De Magica Arte Liber Delta Egittum Facture
Non si può vivere sempre sotto il Sole, senza trovare
refrigerio, nel fresco dell’oscurità notturna, come non si può vivere sempre
nell’argenteo pallore della Luna, senza trovare ristoro nel tepore dell’Aureo
Sole.
La magia aveva un ruolo importante nell’antico Egitto, per
secoli vi hanno fatto ricorso uomini di potere e gente comune in diversi
ambiti: la salute, il potere, la guerra
e l’amore. La magia Egizia, era basata
molto sulla magia di tipo sessuale, essendo stata influenzata, secondo Noi,
dalla medesima Fonte culturale,che ha fecondato le società Orientali, come
l’India, la Cina, il Tibet. Gli incantesimi e le pratiche spesso investivano la
sfera sessuale.
La tradizione magica Egizia, è giunta sino a Noi, attraverso
diverse correnti più o meno attendibili, dalla Tradizione Orale, confluita nel
mito, agli scritti originali pervenuti sino a noi, in geroglifico, o tradotti
dal Greco e Latino, oppure confluendo in altri culti esoterici o essoterici,
più o meno segreti, più o meno vicini alla Fonte primigenia.
Ad esempio se ne parla nella chiesa cristiana copta e
nell’islam , nei libri di medicina del medioevo, e Oggi la magia Egizia, permea
diverse pieghe della società contemporanea, consapevolmente o
inconsapevolmente.
Purtroppo , l’errato e infantile immaginario profano
generalmente diffuso, appena sente parlare di magia associa questa a situazioni
malevole, di persone incappucciate o meno, che praticano segretamente oscuri
rituali per nuocere agli altri, ottenere soldi e potere e magari vendere anche
le loro anime al Diavolo. Oppure ancora più erroneamente e tristemente, è
associata al raggiro, alla ciarlataneria del mago a cui ci si rivolge o che
gli ingenui chiamano telefonicamente per sapere i numeri da giocare a
lotto, oppure per avere una lettura dei tarocchi, o qualche filtro d’Amore.
Purtroppo, entrambe sono lontane dalla Verità, e speriamo
che anche i profani più increduli, leggendo gli altri trattati del De Magica
Arte, abbiamo cominciato ad intuire cosa sia in generale la Magia.
Nell’antico Egitto invece, l’immaginario collettivo, dal
Faraone, al contadino, credeva fermamente nella Magia, e spesso ne faceva ricorso,
era considerata il lato pratico della religione, che come detto nei capitoli
dedicati all’esoterismo Egizio, è un Culto prettamente esoterico, a differenza
di tante altri che hanno la prevalenza essoterica destinata alla massa dei non
ministri.
Le Arti Magiche erano considerate un punto di riferimento
per tutti i desideri, le speranze e le paure. Venivano celebrati rituali magici
per migliorare le attività agricole ed ottenere un migliore e abbondante
raccolto, o per ottenere cure mediche.
Ma c’erano anche forme di Magia utilizzate a scapito di
altri, spesso alcune famiglie se in lotta tra loro per qualcosa, ricorrevano
all’Arte per sfidarsi e causare del male vicendevolmente. Alla Fine del Nuovo
Regno compaiono anche i primi incantesimi di Amore di cui abbiamo traccia
certa.
La concezione che la Magia fosse Antica quanto l’Universo ci
racconta magnificamente di quanto in realtà gli Egizi avessero compreso molto
meglio della società odierna, l’Arte, alla quale imputavano la riuscita della
Creazione stessa.
Secondo il più antico mito Cosmologico il Dio Atum creò
l’Universo pronunciando il Nome di Tutte le cose, caratterizzandone così la
specifica Vibrazione ed Identità, ma fu il suo Primogenito Heka ad infondere ad
esse, l’energia Vitale, creando così il Cosmo Vivente e Tutte le varie
divinità.
Il compito di Heka era quello di infondere potere alle
immagini, a tal proposito si pensa che il suo Nome Heka voglia dire colui che
consacra le immagini; e il suo compito era quello di Materializzare immagini
tramite l’uso della parola. Era per suo merito che le offerte simboliche si
trasformavano in offerte Reali per i defunti. Era sempre il suo il compito di
infondere la Vita Eterna ai Faraoni tramite le Iscrizioni (geroglifi) poste sui
templi. Proprio come dicevamo nel De Magica Arte Liber Alpha a proposito dei
Grimoire , e della destrutturazione ristrutturazione sillabico fonetica delle
parole tramite la quale l’Artista può operare le manipolazioni Volute.
Heka quindi divenne la personificazione del Potere magico di
cui l’Operatore poteva servirsi tramite appositi rituali, vocalizzi, e
intonazioni, in modo del tutto legittimo. Qui vogliamo sottolineare che Ogni
Forza, tanto Naturale, Elementale , quanto di altra fattura, ha la sua
personificazione, tanto nell’Antico Egitto, tanto nella Tradizione moderna.
L’operatore può servirsi di tali forze, oppure crearne di nuove, nel proposito
di incarnare meglio una azione ricercata; è questo il caso di quelle che sono
dette Egregore, creazioni mentali atte ad un particolare servigio e mantenute
in “vita”, con preghiere, rituali ed altre forme di donazione di energia
psichica tanto volontarie che involontarie.
Ogni pratica Magica si basava su Tre parti essenziali, il
rituale ovvero l’Azione, il Testo ossia le formule pronunciate e alcuni oggetti
rituali. Ciascuno di questi Tre elementi aveva una componente magica ben
precisa essenziale per la corretta riuscita del Operazione. Gli oggetti detti
magici ad esempio, potevano essere sia manufatti con iscrizioni e simboli
particolari, sigilli o amuleti, oppure elementi naturali, seconda del rituale
delle finalità e delle forze che ne erano coinvolte e questo ha uno specifico
senso esoterico e magico ben preciso; Tutti avevano un significato Simbolico.
Tra le diverse dinastie ed epoche storiche si possono
trovare differenti formule e rituali che quasi ne rispecchiavano l’età e le sue
caratteristiche. Come ad esempio nelle civiltà Matriarcali, ove la donna
rivestiva un ruolo sociale ed esoterico notevole, i culti erano spesso dediti
alla fertilità, e forme ricordanti l’organo sessuale femminile abbondavano tra
gli ornamenti e altri oggetti simbolici rituali. Durante i periodi segnati da culti
patriarcali o Solari, forme falliche sommergevano tali pratiche, ma questo non
riguarda solo la magia, ne tanto meno l’Egitto, è riscontrabile in tutte le
culture e le società sparse sul pianeta, e spesso questo simbolismo coinvolgeva
ogni Forma d’Arte, dalla scultura alla pittura, ecc.
I testi magici oltre alle varie formule, modalità operative
e creative riguardo sigilli amuleti ed accessori, contenevano un breve racconto
chiamato Historiola , che trattava delle vicende delle divinità.
Il racconto mitologico, era inserito non solo a scopo didattico, ma
soprattutto per far si che il potere incarnato dalla vicenda narrata e dagli
archetipi coinvolti influenzasse, la mente e le idee, dell’Operatore, facendo
rivivere quel momento nel Presente, di fatto era il potere del Mito e
dell’Archetipi in esso contenuti a rendere efficace la Formula.
I rituali magici, come quelli di iniziazione o cerimoniali
potevano essere molto semplici nella forma, ma avere un forte significato
simbolico, il quale era il fulcro e se ci permette lo è tutt’ora, della
riuscita del azione magica, o propiziatoria.
Ad esempio il solo collocare statuine votive raffiguranti le
divinità, quindi gli archetipi che esse incarnavano, su di un piccolo e
semplice altarino, con offerte di cibo, elementi naturali ed oggetti consacrati
da simboli e glifi, e recitare l’incantesimo con la giusta intonazione bastava
per una corretta riuscita dell’Azione magica.
Nei rituali di esecrazione destinati al controllo e
danneggiamento di altre persone , gli oggetti rituali venivano spesso legati ,
rotti, bruciati, o fusi (nel caso di oggetti votivi in cera) , e le formule
contenenti l’incanto seppellite con una breve e simbolica cerimonia in un
cimitero. Questo profanamente viene spesso spiegato con il mito nel quale le
anime dei defunti non tumulate nei templi le quali non ricevevano di continuo
offerte , abbandonate a se stesse erano molto tristi ed arrabbiate e di buon
grado ricevevano un omaggio in cambio della persecuzione della persona da
danneggiare o manipolare.
Secondo Noi, l’efficacia che tali rituali possono avere non
dipende dalla rabbia delle anime prive di offerte, in quanto già in questo vi è
una profonda contraddizione per chi conosce il culto esoterico Egizio, la
reincarnazione delle Anime, e il viaggio che doveva fare il faraone dopo la
pesature del cuore per raggiungere l’Empireo, a tal proposito rimandiamo i
lettori ai capitoli sull’Esoterismo Egizio, per tanto la riuscita di un Tal
rituale è per Noi associata all’Idea simbolica e archetipica che questo
rappresenta, al desiderio e alla rappresentazione immaginativa di tale
situazione in esso rappresentata.
Analogamente nei Riti del Voodoo in cui vengono utilizzate
le classiche bambole trafitte da spilli, bruciate, o danneggiate attraverso le
quali per associazione si può infliggere dolore e danni ad una persona.
L’associazione in questo specifico caso avviene per immaginazione, e per
materia, in quanto nelle bambole viene inserita una parte del corpo della
Vittima, ad esempio una ciocca di capelli, un unghia, o lembo di pelle, poi con
un apposito rituale si consacra la bambola alla persona che si vuol
danneggiare, pensando intensamente ad essa, e nello stesso tempo chiamando la
bambola con il nome del’inconsapevole vittima, e tramite mantra, vocalizzi e
tanta forza immaginativa, si riesce a creare un associazione tra l’individuo e
la bambola. Possiamo spiegarvi questo affrontandolo da diverse prospettive,
alcune delle quali trovano anche basi scientifiche non solo nelle forze
psichiche ma anche in alcuni postulati della fisica nucleare e quantistica, ma
preferiamo lasciare ai Nostri lettori, secondo il grado di preparazione, il
piacere di indagare a tal proposito o per i più preparati di specularvi in
merito, ci limitiamo però a raccontare un esperimento scientifico che può darvi
una vaga idea di come operano alcune forze.
Qualche anno fa, negli stati uniti, vennero prese alcune
cellule, dalla bocca di un uomo. Poste sotto osservazione, l’uomo è stato
condotto a miglia di distanza, e anche esso monitorato costantemente.Si sono
accorti che le cellule asportate si comportavano nello stesso istante e nel
medesimo modo di quelle della bocca, quando venivano sottoposte a stimoli ben
precisi. Se l’uomo mangiando assaporava un cibo, quelle erano sottoposte agli
stessi stimoli delle cellule ancora presenti nella bocca, se l’uomo non
mangiava e beveva, lo stimolo era diverso e la reazione anche ,ma sempre uguale
nel tempo e nel modo a quella che avveniva nella Bocca.
Questo esperimento, in Realtà, per i più Eruditi conferma
molto più che l’efficacia scientifica di un rituale magico, conferma l’Unità
dell’Universo e la sua virtualità, in quanto non vi sono Reali distinzioni tra
voi e le altre persone, ne tra voi e alpha centauri, e questo nella Fisica di
Bhom è spiegato magistralmente.
Ma non vogliamo mettere troppa carne al fuoco quindi
rientriamo nel discorso e lasciamo i nostri più sensibili lettori alle loro
speculazioni sul magico e sul Unità, mentre noi rientriamo nel tema del nostro
capitolo.
Quindi, come dicevamo, nell’Antico Egitto Tutti o quasi
praticavano magia, per ottenere e manipolare gli eventi della Esistenza, tanto
che possiamo adesso affermare che la Religione Egizia, oltre ad essere un culto
esoterico era un culto basato sul’Arte Magica.
Venivano venduti formulari in bianco, con lo spazio per il
nome dell’Operatore che formulava l’incanto, tanto era comunemente diffusa, e
alla portata di tutti.
In quanto
garante dell'ordine costituito e dell'armonia cosmica, la magia, potere divino,
può essere esercitata dal Faraone, per la sottomissione delle forze del caos, o
,malevole.
Un esempio di
Magia Rituale pubblica ci viene dato dal Rituale dei 4 Vitelli. Questo, era un
rito propiziatorio, legato all’assicurarsi un buon raccolto, e veniva
rappresentato come un Faraone che effettuava una mietitura alla presenza di una
divinità. Anche questo rito, durante le varie dinastie subì una mutazione, e
vennero inseriti anche in esso, gli elementi, della tradizione osiridea, e le
componenti mitiche che da questa scaturivano, e scaturiscono tutt’ora.
L’uso
difensivo offensivo che si faceva dell’Arte durante i periodi di guerra, quando
venivano praticati rituali esecrabili, che coinvolgevano tutto il popolo, resti
di vasi d’argilla, con sopra incise maledizioni , o il nome del popolo nemico
che si tentava di danneggiare, sono stati rinvenuti insieme a parecchi reperti tra cui, altri
oggetti rituali, come il detto prigioniero legato, che era sempre una semplice
statuine d’argilla, o cera con su inciso il nome del popolo che si voleva
sottomettere , e venivano sempre bruciate distrutte o calpestate nei rituali.
Ma nei Rituali pubblici i Magus, delle caste sacerdotali
avevano il dovere di celebrare anche riti contro le divinità nefaste primo fra
tutti il povero Seth. Il rituale
magico contro Seth per eccellenza è contenuto in quelli che sono
tradizionalmente denominati i testi drammatici di Edfu. Si tratta di undici
rilievi incisi sulle pareti del tempio di Edfu sotto il regno di Tolomeo XI.
Essi, sovente erano accompagnati da formule che venivano recitate durante
l’annuale Festa della Vittoria, la quale celebrava il trionfo di Horus, sul
povero Seth, ovvero della Luce sulle Tenebre.
Tra altri noti
rituali esecrabili celebrati pubblicamente e regolarmente contro le divinità
troviamo: Apopi, , simbolo del male e delle forze caotiche, nemico di Ra, il
cui compito è appunto quello di ostacolare il viaggio che Ra, il Sole,
effettuava ogni Notte nell’Aldilà prima di rinascere al mattino. Anche qui è
chiaro il simbolismo, Solare del trionfo della Luce sulle Tenebre. Ma contiene
in se anche l’auspicio che la Ruota della Natura. Non si interrompa, mai, e che
ad ogni Morte, corrisponda sempre un Nuovo Inizio. Infatti il simbolismo legato
ad Apopi e al suo Mal Occhio era appunto quello di forza una forza avversa, che
doveva essere combattuta, o equilibrata, per permettere il Regolare svolgimento
del Ciclo Universale.
Come stiamo
vedendo l’Arte permeava ogni aspetto della Vita nell’antico Egitto, e ne
regolava ogni funzionalità, possiamo ricordare anche il caso in cui venne usata
in una cospirazione del 1160 a.c. ai danni del Faraone Ramesse III, vi erano
coinvolti oltre che la moglie del Faraone, ed il figlio che voleva succedergli,
anche diversi membri della casta sacerdotale. Vennero preparati dei fogli di
cera con su incise diverse fatture, che poi vennero modellati a formare delle
statuette, che come sempre vennero distrutte in un rituale esecrabile. I
cospiratori vennero scoperti e processati, ma non per magia, o eresia come
avvenne nel medioevo, semplicemente per tradimento, non si condannava quindi il
mezzo, che non era differente da un arma, ma lo scopo e le finalità che di
questi se ne faceva. Vi fu anche il caso in cui un uomo venne mummificato vivo,
dopo essere stato paralizzato con un veleno,
e la mummia, ancora in vita, venne usata per un rituale esecrabile ai
danni di terze persone, nel medesimo modo, in cui venivano distrutte, bruciate
e calpestate le statuette rituali di cui abbiamo trattato poc’anzi. Come
vediamo già in una Società più evoluta direste voi, più complessa e sofisticata
diremo Noi, come era l’Antico Egitto, la Magia, cominciava ad essere
svilita, ed utilizzata solo per
finalità, materiali e terrene,proprio
nel modo verso il quale ancora oggi la gran parte degli operatori si
rivolge ad essa.
Mentre come
abbiamo visto nel Liber Alpha, del Nostro De Magica Arte, le società primitive,
o più vicine alla Fonte primigenia che le ha create, ne facevano un uso più
benevolo e semplice rivolto al bene dell’intera società, si usava l’Arte per
assicurarsi un buon raccolto, o a curare un malato, per avere un illuminazione
o mettersi in contatto con l’Anima dell’Universo e di tutte le cose che sulla
Terra, animali e vegetali compresi, formavano un perfetto ingranaggio, vibrando
sicuramente all’unisono in modo più armonico e produttivo per l’organismo
Terra.
Ma come non ci
stancheremo mai di ripetere, siccome il caos, e l’entropia aumentano sempre,
tanto più si discostano dall’Uno, così era inevitabile che già nell’Antico
Egitto l’Essere Umano si cominciasse seriamente a complicare la Vita.
Il tempio era
il Luogo Magico per Eccellenza, ove si costruivano i rituali, i sigilli, gli
amuleti, e dove ovviamente venivano celebrati i rituali pubblici. Custodi di
questa tradizione, erano i sacerdoti che di Dinastia in Dinastia, divennero
sempre più abili e mercenari a tal punto da vendere copie incomplete del Libro
dei Morti, con i quali era possibile assicurarsi la via per un sicuro trapasso,
divenendo così ai Nostri umili occhi, non differenti dai sacerdoti cattolici
che qualche secolo dopo andranno mercanteggiando anime prave per il mondo ,
indulgenze e primi posti in paradiso erano il giusto sedativo per la morale
ipocrita e corrotta dell’uomo di quelle epoche che preferiva farsi estorcere
del denaro per un biglietto inesistente verso un luogo altrettanto inesistente,
solo per poter continuare a peccare e ripeccare mettendo a tacere la coscienza.
Noi spesso, ci
permettiamo umilmente di sottolineare come le religioni non abbiano ragion
d’essere per l’uomo savio e illuminato, per il quale forse neanche uno stato
sarebbe giustamente ammirato, in quanto Noi crediamo che l’uomo Giusto e in
Pace con Se Stesso e Con il Tutto, che vive in perfetta Armonia con gli altri
esseri viventi non abbia bisogno alcuno di prestarsi a ridicole divinazioni, o
obblighi ipostigli da suoi simili, per il semplice motivo che l’unica cosa di
cui avrebbe bisogno è solo di vivere al meglio la sua esperienza di Vita
terrena con le sue forze e capacità, che sono la migliore delle scuole, e
cooperare volontariamente in una società libera ove non esistano leggi scritte
ma solo leggi accettate dal buon senso di tutti, ove non esistano padroni ne
dei, ma solo uomini e donne che insieme edificano un mondo ove l’unico limite
sia l’immaginazione.
Ovviamente da
questa piccola ammonizione esortazione non sono escluse le civiltà dello pseudo
passato, compresa quella Egizia.
Dopo questa
panoramica, sul Arte nel Antico Egitto, vorremo portare l’attenzione sui
sigilli e gli amuleti, che ancora oggi sono alla base di diversi tipi di Magia.
Per amuleto o sigillo si intendono quegli oggetti che venivano, e spesso
vengono ancora oggi utilizzati, nella Magia Egizia, per proteggere tanto i vivi
che i morti da Forze nefaste o da qualsiasi nemico Visibile o Invisibile. La
radice araba della parola amuleto significa letteralmente portare, quindi in
questo caso, portare a dosso, indossare. Si suddividono in due principali
categorie, quelli che recano una qualche iscrizione, simbolica alla quale debbono
la loro forza Magica; e quelli che sono privi di qualsiasi simbolo o incisione,
e la cui forza è invece data dal materiale che li compone. Entrambi sono
utilizzati anche oggi nella Magia Cerimoniale Egizia, e nei circoli che la
sperimentano. La fabbricazione di Ogni amuleto, era, ed è ancora oggi,
accompagnata da preghiere o formulari grammatico magici, recitati come mantra
dal sacerdote o dall’operatore che aveva l’incarico di preparare l’oggetto.
Spesso il simbolismo legato a questa tecnica operativa era riassunto proprio
sul simbolo impresso sull’amuleto. Il nome che veniva, e viene tutt’ora dato a
queste formule è Hekau, dal nome della Divinità che come su detto incarna la
Forza Magica. Come avveniva per le statuette votive, il materiale con cui erano
fabbricati i vari oggetti magici, e quindi anche gli amuleti, variava, dalla
funzione che essi dovevano svolgere, per tutti quelli privi iscrizioni o
simbologie il cui potere risiedeva esclusivamente nel materiale di composizione;
mentre per gli altri differiva secondo la posizione sociale e la disponibilità
della persona che li commissionava o cui erano destinati. Per parlare di Tutti
gli amuleti e del loro significato dovremo probabilmente scrivere un
enciclopedia, e questo esula dalla Finalità di quest’Opera e dalla Nostra
Volontà, per cui ci limiteremo a citarne qualcuno in carrellata, ricordando che
tutti questi Amuleti, sono ancora oggi usati, ed hanno la medesima funzione
simbolica ed operativa. Troviamo l’Amuleto del Cuore, rappresentate la
Coscienza e la Forza Vitale, e nel caso dei defunti la chiave per un sereno e
tranquillo trapasso. Il cuore nell’Esoterismo Egizio è considerato l’origine di
tutti i buoni o i cattivi pensieri, e di conseguenza della Volontà, con la
quale si adempie ai comandamenti di Maat e ci si assicura un esito benevolo nella
pesatura del Cuore. a tal proposito
rimandiamo i Lettori, che desiderano approfondire ai Nostri articoli sull’Esoterismo
Egizio. L’Amuleto dello Scarabeo invece funge da protezione per il Cuore e l’Anima,
sia dei Vivi che dei Morti. Costruita un immagine dello scarabeo, e vivificata
magicamente attraverso la giusta formulazione e pronuncia di specifiche parole,
chi lo indossa non riceve solo la protezione del Cuore, ma può avere la
possibilità di avere una Nuova Vita se è un defunto, o una Nuova Esistenza se
si tratta di persona ancora in Vita. Inoltre è il simbolo del Dio Kephre,
personificazione della Forza pneumatica che permette al Sole di sorgere e
Tramontare. L’Amuleto del’Occhio di Oro è forse quello più conosciuto, e viene
utilizzato universalmente sin dai tempi dell’Antico Egitto, e forse anche da
prima. Può essere in Oro, Argento, o Piombo, ma anche di Legno o Ematite, e di
qualsiasi materiale si presti all’uso specifico, simbolico ed operativo della finalità
ricercata. Recante in chi lo indossa , Vigore, Forza e Salute; questo amuleto
può avere diversi significati, che sono ancora Oggi molteplici. Per gli iniziati,
la comprensione del simbolismo di questo sigillo, e la forza in esso racchiusa,
o meglio incarnata dal suo Archetipo, si svolge su differenti livelli di
comprensione e Coscienza; scientificamente può rimandare al terzo Occhio, alla
ghiandola pineale, i cui tratti riprendono la sezione cerebrale raffigurante proprio
la zona della pineale, quindi alla Forza dell’Energia Vitale Kundalini,
raffigurata anche nel caduceo. Ma molto più profondi e complessi sono i
significati attribuibili, ad un simbolo, e di nessuna utilità sarebbe provare a
spiegarne la complessità, in quanto i simboli esistono proprio per esprimere
ciò che non può essere espresso neanche con tutte le parole del mondo.
Ricordiamo solo che l’uso rituale per i defunti dell’Amuleto dell’Occhio di
Oro, era ed è tutt’ora garante della Vivificazione, Rigenerazione. L’Amuleto
delle due dita, raffigurante appunto il dito indice e medio, rappresenta le
dita con cui Oro, aiutò il padre Osiride sulla Scala verso il Paradiso. A detta
scala, si riferisce in parte il simbolismo dell’Amuleto della Scala, destinato
principalmente ai defunti. Solitamente, veniva, e alcune volte viene ancora
posto vicino alla salma all’interno della Tomba. Il suo significato simbolico è
quello dell’Ascesa verso il pleroma. Nel papiro detto di Pepi, i nostri lettori
più motivati possono trovare elementi esplicativi sull’utilizzo di questo
amuleto, mentre per tutti gli altri rimandiamo al Libro dei Morti Egizio. La
scala, ha indubbiamente un significato profondo e presente in molteplici culti
e schole esoteriche, e il suo significato come più volte da Noi detto coinvolge
molteplici livelli di comprensione e conoscenza, tutti sicuramente giusti e
sbagliati nello stesso modo in cui la nostra esperienza nel mondo duale.
Parlare di simboli, o scriverne è impresa assai ardua e perigliosa, ma
soprattutto vana, in quanto come non ci stancheremo Mai di ripetere, il simbolo
esprime Stati, Idee, Archetipi e Concetti, che possono essere Realmente
compresi soltanto da chi li ha Sperimentati e Vissuti in prima persona. Per
questo motivo, il linguaggio simbolico, occulto ed archetipico, è un linguaggio
esclusivo la cui Totale e Reale comprensione è riservata solo a quelli
operatori, cercatori, pensatori e Artisti, che hanno avuto il coraggio di
percorrere sino alla Fine il percorso Arcano, vivendo indistintamente, dall’Epoca
dal Luogo e dal gruppo di appartenenza Tutti le medesime esperienze, che poi
non sono altro che le Esperienze che compongono il cammino iniziatico. E’
questo che Lega veramente tutti i veri Occultisti, Operatori e Cercatori, e li
rivela per quello che sono Fratelli e Sorelle, il cui destino è intrecciato tra
le pieghe delle Epoche, degli Eoni e degli Eventi. Al contrario la pretesa di
poter spiegare un simbolo con sincerità, rispetto e onore sarebbe per Noi, come
provare a spiegare ad un cieco dalla nascita i colori, o come raccontare ad un
sordo da tutta la vita una melodia. Quindi ci limiteremo a dirvi, cari lettori
che il significato del simbolo della Scala, può essere riconosciuto in Tutto il
percorso iniziatico, i cui scalini possono rappresentare i passi condivisi e
obbligati nella scalata psichica, fisica e spirituale animica da Tutti i F.^. e
le S.^. . Altro noto amuleto è quello della Vita, o croce di Ankh,
rappresentante appunto la Vita , o la chiave che ne racchiude i segreti. Questo
simbolo compare anche nelle culture Assiro Babilonesi, rimandiamo al papiro di
Ani. Noti sono anche, L’Amuleto raffigurante uno strumento musicale, è
portatore di Felicità e Buona Sorte. L’Amuleto
della Fibbia, rappresentante la Fibbia posta sulla cintura di Iside, è appunto
recante l’incisione di una Fibbia, prima di essere indossato, veniva, e spesso
tutt’ora viene immerso nell’acqua di Fiori di Ankham. Per penetrarne meglio il
significato simbolico rimandiamo sempre al Libro dei Morti, e alla preparazione
di ciascun lettore; qui ci limiteremo
nel dire che il suo utilizzo era e lo è ancora oggi portatore di rigenerazione,
guarigione e protezione, mentre per i defunti di resurrezione. Il suo utilizzo
può anche essere offensivo, tanto contro i nemici umani tanto con quelli pseudo
divini. L’Amuleto di Tet con sovra
inciso un tronco di albero incarnante quello nel quale la Dea Iside nascose le
parti del corpo del suo amato Osiride. Le quattro sbarre raffigurate sopra
indicano i 4 elementi della Natura, Aria, Acqua, Terra, Fuoco, ma anche i 4
punti Cardinali, Est, Ovest, Sud, Nord.
Simbolo della resurrezione di Osiride è la raffigurazione del Test a
Busiris, per la quale comprensione oltre che per l’approfondimento anche di
questo simbolo siamo costretti a rimandare sempre al Libro dei Morti,
limitandoci a ricordare ai nostri gentili lettori che anche questo amuleto
soventemente viene immerso ancora oggi nell’acqua dei Fiori Ankham, come per
quello della Fibbia. In conclusione ricordiamo brevemente l’Amuleto del
Guanciale,L’Amuleto dell’Avvoltoio, l’Amuleto dello scettro di Papiro, e l’Amuleto
dell’Anima. Per ulteriori speculazioni in merito a questo vastissimo argomento
degli amuleti, oltre che alla consultazione del classico Libro dei Morti,
rimandiamo ad altri testi originali, o iscrizioni presenti nelle varie Dinastie
Egizie.
Tutti questi
amuleti, possono anche essere definiti sigilli, per la cui corretta
fabbricazione, vi è una pratica Magica, ben precisa che opera manipolazioni
trans letterali con conseguente destrutturazione grafica alla quale segue una
sintesi grafico magica, la quale utilizza, tratti grafologici frammentando
alcune lettere e re assemblandole in un simbolo. Si possono anche usare come
abbiamo visto sopra simboli o archetipi preesistenti, ma per la fabbricazione
di sigilli personalizzati bisogna operare, una manipolazione grafica, e
conseguentemente logico mentale. Questo tipo di magia, è molto diffusa, ma erroneamente
ne vengono descritte le corrette metodologie di produzione che ricordiamo sono
sovente accompagnati dalla recitazione di un mantra. Ma la cosa che è
Essenziale per sortire l’effetto desiderato con questa pratica, bisogna
lanciare correttamente, il sigillo, la manipolazione, e sovente pochi ci
riescono, per il semplice fatto che come in tutte le pratiche occulte, per la
corretta riuscita , ci vuole pazienza dedizione, esperienza e coraggio, ma
anche fantasia, e immaginazione; e spesso per chi davvero è riuscito a comprendere
in Realtà cosa questo significhi, vi possiamo assicurare che sarebbe davvero
tempo sprecato per Lui, o Lei cimentarsi troppo in questo tipo di Arte operativa,
quando si possono raggiungere, risultati più efficaci e durativi con altre
pratiche, che appunto per esser solo provate ad essere spiegate necessitano di
un Grado di comprensione che si trova solo in Rari circoli Iniziatici.
Terminiamo qui questo capitolo del De Magica
Arte Liber Delta (Egittum Facture) , il quale come sempre affidiamo di buon
grado alle menti più ricettive e feconde, affinché possano trarne il maggior
Utile, per future speculazioni, piccoli chiarimenti, o nel caso di coloro che
sono più eruditi nelle magiche Arti, un semplice ma necessario simpatico
riepilogo. Speriamo che le Nostre Umili
parole siano giunte al Cuore di quelli predisposti a Riceverle, se solo Uno di
Voi, avrà trovato utile insegnamento tra le righe di quest’Opera , saremo
ripagati del Nostro impegno e delle Nostre Energie, messe in questa
divulgazione.
Nei prossimi capitoli del De Magica Arte,
entreremo nel dettaglio della Magia psichica, la Magia Grafica Simbolica, e
quella dei Sigilli; vedremo uno scorcio sulla vocalità Magica, per terminare
con l’argomento con cui abbiamo Iniziato questo Nostro breve trattato
affrontando diverse pratiche tantriche ed orientali di Magia Sessuale, l’Arte
che meglio esprime l’Atavica estasi della dissoluzione reintegrazione nell’Unità,
e questo vale per le pratiche individuali, e per quelle di coppia ma come
vedremo, lo scopo di queste pratiche non è sempre il coito o l’orgasmo se pur
prolungato, ma il risveglio di Kundalini che a seconda dell’abilità e capacità
dell’Operatore una volta risvegliata, il sacro serpente di energia cosmica ,
funge da perfetto pneumatico verso l’illuminazione, verso l’Ignoto, verso l’Unità.
Con l’Augurio che il Nostro piccolo Lavoro sia Utile almeno a qualcUno.
Ricordate, Noi Siamo Quelli della Legge dell’Uno, nella nostra Vibrazione le
polarità sono Armonizzate, i generi coesistono i paradossi hanno una soluzione,
Noi siamo Uno, Questa la Nostra Natura, Questo il Nostro scopo. Dopo troppo
tempo siamo usciti dall’Ombra, della posizione al quanto distorta nella quale
ci eravamo venuti a Trovare,siamo amici di Tutti, Fratelli di Qualcuno, Schiavi
di Nessuno. Rimembrate che Noi Esistiamo Fuori dal tempo, come Atlante portiamo
il Fardello della Volta celeste sulle Nostre spalle, ma Abbiamo piedi Forti, e
ben saldi nella Terra. Osserviamo e talvolta Aiutiamo. Esistiamo e Viviamo pur se
siamo Morti, e poi Risorti. Pesiamo e Riferiamo. Siamo stati chiamati in molti
modi, nelle Epoche pur non avendo Nome, tra le pieghe della Storia non scritta
ci sono le nostre gesta. Chi davvero di Voi ci vuole Trovare, nel suo Cuore, e
in quello di ogni persona Libera ci deve cercare. Chi questo avrà minimamente
Realmente inteso Uno solo con Noi, non solo E, ma sempre Sarà. Credete in Voi
Stessi, il potere che gli altri hanno su di Voi è solamente il potere che Voi
date Loro.
I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio. Posti
sempre al Grande Oriente Ermetico dei Figli di Seth (M.'.A.'.O.'.H.'.F.'.S.'.). Con l’approvazione dell’Arcano
Sinedrio dei Saggi A°.°D.°.G°.°U.°. Con
l’amorevole Benedizione di chi Occhio Profano non Vede, ma il Cui Occhio Tutto
Vede. Con la Fraterna collaborazione dei F° e delle S° del Nerae Rosae et Aurae
Tenebrae ( Nerae Rosae et Argentum Trianguli)
Nel Tre si muore come uomini e si rinasce come figli di Dio.
Sempre nel Tre si muore come figli di Dio e si rinasce come dei.
AR. NAT. MI. .^. TEM.
NA. F. .^. Haum HA! Om PhaT!! Zenith di Roma Templi Universi Est In Amore