MEDITAZIONE II
Respirazione e Purificazione
Filalete ha detto: « In qualsiasi modo o maniera si tratti il mercurio volgare non se ne
farà mai del Mercurio Filosofico ».
Se la tua anima è quella di un uomo da trivio, rozzo e volgare, è vanità la tua pretesa
al Magistero.
Hai sentito la necessità di elevarti verso il Cielo, di uscire dalla tua ganga, di rompere
la tua crisalide?
Se non possiedi questo fermento d’elezione, persuaditi che è meglio per te non
intraprendere nulla.
Se sei l’argilla resterai d’argilla. Se hai posto il tuo ideale nel fango non puoi pensare
alla sublimazione, alla trasmutazione definitiva, alla Liberazione dalla gheenna
terrestre. Uomo volgare, non diverrai mai un Sapiente.
Si tratta di un’Alchimia trascendente. E’ anzitutto necessaria per completare
l’alchimia degli elementi. La nobiltà dell’opera richiede l’aristocrazia dell’operante.
Costruisci l’athanor; prepara l’uovo filosofico, disponi l’aludello, separa il sottile
dallo spesso, raccogli le lacrime dell’Aquila e il sangue del Leone, fai che ciò che è
occulto divenga manifesto; questi sono i preliminari dell’opera, senza i quali non puoi
riuscire.
La trasmutazione deve operarsi nella tua anima. La Pietra, nel suo stato definitivo, è
lo stesso ASSOLUTO, il dissolvente purificatore. Queste sono le formule di perfezione
e di bellezza con cui ornerai la tua vita.
Il Magistero è Solfo, Sale e Mercurio. Così la tua anima sublimata, che è il vero
Mercurio dei Filosofi, si unirà al Solfo dell’Amore Divino attraverso il Sale della
mortificazione e delle prove.
Coordina dunque tutte le tue azioni e tutte le tue impressioni al fine di costituire un
insieme armonico, perfetto. Sforzati di acquisire l’estrema lucidità del tuo
intendimento. Distogliti da ciò che ti lorda la vista. Non dare ascolto a ciò che viene
per contaminare l’orecchio.
Esalta in te il sentimento della Personalità per poi sforzarti di assorbirla nel seno
dell’Assoluto.
Incendia la tua anima con il fuoco alchemico, quel fuoco che non brucia mai. Io
t’insegnerò a raccoglierlo; esso formerà intorno a te un cerchio protettivo che ti isolerà
dalle influenze nefaste.
Guardati dal voler gustare i frutti della via iniziatica prima di aver fatto nulla per
meritarli.
Non dire: « Il voto è troppo arido; per trionfare sulle avversità della Via bisogna
essere un Santo ».
Al contrario, i Santi sono divenuti tali proprio perché hanno subito e trionfato sulle
avversità. Essi hanno iniziato come te nel nulla; hanno salito, come te, la Scala
Filosofica iniziando dal primo gradino.
Non domandare prima la fede per poter pregare. Prega sin dall’inizio e la fede
inonderà l’anima tua.
Ho detto abbastanza perché tu sappia di doverti formare un corpo mistico da
sostituirsi in tutti i tuoi atti al tuo corpo visibile, per poter impiegare utilmente le tue
forze immateriali.
Vivrai così nell’iperfisico: questa è la Via.
MEDITAZIONE III
Ignis Philosophicus
D’Espagnet ha detto: « La rigenerazione del mondo si fa attraverso l’azione di uno
spirito di fuoco che discende in forma di un’acqua che toglie la macchia originale
della materia ».
E’ dall’alto che tu dovrai far discendere il fuoco filosofico che purificherà i tuoi
concetti e aspergerà la tua anima.
C’è in questo un Grande Mistero.
Questo fuoco enigmatico l’otterrai solo tramite uno sforzo meraviglioso di volontà.
Queste cose sono nella Misericordia di Dio, come dice Basilio Valentino. Pontano
riconosce di aver errato più di duecento volte, quando lavorava sulla vera materia,
poiché ignorava la vera natura del fuoco filosofico.
Che le tue mani e le tue intenzioni siano pure, altrimenti il soccorso celeste ti sarà
totalmente rifiutato.
E’ l’influenza spirituale, il lampo celigeno sgorgante dalla nube sopra l’athanor, il
legame che unisce il macrocosmo al microcosmo. Senza di essa non puoi approdare a
nulla, ma con essa sei forte di ogni forza.
Zaratustra lo chiamava Berezesengh, il fuoco che arde davanti a Ormazd; Mosè l’ha
chiamato ‘wr; e i Magi l’hanno inciso sui vasi caldei; contempla questa effige:
E’ lo spirito stesso di Dio che discende impetuosamente nel Filosofo, e che si
combina con il fuoco centrale, cioè l’aspirazione della sua anima verso il Mistero, lo
fa vaticinatore e gli dona il potere di fare miracoli.
Concentrati, Discepolo mio, devi essere il tempio di questo ardente spirito che opera
grandi cose.
Ricordati che le ceneri dei Filosofi contengono il diadema del loro Re. Sia chiuso il
tuo animo alle impressioni esterne. Luta il tuo athanor con il luto di Sapienza. Non
guardare all’esterno nelle tenebre; resta al centro; avvicinati il più possibile
all’ignizione, sicché ti sia possibile sfuggire all’avvolgimento del vortice ghiaccio del
maledetto che ruggisce, quaerens quem devoret.
Stai in guardia dai Lemuri mortiferi, dagli spiriti catabolici che s’aggirano attorno a
te. Guarda gli empi che torvi ti guatano; invoca le influenze spirituali, riscalda bene
nel tuo seno l’uccello d’Ermete.
L’Alcione sta per nascere, Discepolo mio, rallegrati; e se tu sai provocare questa
corrente magnetica che deve stabilirsi fra te e le sfere superiori, allora possiedi il
Magistero e il resto non è che un gioco da ragazzi.
Osserva, scolpito sul portale destro di Notre-Dame de Paris, il Vescovo appollaiato
sull’aludello in cui si sublima, incatenato nei limiti del recipiente, il Mercurio Filosofico.
Egli ti insegna donde proviene il fuoco sacro; e il Capitolo, lasciando per
tradizione secolare questa porta chiusa per tutto l’anno, ti indica che questa è la Via
non volgare, sconosciuta alle folle e riservata al piccolo numero di eletti della Sapienza.
Non è permesso dire di più su questo argomento.
Tratto da La Grande Opera Grillot de Givrì.
ciao, ho letto con curiosità i vostri post, mi piacerebbe saperne di più; la mia mail: benjiamin7@gmail.com
RispondiEliminaCiao ti abbiamo risposto in privato. Restiamo a disposizione .^. Buona Serata.
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