e la fantasia costruiscono le basi
dell’immaginario personale, che
si
organizza nella struttura della personalità e nella
rappresentazione del mondo e che unendosi
all’immaginario culturale comune, contribuisce a determinare
l’interpretazione della Realtà e
la sua rielaborazione. La Nostra Via, così intesa, diventa dunque,
tanto attività di mediazione, quanto attività di creazione, spazio di
transizione che permette di sperimentare, sperimentarsi, scoprire, scoprirsi ed
esprimersi in una dimensione protetta dalla finzione della virtuale
quotidianità, permettendo di entrare in maniera graduale in contatto con
l’Unità Reale Infinita ed Immutabile.
Il pensiero Magico diventa unicità, originalità, creatività, nuova
energia, forza a cui
attingere nella risoluzione dei problemi e delle situazioni che la
vita ci pone quotidianamente di fronte, divenendo consapevoli della propria
Natura, e delle proprie potenzialità. Imparando a non fermarsi davanti a quegli
ostacoli, che per quanto insormontabili sembrino a prima vista, altro non sono
che il riflesso di ciò che dentro di Noi, esiste in risolto inascoltato e che
la nostra Divina Essenza, ci mette di fronte ai Nostri ciechi spesso
inconsapevoli occhi per permetterci di Evolvere.
L’innovazione nasce dal pensiero Magico, dal sogno, dal desiderio.
È questo ciò che muove il Nostro
Mondo, e anche se non Tutti lo sanno, anche il Mondo di ciascuno
di Voi.
Abbiamo detto nel Liber Alpha di questo nostro modesto trattato, De Magica
Arte, che l’Arte della Magia, è l’Arte della manipolazione di simboli,
archetipi, piegando alla volontà dell’Operatore, forze, vibrazioni, stati,
pensieri, oggetti, animali, persone.
In un periodo irrazionale, come quello che ci siamo riservati per il ventunesimo secolo, in cui proprio l’avvento delle forme di governo democratico e delle cosiddette libertà individuali, assieme all’industrializzazione, sono state utili per produrre la necessità oggettiva (da parte della politica e dell’economia) di governare, cioè manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse, sia come elettori che come consumatori.
In un periodo irrazionale, come quello che ci siamo riservati per il ventunesimo secolo, in cui proprio l’avvento delle forme di governo democratico e delle cosiddette libertà individuali, assieme all’industrializzazione, sono state utili per produrre la necessità oggettiva (da parte della politica e dell’economia) di governare, cioè manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse, sia come elettori che come consumatori.
Questo è il motivo per cui oggi la manipolazione mentale è divenuta una
tecnologia e una scienza, nella quale si investono molti più denari che in
tutti gli altri campi della psicologia, e tecniche apparentemente innocue, come
la programmazione neuro linguistica o il mentalismo rivestono solo la punta
dell’ice-berg di questa disgustosa commercializzazione e monetizzazione che non
ha risparmiato neanche le Arti occulte, facendone un prodotto senza alcun
contesto, alla portata di qualsiasi ignorante profano, ingordo personaggio, che
può disporne a suo Uso e Consumo, senza neanche avere una Reale idea, delle
Forze o delle Dinamiche con le quali si innescano tali sistemi di persuasione,
e senza avere la benché minima consapevolezza Coscienziale del contesto in cui
tali Arti, o Artifizi sono nati; e questo corrisponde ad usare un arma senza
avere la consapevolezza che possa uccidere, ma credo che i nostri gentili
lettori abbiano davanti ai loro, più o meno vedenti occhi, tutti i giorni gli
effetti di dette distorsioni. Alle manipolazioni religiose e settarie, portate
avanti dai falsi ministri del culto, sulla cui Arte del raggiro e della
manipolazione hanno edificato i loro imperi della fede, i loro templi di oro
porpora e menzogne, si sono aggiunti gli imperi finanziari, commerciali e di
conseguenza statali, visto che il potere finanziario e chi lo gestisce è il
reale proprietario dei mega fantastiliardici debiti nazionali, di conseguenza
degli stati nazione stessi. Non possiamo negare che la contaminazione esoterica
ed occulta, sia avvenuta grazie a molteplici, confraternite iniziatiche, o
pseudo segrete, che da viatico per la ricerca della Luce, si sono trasformati,
in salotti di piccoli e grandi complotti, animati dalla follia di onnipotenza,
nata in quelli stolti ,che avendo appena sbirciato oltre il velo, avendo
intuito il grande potere che da alcuni insegnamenti, scaturiva hanno preferito
come sempre Mammona, al loro povero Dio interiore; e sfruttando i vincoli di
fratellanza, gerarchia ed ordine, queste definite da noi, Ex- catene
iniziatiche, perché ormai, indegne dello Status attuale, hanno tessuto per
decenni le loro trame.
Fuori ad un Noto, Circolo Esoterico Occulto, che trovava il suo perché
nell’Ombra di boschi secolari , sotto la saggia, ma ormai disgustata vista del
Grande, saggio Gufo, troneggiano le parole: Ragni non v’apprestate Voi, e le
Vostre Trame. Peccato che sia proprio in esclusivi circoli come questo che gli
astuti e i meno astuti ragni, da oltre un secolo tessono le loro irrazionali ,
trame, usufruendo di Conoscenze, di cui hanno dato prova di non Esser degni,
neanche minimante. E la cosa veramente più inconcepibile, nelle nostre
umili menti, è come detti personaggi riescano a placare, le loro piccole
coscienze, convincendosi che loro agiscano per il bene dell’intera umanità, e
che stiano lavorando ad un progetto di enorme importanza, che addirittura osano
alcuni definire Grande Opera. Se questa società contemporanea, e la direzione
cui inevitabilmente sta andando è la loro Opera, Noi non possiamo che
discostarci il più possibile da questi ciarlatani, nemici di se stessi e della
Vita, e ricordare a Tutti, che chi semina vento raccoglie inevitabilmente
tempesta, e non servirà poi a nulla, rivolgersi ad insulse egregore, ai falsi dei morenti tenuti in vita dalla
follia di questi omuncoli viventi, e neanche alle poderose tecnologie che credono
possedere in segreto. Civiltà, governate e plasmate da menti più lungimiranti e
sagge e Illuminate di quelle oggi al potere, sono scomparse non lasciando
traccia di se. Uomini davvero Savi, hanno visto spazzare Via, i loro Grandiosi
Imperi nel giro di una Notte. Nulla è Eterno oltre la Coscienza, l’Unica che
non generata esiste per Essere, vive e sperimenta per imparare. Per lei non è
importante, vincere o perdere, ne fare bene o fare male, solo Partecipare. Nel
senso che l’importante dell’esperienza, quello che determina un espansione
della Coscienza individuale e di conseguenza di quella Universale, sono gli
insegnamenti. Ed un insegnamento può nascere da un Errore quanto da una
Vittoria, quindi non è importante tanto quello che materialmente si lascia al
deperimento dei cicli degli Eoni, quanto quello che si edifica dentro Se
stessi, attraverso un attenta analisi e conoscenza della personale intima
Essenza.
Per taluni l’illusione risulta essere più importante della
Realtà, perché ciò che conta non è portare a compimento improbabili sogni
quanto far credere di esserne capace.
Ecco che allora i culti abusanti passano inosservati fino a
quando un evento tragico, “inimmaginabile”, li fa risalire, come un fiume
carsico, all’attenzione pubblica. Quando è tardi per intervenire. Accadde così
per i 39 corpi di uomini e donne che, il 26 Marzo 1997, tutti vestiti allo
stesso modo e avvolti in un drappo color
porpora, furono rinvenuti a San Diego, in California, in un
palazzo da un milione di dollari.
La settimana seguente i media, con dovizia di particolari,
raccontavano l’impressionante storia del culto di Heaven’s Gate. Molti degli affiliati si erano auto-mutilati come
fase del processo di purificazione. Il leader del gruppo, il sessantaseienne
Marshall Applewhite, aveva convinto i suoi seguaci ad una “volontaria uscita
dal corpo”, come fase del loro percorso spirituale. In
accordo con i loro principi dottrinali, essi non stavano causando la loro
prematura morte, ma piuttosto si stavano liberando del loro “contenitore
fisico”, al fine di raggiungere il “Prossimo Livello Evolutivo”. Cosicché ogni
membro attivo del gruppo si era suicidato affinché un UFO, che si trascinava
dietro la cometa di Hale Bopp, avrebbe potuto trasportarlo nel “Regno di Dio”.
Tutto ricordava altri tragici suicidi/omicidi collettivi compiuti in nome di
un’improbabile, quanto assurda, transizione in “mondi migliori”. Il culto
questa volta si chiamava Ordine del Tempio Solare, il suo leader e mentore era
l’indiscusso Joseph Di Mambro mentre l’oratore carismatico, nonché agente reclutatore,
era un certo Luc Jouret. Gli adepti venivano sottoposti ad ogni sorta di
umiliazioni pubbliche allo scopo di “distruggere le vibrazioni negative”.
Ordini e contrordini, regole di vita estreme. Dal reclutamento alla “morte
programmata” il passo fu breve: uomini, donne e bambini morti per intraprendere
la “transizione” verso il pianeta Sirio. “Nuovo mondo” di turno che causa, fra
il 4 ottobre del 1994 e il 22 marzo del 1997, 48 morti in Svizzera, 5 in Canada
e 21 in Francia.
È bene precisare che gli affiliati a questi due culti appena
citati non erano adepti scontati. Diversi i loro strati sociali: sportivi di
successo, autisti, docenti, ambientalisti, venditori d’auto, bambinaie,
procuratori legali, assistenti medici, casalinghe, personaggi televisivi. Molti
avevano impieghi fissi prima di decidere di seguire il culto.
Questo fa pensare che, sebbene vi siano variabili contingenti
che rendono una persona più vulnerabile psicologicamente nei confronti dei reclutatori
di un culto, chiunque sia all’oscuro delle tecniche di controllo mentale può
divenire facile preda di un culto distruttivo. E questo tragico esempio
attualmente non coinvolge più solo seguaci di culti o dottrine esotiche, ma la
gran parte delle persone della popolazione umana. Avviene all’interno di gruppi
militari, sociali, politici, e di qualsiasi matrice , persino sportiva.
Ma neanche coloro i quali non seguono culti di alcun genere,
ne fanno parte di alcun gruppo in particolare sono al sicuro, in quanto tale
abominio è stato esteso a tutta la società, tramite i mezzi di comunicazione di
massa; come dicevamo nel Liber Alpha, coloro i quali oggi sono più vicini ad
incarnare l’archetipo, le potenzialità e le abilità del Mago o dello Sciamano
di un tempo, sono i grafici, i pubblicitari,
che vomitano le loro formule magiche sotto forma di jingle in
continuazione, dalle radio, dalle tv, mentre si naviga in internet. Non vi è
angolo delle Città o dei Sobborghi che non sia tappezzato da Sigilli magici
guarniti di formulari camuffati da Spot pubblicitari, non vi è istante che la
mente dell’uomo medio, e mediocre sia al riparo dal costante attacco alla sua
volontà, e alla sua coscienza, persino dai telefonini che ciascuno possiede in
triplice o quadruplice copia, vengono di tanto in tanto, lanciati incanti sotto
forma di sms.
Per concludere questa parentesi, che non potevamo non fare
parlando di Magia, manipolazione e controllo del pensiero e delle Volontà,
qualsiasi processo sociale che incoraggia obbedienza, dipendenza e conformità,
scoraggia autonomia e individualità immergendo gli individui in un ambiente che
reprime la libera scelta. I dogmi del gruppo diventato l’unica preoccupazione
della persona. Qualsiasi cosa o chiunque non rientri in questa realtà
rimodellata diventa irrilevante o pericolosa. Questo procedimento fu indicato
con il termine di “riforma del pensiero” o “manipolazione mentale”, tecnica
questa che è stata definita: “una combinazione della forza esterna coercitiva
con l’appello a un entusiasmo interiore”.
La riforma del pensiero è più sottile e raffinata del “lavaggio
del cervello”: la vittima non è mai minacciata apertamente, ma persuasa,
manipolata, ingannata. Tutti questi processi e tecniche, possono rientrare
nelle abilità dell’Arte Magica, di
coloro che sfruttano meccanismi, endogeni ed esogeni per destrutturare la
personalità, e la volontà parziale o totale di un individuo, piegandola alla
propria. Naturalmente, la Vera Magia, non si limita a queste subdole semplici,
ma molto efficaci tecniche manipolatorie, ma all’utilizzo di precise Forze,
stati e vibrazioni, che si basano su concreti postulati e leggi, che se pur
interessano la sfera invisibile, o metafisica, come i nostri affezionati
lettori avranno appurato dai primi trattati di questo Nostro De Magica Arte,
(Introduzione- Liber Alpha).Esistono naturalmente operazioni magiche che
apparentemente non interessano l’individuo e la sua Psiche (intesa nel senso
classico del termine) , ma che operano attraverso o con l’ausilio di Forze
Naturali o Astrali. Ma la percezione che ciascun essere umano, ha di tali
fenomeni, profanamente straordinari, è strettamente vincolata alla sensibilità
e al pensiero di ogni uno, se non al grado di preparazione, educazione e
conoscenza personale, che altro non sono che l’ultimo filtro per interpretare
correttamente ogni impulso interno o esterno che viene tradotto in quello che
può essere definito come realtà quotidiana, nonostante di Reale abbia davvero
poco, essendo mutevole ed ingannevole.
È attraverso il potere
magico e la sperimentazione che si possono scoprire possibilità e potenzialità.
“Avere immaginazione è vedere il mondo nella sua totalità, giacché
è potere e missione delleimmagini mostrare tutto ciò che rimane refrattario al concetto. Ci si spiega allora la disgrazia
e la rovina di chi è privo di immaginazione: un tale individuo è tagliato fuori dalla realtà
profonda della Vita e della sua stessa Anima.
Nonostante possa apparire contraddittorio, è lo stesso pensiero Magico
e l’immaginazione a
tenere legati alla realtà quotidiana gli esseri umani.
Innanzitutto perché è anche attraverso questo mondo e questo pensiero magico,
interno, inconscio, che percepiamo e conosciamo la suddetta realtà. Nella
letturadi questa quotidianità molto è dato dal nostro mondo interno, dunque mondo Magico e mondo reale non
sono così nettamente separati, ma l’uno influenza l’altro.
Quando ci si pone il problema della realtà dei poteri Magici, si è
tentati di presupporre per
ovvio che cosa si debba intendere per realtà, quasi si trattasse
di un concetto tranquillamenteposseduto dalla mente, al riparo da ogni aporia, e che il ricercatore debba applicare o meno
come predicato al soggetto del giudizio da formulare. Ma per poco che l’indagine venga
iniziata e condotta innanzi, si finisce prima o poi col rendersi conto che il problema della
realtà dei poteri Magici non ha per oggetto soltanto la qualità di tali poteri, ma anche il nostro
stesso concetto di realtà, e che l’indagine coinvolge non soltanto il soggetto del giudizio (i
poteri Magici), ma anche la stessa categoria giudicante ( concetto di realtà). Come il più attento dei Nostri lettori avrà notato in questo scritto, abbiamo usato la parola realtà per indicare la concezione comunemente diffusa ed accettata se non condivisa della vita odierna , benché dal punto di vista esoterico non possa essere definita Reale, in quanto ciò che è Reale, è Unico, Infinito, ed Immutabile, tutto quello che è sottoposto a mutazione, come la quotidianità, cangiante ed ingannevole, in occultismo viene definito da Noi, virtuale, non essendo differente ad una realtà simulata olograficamente, nella quale sperimentare e Conoscersi per Esistere.
Qualsiasi individuo è potenzialmente in grado di influenzare la
propria realtà; è nella consapevolezza di ciò, che è possibile considerare la Magia
come forma di azione che abbia presa sul reale.
Non è possibile scindere la modalità di pensiero dell’individuo in
pensiero logico-razionale e
pensiero Magico; queste due forme di pensiero si compenetrano tra
loro e fondendosi danno
vita a quella che è l’originalità, l’unicità e l’irripetibilità
del pensiero umano. Alle domande
poste inizialmente non esiste una risposta o una soluzione che
vada in unica direzione: è il
giusto equilibrio individuale che ci permette di vivere tra i due
mondi, quello interno e quello
esterno e che ci permette di muoverci dall’uno all’altro senza
rimanere intrappolati. Quindi per concludere permetteteci di sottolineare
qualche Nostra considerazione. Come abbiamo detto nel De Magica Arte Liber
Alpha, non esistono Magia, Bianca e Magia Nera, se non la incapacità e l’
ipocrisia di quegli operatori che ancora schiavi di ridicoli moralismi per
chetare le loro puerili Coscienze debbano trovare schematizzazioni e suddivisioni,
che schierino loro dalla parte del Bene, e altri da quella del Male. Gentili
lettori, il dualismo può esistere solo nelle menti profane, di poveri diavoli
che ancora vedono in bianco e Nero, quando in Realtà tutto è Uno, di Infiniti
Colori. Quello che cerchiamo umilmente di dire, è che pur riconoscendo la
dualità nel mondo meta virtuale quotidiano, compresa quella che caratterizza
fisicamente, mentalmente e spiritualmente
l’essere umano non ammettiamo però di ridurre elementi esoterici o occulti a
mere suddivisioni, ridicole schematizzazioni
di chi tenta di profanare ciò che per Natura è Sacro. Quindi Cari Fraterni
amici , profani e non, pur se per convenienza lessicale talvolta saremo
costretti ad abbandonarci a classificazioni, vi esortiamo ad intenderle sempre
nel senso più ampio e coinvolgente e mai esclusivo o dei eristico del termine.
Con la speranza che questo Nostro lavoro, sia di Utilità, almeno a
qualcuno, concludiamo qui, questo capitolo del De Magica Arte Liber Lambda
(Cogito Imago Ergo Sum Magi).
Sempre Rivolti al Grande Oriente Ermetico Egizio, Con la
supervisione dell’Arcano Sinedrio dei Saggi, Con la Benedizione di chi Occhio
profano non Vede, ma il Cui Occhio Tutto Vede, I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico
Ordine Osirideo Egizio .^. A^A
A.°.D°.°G.°.U.°. Con la Fraterna Collaborazione dei F.°. e S°.°
del Nerae Rosae et Argentum Trianguli A^A Nadir di Torino Templi Endimion
(Latomorum Fraternitas) .^. En To Pan!
Aum .Ha! Om-Phat!!!