lunedì 14 ottobre 2013

De Magica Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo Sum Magi)


 
 
De Magica Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo sum Magi)
 
 
La magia serve per illuminare le Stelle spente e farle Nuove” , tra quelle Stelle talvolta ci siamo anche Noi.

                                                                            
                                
Per poter parlare di Magia psichica, bisogna prima di Tutto distinguere, tanto profanamente e scientificamente, tanto esotericamente , cosa intendiamo per psichico in un Universo che abbiamo già più volte detto, essere una creazione mentale del Tutto, ove Tutto è Mente. Bisogna per tanto operare una distinzione tra quei processi neuro elettrici che compongono la funzionalità cerebrale di ogni individuo, e quelle abilità che invece contraddistinguono la sfera e i campi della mente, che a nostro modesto parere sono un qualcosa di molto più Astratto e complesso e soprattutto inclassificabile in dei meri e mediocri schemi. Quindi per cominciare questo Nostro capitolo del De Magica Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo Magi), inizieremo parlando dal punto di vista psichiatrico di cosa sia il pensiero Magico, e in che modalità e per quali motivazioni questo si viene a sviluppare durante tutta la Vita, anche quella profana, di ogni individuo partendo dall’Infanzia, il periodo più Magico per ciascuno essere Umano, essendo per Natura più Vicino alla Fonte Primigenia che ci ha generato o rigenerato. (non in senso fisico bensì animico)
                                                                         

La risorsa più grande del bambino, è la sua capacità di creare spazi immaginari, spazi all’interno

dei quali si sviluppano possibilità e potenzialità. La creatività, la fantasia e l’immaginazione

che prendono forma dal pensiero Magico accompagnano il bambino durante tutta la sua vita,

anche quando entrerà nel’età adulta e svolgono un’importante funzione di mediazione nei confronti

della realtà.

Giocando con i bambini non ci si può non accorgere quanto sia importante che ognuno riesca ad

esprimere e valorizzare il proprio mondo Magico. Tutti i bambini sono magici. A volte può

capitare che siano talmente magici da essere travolti dalla loro stessa magia, bisogna allora

aiutarli a scoprire questa magia, ad usarla in maniera consapevole e non distaccata dalla

realtà. Questi bambini così magici hanno il potere di riavvicinare anche il più austero e profano degli adulti al magico, ci danno la possibilità di usufruire nuovamente dello sguardo magico sulla Realtà che da

sempre ci accompagna, ma del quale spesso siamo inconsapevoli. Gli adulti “hanno imparato

che esistono molteplici schemi teorici per la comprensione del mondo , anche se troviamo

difficile se non impossibile pensare veramente in base a qualsiasi altro schema che non sia il

Nostro.  Questo sguardo Magico, per quanto possa sembrare contraddittorio aiuta a

mantenere il contatto con la realtà e ad affrontare la vita con la giusta dose di leggerezza.

Il pensiero Magico come “il Simbolo rivela determinati aspetti della Realtà , gli aspetti più

profondi  che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Le immagini, i Simboli, i Miti,

non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a una necessità ed adempiono

una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere”.

Dare ascolto al nostro mondo magico significa ritrovare contatto con il nostro bambino

interiore, scintilla Divina, affinare la nostra sensibilità, il nostro rapporto, la nostra partecipazione e la nostra comprensione del e con l’Universo.

Nel rito il pensiero Magico dischiude un linguaggio simbolico che da voce al nostro mondo

interiore, al nostro inconscio.

Le domande che queste argomentazioni sul pensiero e sul mondo magico dell’individuo

suscitano sono molteplici: Quanto della nostra realtà appartiene al nostro mondo magico?

Quanto il mondo magico fa parte della vita dell’individuo? Quanto sono vicini mondo magico

e inconscio? E quanto questi influenzano il nostro personale modo di vedere la realtà? Quanto

di ciò che viviamo nel mondo esterno è influenzato dal nostro mondo interno? Qual è il

confine tra mondo magico e ciò che viene definito realtà quotidiana? Non sempre, per menti profane tali domande trovano risposta, ma spesso il mondo Magico è molto più vicino di quello che pensiamo.
                                                                        

Esistono diversi tipi di pensiero studiati nella loro forma ed espressione, e definizioni molto differenziate per effetto dei presupposti teorici da cui i vari orientamenti psicologici prendono le mosse.” Più

specificatamente si pone in antitesi pensiero realistico e pensiero magico sottolineando che “ il

primo si attende ai dati di realtà , il secondo, tipico dello stadio infantile e del modo primitivo

di pensare , vive di partecipazione mistica con gli oggetti e le cose vissute come animate e fornite di intenzionalità. Oltre al pensiero magico si oppone, al pensiero realistico, il pensiero dereistico i cui contenuti si riferiscono ai bisogni ed alle fantasie del soggetto al punto di misconoscere la realtà come nelle situazioni definite deliranti.”

Il pensiero per come intendiamo indagarlo in questo scritto, non  racchiude in sé solo

l’aspetto logico-razionale, ma aspetti più profondi, che spiegano in maniera più completa ed

esaustiva l’agire umano e che richiamano alla complessità dei processi cognitivi umani. Una

prospettiva che consideri il pensiero solo da un punto di vista logico razionale risulta dunque

riduttiva, sia che si tratti di un bambino sia che si tratti di un adulto. Viene così messa in

evidenza la natura illusoria dell’“uomo logico”, che nella sua perfezione rimane un’idea

astratta.

Appare evidente che le scelte quotidiane non vanno sempre ricondotte a principi e a regole

proprie della razionalità o della logica causa-effetto visibile e misurabile dalla scienza ufficiale, ma più spesso rientrano nell’orizzonte del pensiero magico o quasi magico o dell’istinto e dell’emotività umana. Quando il pensiero magico interviene nelle nostre scelte si ritiene che la realtà sia influenzabile secondo i propri pensieri e desideri. “Col temine potere (Magico) si vuol designare l’Energia o la capacità che

consentono di produrre un effetto desiderato. L’essenza del Magico sta nel fatto che vengono

usate tecniche misteriose per l’osservatore e ovvie per l’operatore.”

Se si vuole comprendere ciò che motiva l’agire umano e le basi che lo sottendono è necessario

allargare la propria visione di pensiero, analizzandolo non solo per quanto riguarda gli aspetti

logico razionali, ma anche per quanto riguarda quegli aspetti che qui chiameremo Magici. La

predisposizione umana al pensiero Magico e alla Magia, che si innesta facilmente a partire da

questo, contraddistingue in particolar modo il funzionamento cognitivo del bambino, ma tale

forma permane e non abbandona mai totalmente la mente umana.

Pensiero Magico e pensiero razionale dunque si configurano come due strutture mentali che

convivono ed interagiscono quotidianamente anche nella mente dell’adulto. Potremo azzardare, definendo il pensiero razionale come Solare, mentre quello magico come Lunare, ma, riteniamo che sarebbe molto riduttivo, quindi per il momento ci limiteremo nell’affrontare la questione, con un linguaggio semplice, facilmente accessibile, a tutti, senza dare adito ad interpretazioni archetipiche o simboliche che lasciano il tempo che trovano e rischierebbero di portare fuori strada, molti se non la maggior parte dei Nostri Gentili lettori. In quanto il pensiero Magico pretende una grande dose di positività attiva, ma allo stesso tempo una grande sensibilità passiva negativa, quindi non ce la sentiamo di proseguire oltre in speculazioni che presupporrebbero conoscenze Iniziatiche ed operative notevoli, per essere comprese pienamente, per tanto rivolgendoci ivi ad un Vasto pubblico terminiamo questa parentesi.

Freud accosta il pensiero Magico dell’uomo primitivo a quello del bambino. Ritiene

che la Magia sia prodotta dal desiderio e che dietro ad ogni pratica Magica del bambino ci sia

un’affettività particolare.

Egli considera la Magia il risultato del narcisismo infantile, ossia uno stadio dello sviluppo

affettivo durante il quale il fanciullo non si interessa che della propria persona, dei propri

desideri e dei propri pensieri. Il bambino innamorato di se stesso, considera i suoi pensieri e i

suoi desideri capaci di influenzare Magicamente gli avvenimenti e dotati di tutta l’efficacia

necessaria. Freud coglie l’essenza del Magico nell’onnipotenza del Pensiero, riscontrabile

tanto nei bambini, che ancora non si misurano con i dati di realtà, quanto nei nevrotici

ossessivi, adulti che con le loro fissazioni e con i loro rituali tentano di controllare, proiettandolo sul

mondo esterno, il loro mondo interno animato da forze che temono di non riuscire a

contenere, con il rischio di una scissione.

Jung , invece, definisce la Magia come un’identificazione con forze inconsce al fine di

propiziarle, di servirsene, di distruggerle, di neutralizzare la loro potenza o di allearsi con esse

per poter esercitare sul mondo esterno una maggior influenza. Dette forze agiscono come

complessi autonomi dall’Io, che l’Io, se non è sopraffatto, tenta di controllare con rituali

Magici.

Sia Freud che Jung calano la relazione tra pensiero magico e calcolo razionale in un

vero e proprio schema dialettico ed individuano una sorta di mancata, perduta o non ancora

avvenuta distinzione tra interno ed esterno, processo psichico e Natura, dunque uno stato di

identità tra soggetto ed oggetto, sé e gli altri, animato e inanimato e così via. In tal caso ciò

che capita dentro è immediatamente percepito come un avvenimento là fuori, e viceversa, un

evento esterno è recepito come un fatto personale, interiore. Secondo tale concezione,

diventare adulti, significa riuscire a divaricare questi due lembi sovrapposti e confusi, marcare

tra loro uno scarto, una distanza, un intervallo, in modo da articolare e differenziare lo stato di

identità di partenza, facendo una distinzione.

Quello del pensiero magico è la fase retta, secondo l’espressione di Freud, da un’onnipotenza dei pensieri: una fase eroica, fiduciosa oltre ogni misura nelle proprie incipienti capacità.

Secondo la Nostra modesta esperienza, entrambi questi punti di vista, sottolineano molto bene alcuni aspetti del pensiero Magico, ma ovviamente non possono descriverlo per intero, perché è un qualcosa che non può essere riassunto con semplici parole o come abbiamo detto prima rinchiuso  entro ristretti schemi.
                                                                                

L’evoluzione del Magismo segue uno schema che partendo dall’animismo primitivo fa

seguire una fase religiosa, dove l’onnipotenza viene ceduta agli dei, che incarneranno Forze, e tenteranno di spiegare Misteri tanto esogeni quando endogeni all’Umanità intera. Da quella religiosa si passa ad una “fase scientifica” dove, dice Freud, non c’è più posto per l’onnipotenza dell’uomo, il quale riconosce la sua pochezza e si sottomette con rassegnazione alla morte come a tutte le altre necessità della Natura.

Che lo spirito debba necessariamente preludere al realismo della mentalità scientifica, che la

Magia sfoci di diritto in raziocinio è ciò che Jung contesta. L’inconscio è il luogo dove le

nostre ordinarie contrapposizioni polari (soggetto e oggetto, mente e natura, in temporalità e

storia) stanno ancora ripiegate in se stesse, in stato di identità ed è senz’altro il ricettacolo di

tutti i contenuti dimenticati, passati o rimossi, di certo la sfera in cui prendono posto tutti i

processi subliminali, come le percezioni sensoriali troppo deboli per raggiungere la Coscienza;

ma anche, e soprattutto, la matrice da cui cresce il futuro Psichico. L’inconscio trova la sua

dimensione più autentica quando è pensato come matrice collettiva, costitutivamente

inafferrabile da un punto di vista logico, letteralmente comune a tutto e presente in ciascun

individuo, capace di avvolgere in se stesso tempo, spazio e causalità.

Altri studiosi si soffermarono a discutere sulla Natura della Magia dal punto di vista psicologico. Wilhelm Wundt sosteneva che il pensiero Magico, in quanto fase più antica nello sviluppo del pensiero religioso, era basato su processi emozionali, il principale dei quali era la paura nei confronti della Natura, ostile al genere umano e perciò interpretata come una forza malvagia che può essere controllata dalla Magia.

La funzione della sfera rituale è una funzione di protezione psicologica di fronte ai rischi ed

alle situazioni aleatorie proposte dalla vita quotidiana. La Magia per l’uomo ( maschio,femmina) rappresenta una sorta di “ottimismo standardizzato” che infonde fiducia e sicurezza e aiuta a superare le difficoltà esistenziali. Il senso ultimo della Magia è quello di far sì che l’uomo non desista dall’operare,

offrendogli una via d’uscita laddove si profila il rischio. “La Magia protegge le persone dall’indigenza e mette nella condizione di ottenere successo, situazioni queste in cui le implicazioni di carattere emozionale e sociale sono alte. La Magia provoca in chi vi crede una fiducia in se stessi sul piano psicologico, può essere di aiuto nel raggiungimento dei più alti livelli di sviluppo tecnologico e morale e permette di organizzare meglio il lavoro individuale e di controllare quello di gruppo, da cui dipende il benessere dei membri della società: la Magia ritualizza l’ottimismo dell’uomo.”

 Secondo Noi attualmente il compito storico della magia dovrebbe rappresentare il riscatto dal’angoscia scaturente dall’impotenza davanti all’Ignoto.

La difesa è la garanzia della personalità in crisi. Se nel mondo Magico la personalità non è

ancora fortemente consolidata, essa è sempre soggetta al rischio di smarrirsi. Infatti abbiamo precedentemente messo sovente in guardia dai rischi che intercorrono affrontando pratiche magiche, o di manipolazione , cambiamento, analisi del pensiero individuale e collettivo, per tanto poniamo l’accento su alcuni fenomeni tipici di pratiche sciamaniche, quali la spersonalizzazione e lo scatenamento di impulsi incontrollabili la cui corrente del pensiero possono portare in meandri reconditi della mente, dai quali è molto complicato disimpegnarsi in breve tempo e senza alcuna conseguenza.
                                                               
Al fine di comprendere fino in fondo quelle che sono le funzioni e i meccanismi che

stanno alla base del funzionamento del pensiero Magico è opportuno considerare le

motivazioni che spingono la persona ad utilizzare la Magia o più specificatamente riti e condotte Magiche.

Il pensiero Magico prendendo la forma più adeguata ai tempi accompagna l’uomo nella vita ed in particolare quando la vita stessa ed il futuro diventano più oscuri. L’ignoto, il non prevedibile da sempre sono stati per l’uomo fonti di angoscia. Nella sua essenza il pensiero magico affonda verosimilmente le sue radici nel bisogno dell’essere umano, specie in condizione di maggior precarietà e vulnerabilità, di neutralizzare, almeno in parte, la penosa condizione di inadeguatezza di fronte agli elementi strapotenti con cui si deve confrontare. Mai come nei momenti di crisi, di difficoltà e di insicurezza l’uomo ha bisogno

di attingere a tale risorsa in maniera equilibrata. Non è un caso se i periodi di maggiore oscurità, e brutalità hanno da sempre coinciso con i momenti di maggiore diffusione delle Arti Magiche, Divinatorie, e della preghiera. L’uomo mediocre, e Profano, ricorre solo quando è messo dagli eventi con le spalle al muro, all’irrazionale, dopo essersi attaccato ad ogni speranza che l’istinto di sopravvivenza gli suggerisce, allora l’uomo ricorre con l’ultima molecola, dell’ombra divina che un tempo da lui emanava, al mondo dell’invisibile, in molti casi affidandosi puerilmente alla preghiera, in pochi, ma più saggi sono coloro che ricorrono a quelle pratiche, introspettive, di ricerca e di evoluzione , che rientrano nel pensiero Magico.

La più terribile crisi storica del mondo moderno la seconda guerra mondiale e tutte le conseguenze che ha portato con sé e si è trascinata dietro, ha dimostrato a sufficienza che pensare di sradicare Miti e Simboli è

pura illusione. Anche nella situazione storica più disperata, degli uomini e delle donne hanno cantato romanze, danzato in cerchio; ascoltato delle storie intorno a un Fuoco e quelle storie non facevano che trasmettere dei Miti, quelle romanze erano cariche di nostalgie di tempi passati, tempi in Cui gli Dei camminavano ancora sulla Terra . Tutta questa parte, essenziale e imprescindibile dell’uomo, che si chiama Immaginazione, che non a caso deriva da imago,  nuota in pieno Simbolismo e continua a far vivere Miti e

teologie arcaici. Sta all’uomo moderno, risvegliare questo inestimabile tesoro di immagini che egli porta con sé: risvegliare queste immagini per contemplarle nella loro verginità e assimilare il loro messaggio. La saggezza popolare ha espresso a più riprese l’importanza dell’immaginazione per la salute stessa dell’individuo, per l’equilibrio e la ricchezza della sua vita interiore.

Se in Egitto, e nell’Antica Grecia l’uomo si confrontava con Mostri Mitologici, Dei, e Demoni incarnazioni delle forze della Natura o degli Astri, nel medioevo, abbondavano visioni di Madonne, Redentori e Demoni tentatori, e neanche l’ignoranza e l’abominio catto cristianologico è riuscito con i suoi sacri Roghi dell’inquisizione ad epurare la mentalità atavica dell’irrazionale umano.

                                                                     
Il mondo dell’Immaginario Archetipico è una rappresentazione di un Mondo altrettanto Reale, almeno quanto quello che viviamo nella Vita attiva di tutti i Giorni.

La Coscienza dispone di due maniere di rappresentare il mondo. Una diretta nella quale la cosa si presenta essa stessa allo Spirito, come accade nella percezione o nella semplice sensazione. L’altra indiretta quando,

per una ragione o per l’altra, la cosa non può presentarsi in carne e ossa alla sensibilità, come

per esempio nel ricordo della nostra infanzia, nell’immaginazione dei paesaggi del pianeta

Marte, nella rappresentazione degli elettroni che girano intorno al nucleo dell’atomo, o di un

al di là che sta oltre la morte. In tutti questi casi di Coscienza indiretta, l’oggetto assente viene

ri-presentato alla Coscienza da un’immagine. In assenza di strumenti di controllo della realtà

interiore e della realtà esterna, la prima forma di protezione è rappresentata dalla Magia che

dischiude un orizzonte mitico, definibile metastoria, dove il senso delle azioni

degli uomini può essere considerato come già descritto e quindi anticipato nel suo buon fine.

Come nel mito una determinata serie di eventi trova la sua risoluzione positiva,

così, praticando i riti conformi al disegno del Mito, una serie analoga di eventi che sta

succedendo a un certo individuo in un certo frangente della sua esistenza, troverà soluzione.

Come orizzonte della crisi, la magia Controlla la negatività del negativo evitandole di

espandersi; come luogo di destorificazione del divenire la relativizza consentendo di

affrontare le prospettive incerte “come se” tutto fosse già risolto sul piano metastorico,

secondo i modelli che il desiderio umano di protezione prefigura.

In alcuni casi seguendo il modello del pensiero Magico, che attende la risoluzione dei

problemi non dalla sequenza dei nessi causali, ma da formule, gesti, riti, può determinarsi

una vera e propria disarmonia con i dati della realtà meta virtuale odierna.

Alcuni agiti possono essere supportati da una condizione mentale che ignora le leggi della logica e le connessioni naturali.

Jung ritiene che il ricorso a rituali Magici sia funzionale al controllo delle forze inconsce che

agiscono nell’essere umano come complessi autonomi dell’io: “In questa età di materialismo

 si è avuta una reviviscenza della fede negli spiriti, sia pure a livello più elevato. Non si

tratta di una ricaduta nella superstizione ma nel bisogno di proiettare la Luce della Verità su un

Caos di fatti malsicuri. Laddove la realtà appare segmentata e divisa occorre riconoscerla

in Unità, laddove l’oggetto delle nostre aspirazioni appare irrimediabilmente distante, quando

la realtà circostante riproduce incertezze e paure che minano la vita collettiva, quando occorre

riappropriarsi della realtà che ci è ostile dominandola, l’individuo ricorre all’unica forza

incondizionata che avverte in sé, quella del Pensiero. Proiettando, oggettivando questa forza

attraverso rituali, simboli e segni, egli riproduce il fenomeno Magico, che è la forma primitiva

di riappropriazione della Realtà e che culmina nello sforzo di ricostruire quell’Unità indistinta

di soggetto e oggetto che il bambino porta con sé al momento della nascita. Il pensiero

Magico ricrea dunque l’Unità del conoscere, racchiude in sé soggetto e oggetto, riunisce il

frammentario, colma le distanze, salta la realtà, proietta nel futuro desideri inappagati. Di

fronte a questo tipo di Conoscenza e di agire umano, il conoscere scientifico e la stessa

razionalità sono episodi, forme storiche che si realizzano come prese parziali di Coscienza della Realtà

e si mantengono solo attraverso lo sforzo costante del soggetto che non rinuncia al pensiero Magico, non si stanca di cercare fenomeni di Verità, ma al contempo non cessa d’usare lo strumento della

Ragione. Come precedentemente detto, non a caso Operatori che hanno consacrato la loro Vita terrena alla ricerca della Verità, come Noi, possono considerarsi come Atlante, in quanto Tutti portiamo il Fardello della Volta Celeste sulle proprie spalle, avendo al contempo i piedi ben saldi nella Terra. Ed è questo che come i Titani ci ha portato a vivere Fuori dal Tempo, tra le Sale di Amenti, e l’Impereo, Noi celebriamo la Nostra Natura di uomini e donne del Divino Seme di Seth, imperfetti nella staticità, Perfetti nel divenire, Perfettibili nel Essere.

                                                                 
                                                   
 Lo stesso concetto di Simbolo è da ricondurre al pensiero Magico: il legame che lega
significante, ossia il simbolo stesso, e il significato, ossia l’oggetto o l’evento rappresentato,
non è reale, ma stabilito dalla mente umana sulla base di una relazione partecipativa che lo
rende reale e presente (nel tempo e nello spazio).In merito abbiamo più volte scritto che parlare di simboli è impresa assai ardua e perigliosa soprattutto se ci si rivolge ad un pubblico vasto; in quanto come già detto in altre occasioni, per comprendere nella sua Reale e completa Essenza un Simbolo bisogna aver vissuto in prima persona quegli stati d'Essere ad esso colleggati. Questa è la ragione per cui uomini e donne di Buona Volontà, vissuti a distanza di spazio e tempo tra loro, possono riconoscersi Fuori dal Tempo come Fratelli e Sorelle. In questo senso la partecipazione è una
aratteristica fondamentale in quanto è in grado di reggere ed alimentare la strutturazione
Magica del pensiero ed in grado di sostenere scelte della vita intera di alcune persone, ovvero coloro che hanno scelto di percorre la Via dell’Introspezione, della Ricerca Occulta e di ciò che è Veramente Reale (Unico ed Immutabile) e non invece ,di chi rincorre una realtà, effimera, mutevole ed ingannevole.

Pensiero e condotte magiche sono dunque diversi da persona e persona, caratterizzati dalla

soggettività che ne esalta la natura di tentativo di adattamento alla realtà così com’è

individualmente percepita e rappresentata mentalmente.

In effetti sia che si usi un linguaggio od un’altro le cose non cambiano! Si tratta solo di prendere

Coscienza, di Essere, e comportarsi da Iniziati, o da Operatori , comprendendo che in potenza ciascuno qui in basso, può porsi in grado di affermare “Io sono Io, Colui che è, che è stato e che Sempre sarà”. Ed il catalizzatore per praticare questa Magia, questo cambio di prospettiva, risiede nella Forza del Pensiero Magico. Il potere che gli Altri hanno su di Voi, è solo il potere che Voi date loro. E il potere che Voi desiderata avere sulla Vostra Vita, e sulle Vostre azioni, è il propulsore per mettere in azione il pensiero Magico, divenendo così causali e padroni della propria esperienza di Vita. Non invece, restando mediocri spettatori di effetti di altrui causalità, o peggio ancora, continuando inermi a subirne gli effetti, che portano le persone completamente in una spirale di impossibilità e impotenza, in cui passare tutta la vita venendo sballottati dai marosi di tempeste di cui non su sospetta neanche l’Esistenza.

Abbiamo precedentemente detto che la Magia, è l’Arte delle Arti e il percorso magico da Noi, consigliato e intrapreso è quello della Via dell’Immaginazione, anche se sconsigliata dalle scuole stantie e canoniche che da schole esoteriche e di Virtù si sono trasformate in culti dogmatici, in cui adepti ignoranti attendono illuminazioni preconfezionate da qualche mediocre autoproclamatosi maestro, mentre si muovono in stretti inutili cunicoli creati dal incompetenza  e dall’ipocrisia di chi, ha voluto plasmare a suo mediocre piacimento la tradizione occulta, rinchiudendola entro assurdi schemi e limitazioni, sfregiandola con dicotomie, divisioni, e dogmatismi, facendone una impietosa mistura, simile alle religioni, verso le quali , per finire l’hanno costretta ad inginocchiarsi.

L’immaginazione e la fantasia costruiscono le basi dell’immaginario personale, che si

organizza nella struttura della personalità e nella rappresentazione del mondo e che unendosi

all’immaginario culturale comune, contribuisce a determinare l’interpretazione della Realtà e

la sua rielaborazione. La Nostra Via, così intesa, diventa dunque, tanto attività di mediazione, quanto attività di creazione, spazio di transizione che permette di sperimentare, sperimentarsi, scoprire, scoprirsi ed esprimersi in una dimensione protetta dalla finzione della virtuale quotidianità, permettendo di entrare in maniera graduale in contatto con l’Unità Reale Infinita ed Immutabile.

Il pensiero Magico diventa unicità, originalità, creatività, nuova energia, forza a cui

attingere nella risoluzione dei problemi e delle situazioni che la vita ci pone quotidianamente di fronte, divenendo consapevoli della propria Natura, e delle proprie potenzialità. Imparando a non fermarsi davanti a quegli ostacoli, che per quanto insormontabili sembrino a prima vista, altro non sono che il riflesso di ciò che dentro di Noi, esiste in risolto inascoltato e che la nostra Divina Essenza, ci mette di fronte ai Nostri ciechi spesso inconsapevoli occhi per permetterci di Evolvere.

L’innovazione nasce dal pensiero Magico, dal sogno, dal desiderio. È questo ciò che muove il Nostro
Mondo, e anche se non Tutti lo sanno, anche il Mondo di ciascuno di Voi.

                                                                      
Abbiamo detto nel Liber Alpha di questo nostro modesto trattato, De Magica Arte, che l’Arte della Magia, è l’Arte della manipolazione di simboli, archetipi, piegando alla volontà dell’Operatore, forze, vibrazioni, stati, pensieri, oggetti, animali, persone.
In un periodo irrazionale, come quello che ci siamo riservati per il ventunesimo secolo, in cui proprio l’avvento delle forme di governo democratico e delle cosiddette libertà individuali, assieme all’industrializzazione, sono state utili per produrre la necessità oggettiva (da parte della politica e dell’economia) di governare, cioè manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse, sia come elettori che come consumatori.

Questo è il motivo per cui oggi la manipolazione mentale è divenuta una tecnologia e una scienza, nella quale si investono molti più denari che in tutti gli altri campi della psicologia, e tecniche apparentemente innocue, come la programmazione neuro linguistica o il mentalismo rivestono solo la punta dell’ice-berg di questa disgustosa commercializzazione e monetizzazione che non ha risparmiato neanche le Arti occulte, facendone un prodotto senza alcun contesto, alla portata di qualsiasi ignorante profano, ingordo personaggio, che può disporne a suo Uso e Consumo, senza neanche avere una Reale idea, delle Forze o delle Dinamiche con le quali si innescano tali sistemi di persuasione, e senza avere la benché minima consapevolezza Coscienziale del contesto in cui tali Arti, o Artifizi sono nati; e questo corrisponde ad usare un arma senza avere la consapevolezza che possa uccidere, ma credo che i nostri gentili lettori abbiano davanti ai loro, più o meno vedenti occhi, tutti i giorni gli effetti di dette distorsioni. Alle manipolazioni religiose e settarie, portate avanti dai falsi ministri del culto, sulla cui Arte del raggiro e della manipolazione hanno edificato i loro imperi della fede, i loro templi di oro porpora e menzogne, si sono aggiunti gli imperi finanziari, commerciali e di conseguenza statali, visto che il potere finanziario e chi lo gestisce è il reale proprietario dei mega fantastiliardici debiti nazionali, di conseguenza degli stati nazione stessi. Non possiamo negare che la contaminazione esoterica ed occulta, sia avvenuta grazie a molteplici, confraternite iniziatiche, o pseudo segrete, che da viatico per la ricerca della Luce, si sono trasformati, in salotti di piccoli e grandi complotti, animati dalla follia di onnipotenza, nata in quelli stolti ,che avendo appena sbirciato oltre il velo, avendo intuito il grande potere che da alcuni insegnamenti, scaturiva hanno preferito come sempre Mammona, al loro povero Dio interiore; e sfruttando i vincoli di fratellanza, gerarchia ed ordine, queste definite da noi, Ex- catene iniziatiche, perché ormai, indegne dello Status attuale, hanno tessuto per decenni le loro trame.

Fuori ad un Noto, Circolo Esoterico Occulto, che trovava il suo perché nell’Ombra di boschi secolari , sotto la saggia, ma ormai disgustata vista del Grande, saggio Gufo, troneggiano le parole: Ragni non v’apprestate Voi, e le Vostre Trame. Peccato che sia proprio in esclusivi circoli come questo che gli astuti e i meno astuti ragni, da oltre un secolo tessono le loro irrazionali , trame, usufruendo di Conoscenze, di cui hanno dato prova di non Esser degni, neanche minimante. E la cosa veramente più inconcepibile, nelle nostre umili menti, è come detti personaggi riescano a placare, le loro piccole coscienze, convincendosi che loro agiscano per il bene dell’intera umanità, e che stiano lavorando ad un progetto di enorme importanza, che addirittura osano alcuni definire Grande Opera. Se questa società contemporanea, e la direzione cui inevitabilmente sta andando è la loro Opera, Noi non possiamo che discostarci il più possibile da questi ciarlatani, nemici di se stessi e della Vita, e ricordare a Tutti, che chi semina vento raccoglie inevitabilmente tempesta, e non servirà poi a nulla, rivolgersi ad insulse egregore,  ai falsi dei morenti tenuti in vita dalla follia di questi omuncoli viventi, e neanche alle poderose tecnologie che credono possedere in segreto. Civiltà, governate e plasmate da menti più lungimiranti e sagge e Illuminate di quelle oggi al potere, sono scomparse non lasciando traccia di se. Uomini davvero Savi, hanno visto spazzare Via, i loro Grandiosi Imperi nel giro di una Notte. Nulla è Eterno oltre la Coscienza, l’Unica che non generata esiste per Essere, vive e sperimenta per imparare. Per lei non è importante, vincere o perdere, ne fare bene o fare male, solo Partecipare. Nel senso che l’importante dell’esperienza, quello che determina un espansione della Coscienza individuale e di conseguenza di quella Universale, sono gli insegnamenti. Ed un insegnamento può nascere da un Errore quanto da una Vittoria, quindi non è importante tanto quello che materialmente si lascia al deperimento dei cicli degli Eoni, quanto quello che si edifica dentro Se stessi, attraverso un attenta analisi e conoscenza della personale intima Essenza.
                                                                
Per taluni l’illusione risulta essere più importante della Realtà, perché ciò che conta non è portare a compimento improbabili sogni quanto far credere di esserne capace.

Ecco che allora i culti abusanti passano inosservati fino a quando un evento tragico, “inimmaginabile”, li fa risalire, come un fiume carsico, all’attenzione pubblica. Quando è tardi per intervenire. Accadde così per i 39 corpi di uomini e donne che, il 26 Marzo 1997, tutti vestiti allo stesso modo e avvolti in un drappo color

porpora, furono rinvenuti a San Diego, in California, in un palazzo da un milione di dollari.

La settimana seguente i media, con dovizia di particolari, raccontavano l’impressionante storia del culto di Heaven’s Gate. Molti degli affiliati si erano auto-mutilati come fase del processo di purificazione. Il leader del gruppo, il sessantaseienne Marshall Applewhite, aveva convinto i suoi seguaci ad una “volontaria uscita

dal corpo”, come fase del loro percorso spirituale. In accordo con i loro principi dottrinali, essi non stavano causando la loro prematura morte, ma piuttosto si stavano liberando del loro “contenitore fisico”, al fine di raggiungere il “Prossimo Livello Evolutivo”. Cosicché ogni membro attivo del gruppo si era suicidato affinché un UFO, che si trascinava dietro la cometa di Hale Bopp, avrebbe potuto trasportarlo nel “Regno di Dio”. Tutto ricordava altri tragici suicidi/omicidi collettivi compiuti in nome di un’improbabile, quanto assurda, transizione in “mondi migliori”. Il culto questa volta si chiamava Ordine del Tempio Solare, il suo leader e mentore era l’indiscusso Joseph Di Mambro mentre l’oratore carismatico, nonché agente reclutatore, era un certo Luc Jouret. Gli adepti venivano sottoposti ad ogni sorta di umiliazioni pubbliche allo scopo di “distruggere le vibrazioni negative”. Ordini e contrordini, regole di vita estreme. Dal reclutamento alla “morte programmata” il passo fu breve: uomini, donne e bambini morti per intraprendere la “transizione” verso il pianeta Sirio. “Nuovo mondo” di turno che causa, fra il 4 ottobre del 1994 e il 22 marzo del 1997, 48 morti in Svizzera, 5 in Canada e 21 in Francia.

È bene precisare che gli affiliati a questi due culti appena citati non erano adepti scontati. Diversi i loro strati sociali: sportivi di successo, autisti, docenti, ambientalisti, venditori d’auto, bambinaie, procuratori legali, assistenti medici, casalinghe, personaggi televisivi. Molti avevano impieghi fissi prima di decidere di seguire il culto.

Questo fa pensare che, sebbene vi siano variabili contingenti che rendono una persona più vulnerabile psicologicamente nei confronti dei reclutatori di un culto, chiunque sia all’oscuro delle tecniche di controllo mentale può divenire facile preda di un culto distruttivo. E questo tragico esempio attualmente non coinvolge più solo seguaci di culti o dottrine esotiche, ma la gran parte delle persone della popolazione umana. Avviene all’interno di gruppi militari, sociali, politici, e di qualsiasi matrice , persino sportiva.

Ma neanche coloro i quali non seguono culti di alcun genere, ne fanno parte di alcun gruppo in particolare sono al sicuro, in quanto tale abominio è stato esteso a tutta la società, tramite i mezzi di comunicazione di massa; come dicevamo nel Liber Alpha, coloro i quali oggi sono più vicini ad incarnare l’archetipo, le potenzialità e le abilità del Mago o dello Sciamano di un tempo, sono i grafici, i pubblicitari,  che vomitano le loro formule magiche sotto forma di jingle in continuazione, dalle radio, dalle tv, mentre si naviga in internet. Non vi è angolo delle Città o dei Sobborghi che non sia tappezzato da Sigilli magici guarniti di formulari camuffati da Spot pubblicitari, non vi è istante che la mente dell’uomo medio, e mediocre sia al riparo dal costante attacco alla sua volontà, e alla sua coscienza, persino dai telefonini che ciascuno possiede in triplice o quadruplice copia, vengono di tanto in tanto, lanciati incanti sotto forma di sms.

Per concludere questa parentesi, che non potevamo non fare parlando di Magia, manipolazione e controllo del pensiero e delle Volontà, qualsiasi processo sociale che incoraggia obbedienza, dipendenza e conformità, scoraggia autonomia e individualità immergendo gli individui in un ambiente che reprime la libera scelta. I dogmi del gruppo diventato l’unica preoccupazione della persona. Qualsiasi cosa o chiunque non rientri in questa realtà rimodellata diventa irrilevante o pericolosa. Questo procedimento fu indicato con il termine di “riforma del pensiero” o “manipolazione mentale”, tecnica questa che è stata definita: “una combinazione della forza esterna coercitiva con l’appello a un entusiasmo interiore”.

La riforma del pensiero è più sottile e raffinata del “lavaggio del cervello”: la vittima non è mai minacciata apertamente, ma persuasa, manipolata, ingannata. Tutti questi processi e tecniche, possono rientrare nelle abilità  dell’Arte Magica, di coloro che sfruttano meccanismi, endogeni ed esogeni per destrutturare la personalità, e la volontà parziale o totale di un individuo, piegandola alla propria. Naturalmente, la Vera Magia, non si limita a queste subdole semplici, ma molto efficaci tecniche manipolatorie, ma all’utilizzo di precise Forze, stati e vibrazioni, che si basano su concreti postulati e leggi, che se pur interessano la sfera invisibile, o metafisica, come i nostri affezionati lettori avranno appurato dai primi trattati di questo Nostro De Magica Arte, (Introduzione- Liber Alpha).Esistono naturalmente operazioni magiche che apparentemente non interessano l’individuo e la sua Psiche (intesa nel senso classico del termine) , ma che operano attraverso o con l’ausilio di Forze Naturali o Astrali. Ma la percezione che ciascun essere umano, ha di tali fenomeni, profanamente straordinari, è strettamente vincolata alla sensibilità e al pensiero di ogni uno, se non al grado di preparazione, educazione e conoscenza personale, che altro non sono che l’ultimo filtro per interpretare correttamente ogni impulso interno o esterno che viene tradotto in quello che può essere definito come realtà quotidiana, nonostante di Reale abbia davvero poco, essendo mutevole ed ingannevole.
                                                                        
                                                          
 È attraverso il potere magico e la sperimentazione che si possono scoprire possibilità e potenzialità.
“Avere immaginazione è vedere il mondo nella sua totalità, giacché è potere e missione delle
immagini mostrare tutto ciò che rimane refrattario al concetto. Ci si spiega allora la disgrazia
e la rovina di chi è privo di immaginazione: un tale individuo è tagliato fuori dalla realtà
profonda della Vita e della sua stessa Anima.

Nonostante possa apparire contraddittorio, è lo stesso pensiero Magico e l’immaginazione a
tenere legati alla realtà quotidiana gli esseri umani. Innanzitutto perché è anche attraverso questo mondo e questo pensiero magico, interno, inconscio, che percepiamo e conosciamo la suddetta realtà. Nella lettura
di questa quotidianità molto è dato dal nostro mondo interno, dunque mondo Magico e mondo reale non
sono così nettamente separati, ma l’uno influenza l’altro.

Quando ci si pone il problema della realtà dei poteri Magici, si è tentati di presupporre per
ovvio che cosa si debba intendere per realtà, quasi si trattasse di un concetto tranquillamente
posseduto dalla mente, al riparo da ogni aporia, e che il ricercatore debba applicare o meno
come predicato al soggetto del giudizio da formulare. Ma per poco che l’indagine venga
iniziata e condotta innanzi, si finisce prima o poi col rendersi conto che il problema della
realtà dei poteri Magici non ha per oggetto soltanto la qualità di tali poteri, ma anche il nostro
stesso concetto di realtà, e che l’indagine coinvolge non soltanto il soggetto del giudizio (i
poteri Magici), ma anche la stessa categoria giudicante ( concetto di realtà). Come il più attento dei Nostri lettori avrà notato in questo scritto, abbiamo usato la parola realtà per indicare la concezione comunemente diffusa ed accettata se non condivisa della vita odierna , benché dal punto di vista esoterico non possa essere definita Reale, in quanto ciò che è Reale, è Unico, Infinito, ed Immutabile, tutto quello che è sottoposto a mutazione, come la quotidianità, cangiante ed ingannevole, in occultismo viene definito da Noi, virtuale, non essendo differente ad una realtà simulata olograficamente, nella quale sperimentare e Conoscersi per Esistere.

Qualsiasi individuo è potenzialmente in grado di influenzare la propria realtà; è nella consapevolezza di ciò, che è possibile considerare la Magia come forma di azione che abbia presa sul reale.

Non è possibile scindere la modalità di pensiero dell’individuo in pensiero logico-razionale e

pensiero Magico; queste due forme di pensiero si compenetrano tra loro e fondendosi danno

vita a quella che è l’originalità, l’unicità e l’irripetibilità del pensiero umano. Alle domande

poste inizialmente non esiste una risposta o una soluzione che vada in unica direzione: è il

giusto equilibrio individuale che ci permette di vivere tra i due mondi, quello interno e quello

esterno e che ci permette di muoverci dall’uno all’altro senza rimanere intrappolati. Quindi per concludere permetteteci di sottolineare qualche Nostra considerazione. Come abbiamo detto nel De Magica Arte Liber Alpha, non esistono Magia, Bianca e Magia Nera, se non la incapacità e l’ ipocrisia di quegli operatori che ancora schiavi di ridicoli moralismi per chetare le loro puerili Coscienze debbano trovare schematizzazioni e suddivisioni, che schierino loro dalla parte del Bene, e altri da quella del Male. Gentili lettori, il dualismo può esistere solo nelle menti profane, di poveri diavoli che ancora vedono in bianco e Nero, quando in Realtà tutto è Uno, di Infiniti Colori. Quello che cerchiamo umilmente di dire, è che pur riconoscendo la dualità nel mondo meta virtuale quotidiano, compresa quella che caratterizza fisicamente, mentalmente e  spiritualmente l’essere umano non ammettiamo però di ridurre elementi esoterici o occulti a mere suddivisioni,  ridicole schematizzazioni di chi tenta di profanare ciò che per Natura è Sacro. Quindi Cari Fraterni amici , profani e non, pur se per convenienza lessicale talvolta saremo costretti ad abbandonarci a classificazioni, vi esortiamo ad intenderle sempre nel senso più ampio e coinvolgente e mai esclusivo o dei eristico del termine.
                                                                          
              
Con la speranza che questo Nostro lavoro, sia di Utilità, almeno a qualcuno, concludiamo qui, questo capitolo del De Magica Arte Liber Lambda (Cogito Imago Ergo Sum Magi).

                  

Sempre Rivolti al Grande Oriente Ermetico Egizio, Con la supervisione dell’Arcano Sinedrio dei Saggi, Con la Benedizione di chi Occhio profano non Vede, ma il Cui Occhio Tutto Vede, I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio .^. A^A

 

A.°.D°.°G.°.U.°. Con la Fraterna Collaborazione dei F.°. e S°.° del Nerae Rosae et Argentum Trianguli A^A Nadir di Torino Templi Endimion (Latomorum Fraternitas) .^.  En To Pan! Aum .Ha! Om-Phat!!!