domenica 15 settembre 2013

De Magica Arte Liber Delta (Egittum Facture)


De Magica Arte Liber Delta Egittum Facture

Non si può vivere sempre sotto il Sole, senza trovare refrigerio, nel fresco dell’oscurità notturna, come non si può vivere sempre nell’argenteo pallore della Luna, senza trovare ristoro nel tepore dell’Aureo Sole.
                                                                
La magia aveva un ruolo importante nell’antico Egitto, per secoli vi hanno fatto ricorso uomini di potere e gente comune in diversi ambiti: la salute, il potere,  la guerra e l’amore.  La magia Egizia, era basata molto sulla magia di tipo sessuale, essendo stata influenzata, secondo Noi, dalla medesima Fonte culturale,che ha fecondato le società Orientali, come l’India, la Cina, il Tibet. Gli incantesimi e le pratiche spesso investivano la sfera sessuale.

La tradizione magica Egizia, è giunta sino a Noi, attraverso diverse correnti più o meno attendibili, dalla Tradizione Orale, confluita nel mito, agli scritti originali pervenuti sino a noi, in geroglifico, o tradotti dal Greco e Latino, oppure confluendo in altri culti esoterici o essoterici, più o meno segreti, più o meno vicini alla Fonte primigenia.

Ad esempio se ne parla nella chiesa cristiana copta e nell’islam , nei libri di medicina del medioevo, e Oggi la magia Egizia, permea diverse pieghe della società contemporanea, consapevolmente o inconsapevolmente.

Purtroppo , l’errato e infantile immaginario profano generalmente diffuso, appena sente parlare di magia associa questa a situazioni malevole, di persone incappucciate o meno, che praticano segretamente oscuri rituali per nuocere agli altri, ottenere soldi e potere e magari vendere anche le loro anime al Diavolo. Oppure ancora più erroneamente e tristemente, è associata al raggiro, alla ciarlataneria del mago a cui ci si rivolge o  che  gli ingenui chiamano telefonicamente per sapere i numeri da giocare a lotto, oppure per avere una lettura dei tarocchi, o qualche filtro d’Amore.

Purtroppo, entrambe sono lontane dalla Verità, e speriamo che anche i profani più increduli, leggendo gli altri trattati del De Magica Arte, abbiamo cominciato ad intuire cosa sia in generale la Magia.

Nell’antico Egitto invece, l’immaginario collettivo, dal Faraone, al contadino, credeva fermamente nella Magia, e spesso ne faceva ricorso, era considerata il lato pratico della religione, che come detto nei capitoli dedicati all’esoterismo Egizio, è un Culto prettamente esoterico, a differenza di tante altri che hanno la prevalenza essoterica destinata alla massa dei non ministri.

Le Arti Magiche erano considerate un punto di riferimento per tutti i desideri, le speranze e le paure. Venivano celebrati rituali magici per migliorare le attività agricole ed ottenere un migliore e abbondante raccolto, o per ottenere cure mediche.

Ma c’erano anche forme di Magia utilizzate a scapito di altri, spesso alcune famiglie se in lotta tra loro per qualcosa, ricorrevano all’Arte per sfidarsi e causare del male vicendevolmente. Alla Fine del Nuovo Regno compaiono anche i primi incantesimi di Amore di cui abbiamo traccia certa.

La concezione che la Magia fosse Antica quanto l’Universo ci racconta magnificamente di quanto in realtà gli Egizi avessero compreso molto meglio della società odierna, l’Arte, alla quale imputavano la riuscita della Creazione stessa.
                                                                         
Secondo il più antico mito Cosmologico il Dio Atum creò l’Universo pronunciando il Nome di Tutte le cose, caratterizzandone così la specifica Vibrazione ed Identità, ma fu il suo Primogenito Heka ad infondere ad esse, l’energia Vitale, creando così il Cosmo Vivente e Tutte le varie divinità.

Il compito di Heka era quello di infondere potere alle immagini, a tal proposito si pensa che il suo Nome Heka voglia dire colui che consacra le immagini; e il suo compito era quello di Materializzare immagini tramite l’uso della parola. Era per suo merito che le offerte simboliche si trasformavano in offerte Reali per i defunti. Era sempre il suo il compito di infondere la Vita Eterna ai Faraoni tramite le Iscrizioni (geroglifi) poste sui templi. Proprio come dicevamo nel De Magica Arte Liber Alpha a proposito dei Grimoire , e della destrutturazione ristrutturazione sillabico fonetica delle parole tramite la quale l’Artista può operare le manipolazioni Volute.

Heka quindi divenne la personificazione del Potere magico di cui l’Operatore poteva servirsi tramite appositi rituali, vocalizzi, e intonazioni, in modo del tutto legittimo. Qui vogliamo sottolineare che Ogni Forza, tanto Naturale, Elementale , quanto di altra fattura, ha la sua personificazione, tanto nell’Antico Egitto, tanto nella Tradizione moderna. L’operatore può servirsi di tali forze, oppure crearne di nuove, nel proposito di incarnare meglio una azione ricercata; è questo il caso di quelle che sono dette Egregore, creazioni mentali atte ad un particolare servigio e mantenute in “vita”, con preghiere, rituali ed altre forme di donazione di energia psichica tanto volontarie che involontarie.

Ogni pratica Magica si basava su Tre parti essenziali, il rituale ovvero l’Azione, il Testo ossia le formule pronunciate e alcuni oggetti rituali. Ciascuno di questi Tre elementi aveva una componente magica ben precisa essenziale per la corretta riuscita del Operazione. Gli oggetti detti magici ad esempio, potevano essere sia manufatti con iscrizioni e simboli particolari, sigilli o amuleti, oppure elementi naturali, seconda del rituale delle finalità e delle forze che ne erano coinvolte e questo ha uno specifico senso esoterico e magico ben preciso; Tutti avevano un significato Simbolico.

Tra le diverse dinastie ed epoche storiche si possono trovare differenti formule e rituali che quasi ne rispecchiavano l’età e le sue caratteristiche. Come ad esempio nelle civiltà Matriarcali, ove la donna rivestiva un ruolo sociale ed esoterico notevole, i culti erano spesso dediti alla fertilità, e forme ricordanti l’organo sessuale femminile abbondavano tra gli ornamenti e altri oggetti simbolici rituali.  Durante i periodi segnati da culti patriarcali o Solari, forme falliche sommergevano tali pratiche, ma questo non riguarda solo la magia, ne tanto meno l’Egitto, è riscontrabile in tutte le culture e le società sparse sul pianeta, e spesso questo simbolismo coinvolgeva ogni Forma d’Arte, dalla scultura alla pittura, ecc.
                                                             


I testi magici oltre alle varie formule, modalità operative e creative riguardo sigilli amuleti ed accessori, contenevano un breve racconto chiamato Historiola , che trattava delle vicende delle divinità.

Il racconto mitologico,  era inserito non solo a scopo didattico, ma soprattutto per far si che il potere incarnato dalla vicenda narrata e dagli archetipi coinvolti influenzasse, la mente e le idee, dell’Operatore, facendo rivivere quel momento nel Presente, di fatto era il potere del Mito e dell’Archetipi in esso contenuti a rendere efficace la Formula.

I rituali magici, come quelli di iniziazione o cerimoniali potevano essere molto semplici nella forma, ma avere un forte significato simbolico, il quale era il fulcro e se ci permette lo è tutt’ora, della riuscita del azione magica, o propiziatoria.

Ad esempio il solo collocare statuine votive raffiguranti le divinità, quindi gli archetipi che esse incarnavano, su di un piccolo e semplice altarino, con offerte di cibo, elementi naturali ed oggetti consacrati da simboli e glifi, e recitare l’incantesimo con la giusta intonazione bastava per una corretta riuscita dell’Azione magica.

Nei rituali di esecrazione destinati al controllo e danneggiamento di altre persone , gli oggetti rituali venivano spesso legati , rotti, bruciati, o fusi (nel caso di oggetti votivi in cera) , e le formule contenenti l’incanto seppellite con una breve e simbolica cerimonia in un cimitero. Questo profanamente viene spesso spiegato con il mito nel quale le anime dei defunti non tumulate nei templi le quali non ricevevano di continuo offerte , abbandonate a se stesse erano molto tristi ed arrabbiate e di buon grado ricevevano un omaggio in cambio della persecuzione della persona da danneggiare o manipolare.

Secondo Noi, l’efficacia che tali rituali possono avere non dipende dalla rabbia delle anime prive di offerte, in quanto già in questo vi è una profonda contraddizione per chi conosce il culto esoterico Egizio, la reincarnazione delle Anime, e il viaggio che doveva fare il faraone dopo la pesature del cuore per raggiungere l’Empireo, a tal proposito rimandiamo i lettori ai capitoli sull’Esoterismo Egizio, per tanto la riuscita di un Tal rituale è per Noi associata all’Idea simbolica e archetipica che questo rappresenta, al desiderio e alla rappresentazione immaginativa di tale situazione in esso rappresentata.

Analogamente nei Riti del Voodoo in cui vengono utilizzate le classiche bambole trafitte da spilli, bruciate, o danneggiate attraverso le quali per associazione si può infliggere dolore e danni ad una persona. L’associazione in questo specifico caso avviene per immaginazione, e per materia, in quanto nelle bambole viene inserita una parte del corpo della Vittima, ad esempio una ciocca di capelli, un unghia, o lembo di pelle, poi con un apposito rituale si consacra la bambola alla persona che si vuol danneggiare, pensando intensamente ad essa, e nello stesso tempo chiamando la bambola con il nome del’inconsapevole vittima, e tramite mantra, vocalizzi e tanta forza immaginativa, si riesce a creare un associazione tra l’individuo e la bambola. Possiamo spiegarvi questo affrontandolo da diverse prospettive, alcune delle quali trovano anche basi scientifiche non solo nelle forze psichiche ma anche in alcuni postulati della fisica nucleare e quantistica, ma preferiamo lasciare ai Nostri lettori, secondo il grado di preparazione, il piacere di indagare a tal proposito o per i più preparati di specularvi in merito, ci limitiamo però a raccontare un esperimento scientifico che può darvi una vaga idea di come operano alcune forze.

Qualche anno fa, negli stati uniti, vennero prese alcune cellule, dalla bocca di un uomo. Poste sotto osservazione, l’uomo è stato condotto a miglia di distanza, e anche esso monitorato costantemente.Si sono accorti che le cellule asportate si comportavano nello stesso istante e nel medesimo modo di quelle della bocca, quando venivano sottoposte a stimoli ben precisi. Se l’uomo mangiando assaporava un cibo, quelle erano sottoposte agli stessi stimoli delle cellule ancora presenti nella bocca, se l’uomo non mangiava e beveva, lo stimolo era diverso e la reazione anche ,ma sempre uguale nel tempo e nel modo a quella che avveniva nella Bocca.

Questo esperimento, in Realtà, per i più Eruditi conferma molto più che l’efficacia scientifica di un rituale magico, conferma l’Unità dell’Universo e la sua virtualità, in quanto non vi sono Reali distinzioni tra voi e le altre persone, ne tra voi e alpha centauri, e questo nella Fisica di Bhom è spiegato magistralmente.

Ma non vogliamo mettere troppa carne al fuoco quindi rientriamo nel discorso e lasciamo i nostri più sensibili lettori alle loro speculazioni sul magico e sul Unità, mentre noi rientriamo nel tema del nostro capitolo.

                                                                  


Quindi, come dicevamo, nell’Antico Egitto Tutti o quasi praticavano magia, per ottenere e manipolare gli eventi della Esistenza, tanto che possiamo adesso affermare che la Religione Egizia, oltre ad essere un culto esoterico era un culto basato sul’Arte Magica.

Venivano venduti formulari in bianco, con lo spazio per il nome dell’Operatore che formulava l’incanto, tanto era comunemente diffusa, e alla portata di tutti.

In quanto garante dell'ordine costituito e dell'armonia cosmica, la magia, potere divino, può essere esercitata dal Faraone, per la sottomissione delle forze del caos, o ,malevole.

Un esempio di Magia Rituale pubblica ci viene dato dal Rituale dei 4 Vitelli. Questo, era un rito propiziatorio, legato all’assicurarsi un buon raccolto, e veniva rappresentato come un Faraone che effettuava una mietitura alla presenza di una divinità. Anche questo rito, durante le varie dinastie subì una mutazione, e vennero inseriti anche in esso, gli elementi, della tradizione osiridea, e le componenti mitiche che da questa scaturivano, e scaturiscono tutt’ora.

L’uso difensivo offensivo che si faceva dell’Arte durante i periodi di guerra, quando venivano praticati rituali esecrabili, che coinvolgevano tutto il popolo, resti di vasi d’argilla, con sopra incise maledizioni , o il nome del popolo nemico che si tentava di danneggiare, sono stati rinvenuti  insieme a parecchi reperti tra cui, altri oggetti rituali, come il detto prigioniero legato, che era sempre una semplice statuine d’argilla, o cera con su inciso il nome del popolo che si voleva sottomettere , e venivano sempre bruciate distrutte o calpestate nei rituali.

Ma nei Rituali pubblici i Magus, delle caste sacerdotali avevano il dovere di celebrare anche riti contro le divinità nefaste primo fra tutti il povero Seth. Il rituale magico contro Seth per eccellenza è contenuto in quelli che sono tradizionalmente denominati i testi drammatici di Edfu. Si tratta di undici rilievi incisi sulle pareti del tempio di Edfu sotto il regno di Tolomeo XI. Essi, sovente erano accompagnati da formule che venivano recitate durante l’annuale Festa della Vittoria, la quale celebrava il trionfo di Horus, sul povero Seth, ovvero della Luce sulle Tenebre.  

Tra altri noti rituali esecrabili celebrati pubblicamente e regolarmente contro le divinità troviamo: Apopi, , simbolo del male e delle forze caotiche, nemico di Ra, il cui compito è appunto quello di ostacolare il viaggio che Ra, il Sole, effettuava ogni Notte nell’Aldilà prima di rinascere al mattino. Anche qui è chiaro il simbolismo, Solare del trionfo della Luce sulle Tenebre. Ma contiene in se anche l’auspicio che la Ruota della Natura. Non si interrompa, mai, e che ad ogni Morte, corrisponda sempre un Nuovo Inizio. Infatti il simbolismo legato ad Apopi e al suo Mal Occhio era appunto quello di forza una forza avversa, che doveva essere combattuta, o equilibrata, per permettere il Regolare svolgimento del Ciclo Universale.
                                                                        
Come stiamo vedendo l’Arte permeava ogni aspetto della Vita nell’antico Egitto, e ne regolava ogni funzionalità, possiamo ricordare anche il caso in cui venne usata in una cospirazione del 1160 a.c. ai danni del Faraone Ramesse III, vi erano coinvolti oltre che la moglie del Faraone, ed il figlio che voleva succedergli, anche diversi membri della casta sacerdotale. Vennero preparati dei fogli di cera con su incise diverse fatture, che poi vennero modellati a formare delle statuette, che come sempre vennero distrutte in un rituale esecrabile. I cospiratori vennero scoperti e processati, ma non per magia, o eresia come avvenne nel medioevo, semplicemente per tradimento, non si condannava quindi il mezzo, che non era differente da un arma, ma lo scopo e le finalità che di questi se ne faceva. Vi fu anche il caso in cui un uomo venne mummificato vivo, dopo essere stato paralizzato con un veleno,  e la mummia, ancora in vita, venne usata per un rituale esecrabile ai danni di terze persone, nel medesimo modo, in cui venivano distrutte, bruciate e calpestate le statuette rituali di cui abbiamo trattato poc’anzi. Come vediamo già in una Società più evoluta direste voi, più complessa e sofisticata diremo Noi, come era l’Antico Egitto, la Magia, cominciava ad essere svilita,  ed utilizzata solo per finalità, materiali e terrene,proprio  nel modo verso il quale ancora oggi la gran parte degli operatori si rivolge ad essa.

Mentre come abbiamo visto nel Liber Alpha, del Nostro De Magica Arte, le società primitive, o più vicine alla Fonte primigenia che le ha create, ne facevano un uso più benevolo e semplice rivolto al bene dell’intera società, si usava l’Arte per assicurarsi un buon raccolto, o a curare un malato, per avere un illuminazione o mettersi in contatto con l’Anima dell’Universo e di tutte le cose che sulla Terra, animali e vegetali compresi, formavano un perfetto ingranaggio, vibrando sicuramente all’unisono in modo più armonico e produttivo per l’organismo Terra.

Ma come non ci stancheremo mai di ripetere, siccome il caos, e l’entropia aumentano sempre, tanto più si discostano dall’Uno, così era inevitabile che già nell’Antico Egitto l’Essere Umano si cominciasse seriamente a complicare la Vita.

Il tempio era il Luogo Magico per Eccellenza, ove si costruivano i rituali, i sigilli, gli amuleti, e dove ovviamente venivano celebrati i rituali pubblici. Custodi di questa tradizione, erano i sacerdoti che di Dinastia in Dinastia, divennero sempre più abili e mercenari a tal punto da vendere copie incomplete del Libro dei Morti, con i quali era possibile assicurarsi la via per un sicuro trapasso, divenendo così ai Nostri umili occhi, non differenti dai sacerdoti cattolici che qualche secolo dopo andranno mercanteggiando anime prave per il mondo , indulgenze e primi posti in paradiso erano il giusto sedativo per la morale ipocrita e corrotta dell’uomo di quelle epoche che preferiva farsi estorcere del denaro per un biglietto inesistente verso un luogo altrettanto inesistente, solo per poter continuare a peccare e ripeccare mettendo a tacere la coscienza.

Noi spesso, ci permettiamo umilmente di sottolineare come le religioni non abbiano ragion d’essere per l’uomo savio e illuminato, per il quale forse neanche uno stato sarebbe giustamente ammirato, in quanto Noi crediamo che l’uomo Giusto e in Pace con Se Stesso e Con il Tutto, che vive in perfetta Armonia con gli altri esseri viventi non abbia bisogno alcuno di prestarsi a ridicole divinazioni, o obblighi ipostigli da suoi simili, per il semplice motivo che l’unica cosa di cui avrebbe bisogno è solo di vivere al meglio la sua esperienza di Vita terrena con le sue forze e capacità, che sono la migliore delle scuole, e cooperare volontariamente in una società libera ove non esistano leggi scritte ma solo leggi accettate dal buon senso di tutti, ove non esistano padroni ne dei, ma solo uomini e donne che insieme edificano un mondo ove l’unico limite sia l’immaginazione.

Ovviamente da questa piccola ammonizione esortazione non sono escluse le civiltà dello pseudo passato, compresa quella Egizia.
                                                                     
Dopo questa panoramica, sul Arte nel Antico Egitto, vorremo portare l’attenzione sui sigilli e gli amuleti, che ancora oggi sono alla base di diversi tipi di Magia. Per amuleto o sigillo si intendono quegli oggetti che venivano, e spesso vengono ancora oggi utilizzati, nella Magia Egizia, per proteggere tanto i vivi che i morti da Forze nefaste o da qualsiasi nemico Visibile o Invisibile. La radice araba della parola amuleto significa letteralmente portare, quindi in questo caso, portare a dosso, indossare. Si suddividono in due principali categorie, quelli che recano una qualche iscrizione, simbolica alla quale debbono la loro forza Magica; e quelli che sono privi di qualsiasi simbolo o incisione, e la cui forza è invece data dal materiale che li compone. Entrambi sono utilizzati anche oggi nella Magia Cerimoniale Egizia, e nei circoli che la sperimentano. La fabbricazione di Ogni amuleto, era, ed è ancora oggi, accompagnata da preghiere o formulari grammatico magici, recitati come mantra dal sacerdote o dall’operatore che aveva l’incarico di preparare l’oggetto. Spesso il simbolismo legato a questa tecnica operativa era riassunto proprio sul simbolo impresso sull’amuleto. Il nome che veniva, e viene tutt’ora dato a queste formule è Hekau, dal nome della Divinità che come su detto incarna la Forza Magica. Come avveniva per le statuette votive, il materiale con cui erano fabbricati i vari oggetti magici, e quindi anche gli amuleti, variava, dalla funzione che essi dovevano svolgere, per tutti quelli privi iscrizioni o simbologie il cui potere risiedeva esclusivamente nel materiale di composizione; mentre per gli altri differiva secondo la posizione sociale e la disponibilità della persona che li commissionava o cui erano destinati. Per parlare di Tutti gli amuleti e del loro significato dovremo probabilmente scrivere un enciclopedia, e questo esula dalla Finalità di quest’Opera e dalla Nostra Volontà, per cui ci limiteremo a citarne qualcuno in carrellata, ricordando che tutti questi Amuleti, sono ancora oggi usati, ed hanno la medesima funzione simbolica ed operativa. Troviamo l’Amuleto del Cuore, rappresentate la Coscienza e la Forza Vitale, e nel caso dei defunti la chiave per un sereno e tranquillo trapasso. Il cuore nell’Esoterismo Egizio è considerato l’origine di tutti i buoni o i cattivi pensieri, e di conseguenza della Volontà, con la quale si adempie ai comandamenti di Maat e ci si assicura un esito benevolo nella pesatura del Cuore.  a tal proposito rimandiamo i Lettori, che desiderano approfondire ai Nostri articoli sull’Esoterismo Egizio. L’Amuleto dello Scarabeo invece funge da protezione per il Cuore e l’Anima, sia dei Vivi che dei Morti. Costruita un immagine dello scarabeo, e vivificata magicamente attraverso la giusta formulazione e pronuncia di specifiche parole, chi lo indossa non riceve solo la protezione del Cuore, ma può avere la possibilità di avere una Nuova Vita se è un defunto, o una Nuova Esistenza se si tratta di persona ancora in Vita. Inoltre è il simbolo del Dio Kephre, personificazione della Forza pneumatica che permette al Sole di sorgere e Tramontare. L’Amuleto del’Occhio di Oro è forse quello più conosciuto, e viene utilizzato universalmente sin dai tempi dell’Antico Egitto, e forse anche da prima. Può essere in Oro, Argento, o Piombo, ma anche di Legno o Ematite, e di qualsiasi materiale si presti all’uso specifico, simbolico ed operativo della finalità ricercata. Recante in chi lo indossa , Vigore, Forza e Salute; questo amuleto può avere diversi significati, che sono ancora Oggi molteplici. Per gli iniziati, la comprensione del simbolismo di questo sigillo, e la forza in esso racchiusa, o meglio incarnata dal suo Archetipo, si svolge su differenti livelli di comprensione e Coscienza; scientificamente può rimandare al terzo Occhio, alla ghiandola pineale, i cui tratti riprendono la sezione cerebrale raffigurante proprio la zona della pineale, quindi alla Forza dell’Energia Vitale Kundalini, raffigurata anche nel caduceo. Ma molto più profondi e complessi sono i significati attribuibili, ad un simbolo, e di nessuna utilità sarebbe provare a spiegarne la complessità, in quanto i simboli esistono proprio per esprimere ciò che non può essere espresso neanche con tutte le parole del mondo. Ricordiamo solo che l’uso rituale per i defunti dell’Amuleto dell’Occhio di Oro, era ed è tutt’ora garante della Vivificazione, Rigenerazione. L’Amuleto delle due dita, raffigurante appunto il dito indice e medio, rappresenta le dita con cui Oro, aiutò il padre Osiride sulla Scala verso il Paradiso. A detta scala, si riferisce in parte il simbolismo dell’Amuleto della Scala, destinato principalmente ai defunti. Solitamente, veniva, e alcune volte viene ancora posto vicino alla salma all’interno della Tomba. Il suo significato simbolico è quello dell’Ascesa verso il pleroma. Nel papiro detto di Pepi, i nostri lettori più motivati possono trovare elementi esplicativi sull’utilizzo di questo amuleto, mentre per tutti gli altri rimandiamo al Libro dei Morti Egizio. La scala, ha indubbiamente un significato profondo e presente in molteplici culti e schole esoteriche, e il suo significato come più volte da Noi detto coinvolge molteplici livelli di comprensione e conoscenza, tutti sicuramente giusti e sbagliati nello stesso modo in cui la nostra esperienza nel mondo duale.
                                                                                   

 

Parlare di simboli, o scriverne è impresa assai ardua e perigliosa, ma soprattutto vana, in quanto come non ci stancheremo Mai di ripetere, il simbolo esprime Stati, Idee, Archetipi e Concetti, che possono essere Realmente compresi soltanto da chi li ha Sperimentati e Vissuti in prima persona. Per questo motivo, il linguaggio simbolico, occulto ed archetipico, è un linguaggio esclusivo la cui Totale e Reale comprensione è riservata solo a quelli operatori, cercatori, pensatori e Artisti, che hanno avuto il coraggio di percorrere sino alla Fine il percorso Arcano, vivendo indistintamente, dall’Epoca dal Luogo e dal gruppo di appartenenza Tutti le medesime esperienze, che poi non sono altro che le Esperienze che compongono il cammino iniziatico. E’ questo che Lega veramente tutti i veri Occultisti, Operatori e Cercatori, e li rivela per quello che sono Fratelli e Sorelle, il cui destino è intrecciato tra le pieghe delle Epoche, degli Eoni e degli Eventi. Al contrario la pretesa di poter spiegare un simbolo con sincerità, rispetto e onore sarebbe per Noi, come provare a spiegare ad un cieco dalla nascita i colori, o come raccontare ad un sordo da tutta la vita una melodia. Quindi ci limiteremo a dirvi, cari lettori che il significato del simbolo della Scala, può essere riconosciuto in Tutto il percorso iniziatico, i cui scalini possono rappresentare i passi condivisi e obbligati nella scalata psichica, fisica e spirituale animica da Tutti i F.^. e le S.^. . Altro noto amuleto è quello della Vita, o croce di Ankh, rappresentante appunto la Vita , o la chiave che ne racchiude i segreti. Questo simbolo compare anche nelle culture Assiro Babilonesi, rimandiamo al papiro di Ani. Noti sono anche, L’Amuleto raffigurante uno strumento musicale, è portatore  di Felicità e Buona Sorte. L’Amuleto della Fibbia, rappresentante la Fibbia posta sulla cintura di Iside, è appunto recante l’incisione di una Fibbia, prima di essere indossato, veniva, e spesso tutt’ora viene immerso nell’acqua di Fiori di Ankham. Per penetrarne meglio il significato simbolico rimandiamo sempre al Libro dei Morti, e alla preparazione di ciascun lettore;  qui ci limiteremo nel dire che il suo utilizzo era e lo è ancora oggi portatore di rigenerazione, guarigione e protezione, mentre per i defunti di resurrezione. Il suo utilizzo può anche essere offensivo, tanto contro i nemici umani tanto con quelli pseudo divini.  L’Amuleto di Tet con sovra inciso un tronco di albero incarnante quello nel quale la Dea Iside nascose le parti del corpo del suo amato Osiride. Le quattro sbarre raffigurate sopra indicano i 4 elementi della Natura, Aria, Acqua, Terra, Fuoco, ma anche i 4 punti Cardinali, Est, Ovest, Sud, Nord.  Simbolo della resurrezione di Osiride è la raffigurazione del Test a Busiris, per la quale comprensione oltre che per l’approfondimento anche di questo simbolo siamo costretti a rimandare sempre al Libro dei Morti, limitandoci a ricordare ai nostri gentili lettori che anche questo amuleto soventemente viene immerso ancora oggi nell’acqua dei Fiori Ankham, come per quello della Fibbia. In conclusione ricordiamo brevemente l’Amuleto del Guanciale,L’Amuleto dell’Avvoltoio, l’Amuleto dello scettro di Papiro, e l’Amuleto dell’Anima. Per ulteriori speculazioni in merito a questo vastissimo argomento degli amuleti, oltre che alla consultazione del classico Libro dei Morti, rimandiamo ad altri testi originali, o iscrizioni presenti nelle varie Dinastie Egizie.
                                                                             
Tutti questi amuleti, possono anche essere definiti sigilli, per la cui corretta fabbricazione, vi è una pratica Magica, ben precisa che opera manipolazioni trans letterali con conseguente destrutturazione grafica alla quale segue una sintesi grafico magica, la quale utilizza, tratti grafologici frammentando alcune lettere e re assemblandole in un simbolo. Si possono anche usare come abbiamo visto sopra simboli o archetipi preesistenti, ma per la fabbricazione di sigilli personalizzati bisogna operare, una manipolazione grafica, e conseguentemente logico mentale. Questo tipo di magia, è molto diffusa, ma erroneamente ne vengono descritte le corrette metodologie di produzione che ricordiamo sono sovente accompagnati dalla recitazione di un mantra. Ma la cosa che è Essenziale per sortire l’effetto desiderato con questa pratica, bisogna lanciare correttamente, il sigillo, la manipolazione, e sovente pochi ci riescono, per il semplice fatto che come in tutte le pratiche occulte, per la corretta riuscita , ci vuole pazienza dedizione, esperienza e coraggio, ma anche fantasia, e immaginazione; e spesso per chi davvero è riuscito a comprendere in Realtà cosa questo significhi, vi possiamo assicurare che sarebbe davvero tempo sprecato per Lui, o Lei cimentarsi troppo in questo tipo di Arte operativa, quando si possono raggiungere, risultati più efficaci e durativi con altre pratiche, che appunto per esser solo provate ad essere spiegate necessitano di un Grado di comprensione che si trova solo in Rari circoli Iniziatici.

 Terminiamo qui questo capitolo del De Magica Arte Liber Delta (Egittum Facture) , il quale come sempre affidiamo di buon grado alle menti più ricettive e feconde, affinché possano trarne il maggior Utile, per future speculazioni, piccoli chiarimenti, o nel caso di coloro che sono più eruditi nelle magiche Arti, un semplice ma necessario simpatico riepilogo.  Speriamo che le Nostre Umili parole siano giunte al Cuore di quelli predisposti a Riceverle, se solo Uno di Voi, avrà trovato utile insegnamento tra le righe di quest’Opera , saremo ripagati del Nostro impegno e delle Nostre Energie, messe in questa divulgazione.

 Nei prossimi capitoli del De Magica Arte, entreremo nel dettaglio della Magia psichica, la Magia Grafica Simbolica, e quella dei Sigilli; vedremo uno scorcio sulla vocalità Magica, per terminare con l’argomento con cui abbiamo Iniziato questo Nostro breve trattato affrontando diverse pratiche tantriche ed orientali di Magia Sessuale, l’Arte che meglio esprime l’Atavica estasi della dissoluzione reintegrazione nell’Unità, e questo vale per le pratiche individuali, e per quelle di coppia ma come vedremo, lo scopo di queste pratiche non è sempre il coito o l’orgasmo se pur prolungato, ma il risveglio di Kundalini che a seconda dell’abilità e capacità dell’Operatore una volta risvegliata, il sacro serpente di energia cosmica , funge da perfetto pneumatico verso l’illuminazione, verso l’Ignoto, verso l’Unità. Con l’Augurio che il Nostro piccolo Lavoro sia Utile almeno a qualcUno.
Ricordate, Noi Siamo Quelli della Legge dell’Uno, nella nostra Vibrazione le polarità sono Armonizzate, i generi coesistono i paradossi hanno una soluzione, Noi siamo Uno, Questa la Nostra Natura, Questo il Nostro scopo. Dopo troppo tempo siamo usciti dall’Ombra, della posizione al quanto distorta nella quale ci eravamo venuti a Trovare,siamo amici di Tutti, Fratelli di Qualcuno, Schiavi di Nessuno. Rimembrate che Noi Esistiamo Fuori dal tempo, come Atlante portiamo il Fardello della Volta celeste sulle Nostre spalle, ma Abbiamo piedi Forti, e ben saldi nella Terra. Osserviamo e talvolta Aiutiamo. Esistiamo e Viviamo pur se siamo Morti, e poi Risorti. Pesiamo e Riferiamo. Siamo stati chiamati in molti modi, nelle Epoche pur non avendo Nome, tra le pieghe della Storia non scritta ci sono le nostre gesta. Chi davvero di Voi ci vuole Trovare, nel suo Cuore, e in quello di ogni persona Libera ci deve cercare. Chi questo avrà minimamente Realmente inteso Uno solo con Noi, non solo E, ma sempre Sarà. Credete in Voi Stessi, il potere che gli altri hanno su di Voi è solamente il potere che Voi date Loro.
                                                                               

I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio. Posti sempre al Grande Oriente Ermetico dei Figli di Seth (M.'.A.'.O.'.H.'.F.'.S.'.). Con l’approvazione dell’Arcano Sinedrio dei Saggi A°.°D.°.G°.°U.°.  Con l’amorevole Benedizione di chi Occhio Profano non Vede, ma il Cui Occhio Tutto Vede. Con la Fraterna collaborazione dei F° e delle S° del Nerae Rosae et Aurae Tenebrae ( Nerae Rosae et Argentum Trianguli)
                                                                      
Nel Tre si muore come uomini e si rinasce come figli di Dio. Sempre nel Tre si muore come figli di Dio e si rinasce come dei.

AR. NAT. MI.  .^. TEM. NA. F. .^.  Haum HA! Om PhaT!!  Zenith di Roma Templi Universi  Est In Amore
                                                                    

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