mercoledì 22 maggio 2013

La Grande Opera Meditazioni X - XI - XII

                                                       

 
 
MEDITAZIONE X


Lilium Artis. Quintessenza o Elixir Perfetto

Alberto Magno, arcivescovo di Ratisbona, ha detto:

« Qui sono nascosti tesori inestimabili e nessuno che Dio non voglia li può scoprire ».

Risplendi nella Gloria, Discepolo mio.

Ti ho condotto sino al X° grado. Sulla vera Via, hai appreso a purificare i tuoi

concetti e ad affinare il tuo pensare. L’uccello d’Hermes s’è ora trasformato in

Pellicano e, a momenti, quel velo che occulta l’ASSOLUTO ti si toglierà davanti.

Ora ti trovi come l’Uomo Primordiale, nel Pardes, alla presenza dei due alberi: quello

della Vita e quello della Scienza.

Il primo è la via iniziatica della contemplazione, èl’anagogia, l’enstasi. L’altro è la

via del ragionamento, dell’obiezione e del dubbio, la strada dei sofisti.

Scegli quello da cui vuoi raccogliere frutta e bada, l’errore è fatale.

E’ qui che la via presenta un grande pericolo, ma sappi, per illuminarti nella tua

scelta, che tutto quello che la scienza ci insegna grazie a migliaia di volumi, puo

acquisirlo in qualche secondo grazie all’illuminazione interiore: ti sarà possibile in

quanto il tuo spirito, nella contemplazione dell’ASSOLUTO, afferra la chiave

dell’armonia Universale.

Questa chiave i libri non te la daranno mai!

Invano ti affannerai a leggere tutto quello cbe i maestri hanno scritto sull’arte nostra,

se non lo possiedi già; niente di quel linguaggio ti sarà comprensibile.

Saprai trionfare sulla sottile prova del dubbio? Stai in guardia! In questa partita tutto

il tuo avvenire eterno è impegnato. Se soccombi, mai potrai vederne lo splendore;

ricordati cbe l’occasione di essere iniziato è, nella vita, unica. Se la lasci passare, non

ti si ripresenterà mai più.

Chiedi Luce alla stessa Luce, non c’è altro modo per ottenerla.

«Lavate l’ottone e strappate i vostri libri, così che i vostri cuori non siano lacerati

dalla paura e dall’irrequietezza», scriveva il saggio Morieno.

Non è che i libri manchino, anzi, forse, sono anche troppo numerosi, ma è l’energia e

la volontà che sovente mancano per fare la Pietra.

La Grande Opera è scritta ovunque, esposta agli sguardi più indiscreti; così

chiaramente espressa che è possibile attuarla senza venir meno al segreto degli

Adepti.

Puoi leggerla sul portale destro di Notre-Dame de Paris, sulla Torre di Saint-Jacques

la Boucherie.

Io l’ho trovata istoriata isagogicamente sulle vetrate del coro della Maddalena, a

Troyes, e scolpita nel Palazzo dell’alchimista Jacques Coeur, a Bourges.

« Lavate l’ottone e strappate i vostri libri! ».

Si, Discepolo mio, l’Opera nella sua interezza è là.

Conquista l’Urim e il Thummin. Cogli il frutto dello gnostico albero d’Edot. Il

gioiello è nel loto. Ricordalo, e l’Universo è tuo.


                                       

 

MEDITAZIONE XI


Moltiplicazione

Disse Bernardo il Trevisano: «Talvolta, il Mercurio dei Filosofi si sublima in un

corpo risplendente e coagulato ».

Se hai esercitato potentemente e quotidianamente, secondo le norme che ti ho

insegnato, la tua Volontà, potrai già cogliere, Discepolo mio, i frutti del Magistero.

La diatesi dell’animo tuo e del tuo spirito t’indicherà in modo manifesto questo

risultato.

Quando tutte le circostanze della tua vita cominceranno a concatenarsi secondo la

trama dei tuoi desideri, quando le difficoltà si appianeranno miracolosamente davanti

a te, quando vedrai tutte le volontà piegarsi davanti alla tua Volontà, quando vedrai i

tuoi nemici concorrere incosciamente alla realizzazione dei tuoi progetti e del tuo

destino, avrai allora la conferma e la certezza d’essere molto innanzi nella Via.

Ti dirò l’ultima operazione della Filosofia Ermetica, riservata solo a coloro che sono

pervenuti all’apogeo della Sapienza; confido nella tua prudenza e nella tua perfezione.

Le forze che hai acquisito sussistono in te allo stato latente, come un tesoro nascosto.

E’ la Pietra nel suo splendore che hai ottenuto, grazie al Mercurio, al Fuoco e

all’Elixir.

Per porre in atto queste segrete possibilità non resta che praticare e conoscere la

moltiplicazione dei Saggi.

Quando i tuoi fratelli con i cuori fortemente contriti e le anime sublimate saranno

riuniti in assemblea per la preghiera, tu, stando in mezzo a loro, valuterai l’atmosfera

sottile satura di benevoli intenzioni e di ardenti volontà, ti impadronirai con astuzia

ed energia di queste sparse irradiazioni, le riunirai in un’unica corrente che dirigerai a

tuo piacimento e grazie alla quale vincolerai il tuo voto, formulato in un modo così

speciale.

Così facendo, innalzerai fra la Terra ed il Cielo, impregnata dalla tua potenza

volitiva, una specie di colonna sottile che si animerà di un violento moto rotatorio

producente il rumore di un torrente o d’un impetuoso vento che, a volte, potrà

divenire visibile, infiammandosi all’improssivo di una luce scintillante.

Vedrai allora, per tuo mezzo, compiersi grandi cose, senza che gli uomini possano

sospettare lo splendore dell’anima tua.

Sarai, figlio mio, nell’oscurità, uno degli eletti, uno di quelli che sanno!

Eccoti dunque chiamato, nel tuo secolo, a continuare la Tradizione di quei Maestri

illustri che ti hanno preceduto nell’Assoluto.

Vedrai, Discepolo mio, i Geber, i Raimondo Lullo, vedrai Arnaldo da Villanova e

Morieno, e Artefio, e Schelomoh e Maria la Profetessa, che ti contempleranno nella

loro Gloria.

Possiedi, ormai, i loro segreti, l’arcano supremo che essi, preziosamente, hanno

nascosto agli sguardi indiscreti della folla dei profani.

Sii dunque degno di questi magnifici, di questi Superbi.

Che possano essi salutare il tuo ingresso nell’Assoluto e che mai ti rigettino, come

traditore e spergiuro, nelle tenebre esterne.

                                                  


 
MEDITAZIONE XII


Maggiorazione o Proiezione

Ha detto Ermete Trismegisto: «Venite Figli dei Saggi cantiamo insieme. Facciamo

manifesta la nostra gioia con grida d’allegria. La morte è superata. Nostro Figlio

regna ed è rivestito e adornato dalla sua porpora

Osanna! Discepolo mio. Sei giunto all’ultimo giro della Ruota; hai salito l’ultimo

grado della scala di perfezione.

Rivesti la Pietra con il suo mantello reale. Esulta, rubificati.

Eccoti investito di uno splendido potere. Sei nell’anagogia, nel Pardes. A tuo

piacimento, puoi entrare nell’en-stasi, inondare i tuoi occhi di Celeste luce, astratti,

lontano da qui, nella contemulazione dell’ASSOLUTO.

I misteri si svelano ai tuoi occhi, non serbano più il loro geloso segreto. La tua

potenza è illimitata.

Raggiunto il sommo grado del cammino della perfezione, tutte le tue possibilità e

modalità sottili, sono interamente integrate nel tuo animo.

Il tuo vivere si sorreggerà su sè medesimo giacchè, ormai, sei giunto alla sorgente

stessa della Vita.

Per te, ora, non esisteranno più nè distanze, nè ostacoli; comanderai alla Natura e agli

Elementi; vedrai i mutamenti futuri e leggerai nelle coscienze.

Avrai ricostituito così lo stato edenico primordiale. Questa esistenza superiore sarà

per te immortalità, ove sussisterai, immoto ma pur mobilissimo.

Discepolo mio, questa non è altro che la Resurrezione del Re di Gloria che ti viene

incontro splendente della sua Luce. Ricordati dei Maestri. Essi hanno compiuto la

trasmutazione del Mercurio il giorno di Pasqua al suono delle campane e degli allegri

canti d’Alleluia.

Sii anche tu raggiunto da questo dono divino che in questo fausto giorno ti viene

fatto.

E’ il vero carbonchio, il vetriolo rubificato, il balsamo di vita triangolare, il

balsamum perfectum che ti offre la mano del Dio Eterno; è la rosa del mattino, la

quintessenza nobilmente distillata, il pesce senz’ossa che nuota nel mare Filosofico,

tutto ciò che gli Alchimisti chiamavano con una sola parola: l’Universale.

Eccoti ora divenuto Aquila dallo sguardo fisso nel Sole. Ho compiuto la mia

promessa e ti ho condotto per mano sino alla soglia dell’Assoluto.

Se qualche frutto hai tratto dalla lettura di queste pagine, ringrazia il Signore e,

quando sarai entrato nella Gloria, accorda, Discepolo mio, qualche pensiero a colui

che t’ha indicato la Vera Via, quella che non inganna:

LA VIA REGALE DELL’ASSOLUTO.

I - L’ASSOLUTO E’ LA SINTESI DELLA PERFEZIONE UNIVERSALE.

II - L’ESSERE CHE POSSIEDE IN SE IL SENTIMENTO DELLA PERFEZIONE

E’ SULLA VIA DELL’ASSOLUTO.

III - L’ESSERE CHE HA INTRODOTTO IN SE UN ELEMENTO DI

PERFEZIONE, HA CAMMINATO SULLA VIA DELL’ASSOLUTO.

IV - LA VIA DELL’ASSOLUTO CONDUCE AL RIASSORBIMENTO NELLA

CAUSA PRIMA.

V - LA CAUSA PRIMA E’ IDENTICA ALL’ASSOLUTO.

VI - LA CAUSA PRIMA E’ UNA, INFINITA, ETER NA.

VII - L’ESSERE CHE IN SE HA ESALTATO LE TRE NOZIONI D’UNITA’,

D’INFINITA’ E D’ETERNITA’ FINO AD ASSIMILARLE ESCLUDENDO OGNI

ALTRA COSA SI E’ ASSORBITO, INTEGRATO, ANNIENTATO NELLA

CAUSA PRIMA; HA REALIZZATO LA SUPREMA PERFEZIONE; HA

PERCORSO LA VIA DELL’ASSOLUTO.

VIII - L’INFLUENZA RECIPROCA DEL MOVIMENTO SULLA IMMOBILITA’

E DELLA IMMOBILITA’ SUL MOVIMENTO SI MANIFESTA IN TUTTE LE

COSE PERCETTIBILI.

IX - IL MOVIMENTO E’ PERFEZIONE, L’IMMOBILITA’ E’ PERFEZIONE.

X - LA CAUSA PRIMA, IMMUTABILE, E’ L’UNIVERSALE MOTORE. E’,

INSIEME, MOVIMENTO E IMMOBILITA’.

XI - LA DISTRUZIONE, NELL’ESSERE, DI QUESTO DUALISMO, IL RIGETTO

DI QUESTO BINARIO, OPERATO DALLA UNIONE DI QUESTI DUE

PRINCIPI, CONDUCE ALLA PERFEZIONE NELL’IMITAZIONE DELL’UNITA’

DELLA CAUSA PRIMA.

XII - LA CAUSA PRIMA POSSIEDE L’ESISTENZA PURA.

XIII - TUTTO CIO’ CHE SI ALLONTANA DALLA CAUSA PRIMA TENDE,

ATTRAVERSO GRADI SUCCESSIVI, AL NON-ESSERE.

XIV - QUELLO CHE NON TENDE ALLA PURA ESISTENZA NON E’ NELLA

VIA DELL’ASSOLUTO.

XV - OGNI COSA HA, NELL’ASSOLUTO, IL SUO PERFETTO ARCHETIPO.

XVI - LA INTEGRAZIONE DI OGNI COSA ALLA PURA FORMA DEL SUO

ARCHETIPO COSTITUISCE LA REDENZIONE UNIVERSALE.

XVII - CERCARE IL REDENTORE UNIVERSALE EQUIVALE A CAMMINARE

NELLA VIA DELL’ASSOLUTO. E’ LAVORARE EFFICACEMENTE ALLA

GRANDE OPERA.

XVIII - LE CHIAVI DELL’ASSOLUTO SONO SCRITTE NEI NUMERI,

POICHE’ QUESTI RIFLETTONO L’ECONOMIA DELLA CAUSA PRIMA E DEL

PIANO DELLA PURA ESISTENZA.

XIX - MA LA VIA DELL’ASSOLUTO NON E’ NEI NUMERI POICHE’

L’INFINITO NON E’ NE’ LA SOMMA NE’ IL LIMITE DEI NUMERI.

XX - PRIMA DELLA PENETRAZIONE DELL’INFINITO E’ NECESSARIO

AVER EFFETTUATO LA RIDUZIONE DI TUTTI I NUMERI ALLA UNITA’.

XXI - POICHE’ UNITA’ ED INFINITO NON SONO CHE I NOMI DI UNA

UNICA E STESSA COSA; LA VIA DELL’ASSOLUTO PIU’ CHE UNA VERA

PROGRESSIONE E’ UNA ASCESA. E’ IN CIO’ CHE STA LA GRANDE OPERA

CHE I FILOSOFI HANNO INSEGNATO.

Tale è, o mio Discepolo, tutto il Magistero. Comprendi e trova la ventiduesima

chiave, il Tau Misterioso che non si scrive.

Ricorda: non vi è che una sola opera; vi sono due lavori, tre regimi, quattro

operazioni, sette gradi in ciascuno dei regimi e dodici case celesti nelle quali si compiono

le quattro operazioni.

Così è stabilita la formula della Pietra:

Poni per un anno e sette giorni i quattro elementi, o Thou-va-Bohou, chiusi

nell’Athanor sotto l’azione calamitante del Ruach Elohim.

Quando conoscerai il diametro spagirico, potrai compiere la quadratura del Cerchio

Filosofico. Contempla l’Unità e il suo logaritmo, l’infinito ed il suo logaritmo, lo zero

ed il suo logaritmo e, possiederai la Chiave dell’Universo.

Eccoti fornito, Discepolo mio, del viatico della Scienza suprema.

Dai Maestri hai ricevuto l’imposizione delle mani.

Rivestito ora da questa unzione sacerdotale, puoi rientrare nel mondo brumoso e triste

dei tuoi precedenti giorni. Bisogna che ti mischi di nuovo nella folla degli uomini e

che il tuo orecchio intenda, come prima, le volgarità, i luoghi comuni, le blasfemità.

Senz’altro l’amarezza di questa singolare prova ti recherà tristezza, ma ti sarà agevole

trionfare, poiché sei lo ierocophoro dell’antica Sapienza. Porti nel cuore un tesoro che

deve consolarti da ogni dolore terrestre, una luce che illumina eternamente la tua vita.

La tua missione ti pone sopra tutti gli altri uomini e la tua felicità è incomparabile,

perché per te si avverano le parole di Ermete: « Ciò che è occulto e nascosto diverrà

manifesto ».

Nessuna angoscia potrà mai colpire colui che ha ricevuto l’insegnamento della Via

dell’ASSOLUTO!

Ascolta San Paolo che ti annuncia il grande Arcano:

Patres nostri omnes biberunt de spirituali, consequente eos, petra:

PETRA autem erat CHRISTUS.

(I Cor., X., 4)

Tratto da La Grande Opera Grillot de Givrì.

Concludiamo qui questa serie di meditazioni tratte appunto dall'opera di cui sopra. Attraverso tutte le meditazioni pubblicate, abbiamo ripercorso le fasi principali del procedimento alchemico, nel quale la fucina l'alchimista e l'elisir o pietra filosofale finale è sempre il medesimo operatore, attraverso la quale si può acquisire la completa coscienza del nostro Io superiore. Infatti dopo aver lavorato interiormente sui sentimenti e imparato ad armonizzare gli opposti, l'iniziato potrà procedere nei primi passi della propria Grande Opera, tenendo sempre a mente, che ciascuno dovrà trovare da solo il suo ritmo di lavoro, i suoi tempi e metodi, valendo questo anche per quello che molti chiamano magia, nell'ambito delle formule magiche o di parole cabalistiche sussurrate all'orecchio, o magari vergate su antichi testi rammentando ancora, che tali nozioni anche se vere per un altro operatore magari non sono adatte per tutti. In poche parole quello che voglio far capire soprattutto coloro i quali ancora non abbiano dimestichezza nelle scienze occulte, che ciascun adepto, iniziato, operatore, alchimista, o dir si voglia cercatore, deve proseguire nel proprio percorso percorrendo le strade che per lui sono più adatte, avendo il riferimento di quelli che prima di lui hanno percorso gli oscuri e raggianti sentieri della sapienza; ma procedendo con il proprio passo e cadenza, ricordando sempre che non vi sono insegnamenti, e non vi sono conoscenze, che già non risiedono dentro ciascuno di voi. Il bravo maestro è infatti colui che mette l'alievo sulla giusta strada, ma lo lascia libero di percorrerla nei tempi e modi a lui congeniali. Si accede allo studio dell'esoterismo per molteplici ragioni, c'è chi vi approda per curiosità, chi per cercare risposte, chi invece solo per sete di avidità e potere in cerca di scorciatoie rivolge lo sguardo all'occulta via, ma lasciatemi dire con estrema certezza una cosa, solo per Vera vocazione si procede in essa, e solo per Vera e Ferma Volontà si giunge alla fine. Questo non significa che tutti coloro che sono, saranno ed erano riusciti sono uomini o donne buoni o puri, assolutamente, sicuramente vi giungono, giungeranno e sono giunti anche persone non buone, o comunque mosse da quello che molti di voi chiamerebbero egoismo o pura avidità, ma tutte queste persone, in comune hanno queste due cose, Vocazione, e dedizione nell'espressione della propria Volontà. Più avanti avremo modo di addentrarci meglio in questi argomenti analizzando anche la via della mano destra e quella della mano sinistra, il reale significato che in esoterismo ha il termine Volontà O meglio THELEMA. Per adesso ci limitiamo ad augurare a tutti i nostri lettori buon Lavoro, per la Propria Grande Opera, abbracciando e baciando Tre volte  tutti i F.^. e le S.^. che ci seguono ovunque loro siano. Amore - Luce Luce - Amore a Tutti.^.


                                        

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