Abbiamo precedentemente affrontato la
Figura chiave legata al dio Egizio Thot, divinità, che come abbiamo visto , in
precedenti articoli sull’Ermetismo, trovò Identità secondo gli ellenici, anche nel loro dio Ermete Trismegisto il Tre
volte maestro, divenuta Archetipo delle scienza Ermetiche e patrono
dell’Alchimia alla quale sapienza si attribuisce la Tavola smeraldina e altri
trattati come il Kybalion, che se pur non contenendo, la primitiva formula
degli insegnamenti, la quale era composta di simboli, di così semplice ma grandiosa Essenza da
poter, esser iscritti per intero su di uno Smeraldo, hanno cmq permesso,
insieme al mazzo dei tarocchi di far sopravvivere, sino ai nostri giorni gli
Insegnamenti del Dio che tante generazioni di maestri e adepti ha fatto sognar.
Ma il dio Thot per gli Egizi, era la
divinità della scrittura, della magia e delle scienze. E’ suo il compito di
prendere nota di tutte le infrazioni dei quarantadue comandamenti di Maat che
abbiamo visto in dettaglio nella seconda parte di questo articolo; non solo nel
momento del trapasso, ma durante tutta la vita di ciascun Iniziato al Culto
Egizio, controllandone così tutti i differenti cammini o vie, di iniziazione.
Ma è anche il vigilante del Cosmo, al
quale, gli altri Dei hanno affidato il delicato compito di seguire tutti gli
uomini e le donne, nell’adempimento della condotta, atta al Rispetto della
Legge Universale, aiutandoli così a
ritrovare l’Occhio Sinistro, l’Unico che permette di Vedere davvero e di
seguire il cammino Iniziatico senza Ostacoli.
Grazie all’aiuto di Thot, Nut, è riuscita a
generare i suoi cinque figli, vincendo la maledizione di Ra, sempre lui è corso
in soccorso della Dea Iside per Ritrovare le 14 parti di Osiride dilaniato da
Seth, e ancora Lui, ha allontanato il Veleno di Seth, da Horus, permettendo
così ad Osiride di tornare dal regno dei Morti a bordo della Barca Sacra.
Ma la magnanimità e la Grandezza del Dio
non finisce qui, infatti, sempre Thot, è riuscito a prendere da Seth, l’occhio
sinistro di Horus, re immettendolo nell’Orbita Vuota del dio dalla Testa di
Falco; infatti il giovane Dio, volle vendicare l’uccisione del padre Osiride,
sfidando in combattimento Seth, ma nel tenzone riuscì solo ad evirarlo, mentre lui perse appunto l’Occhio.
In una versione di più Recente fattura, in
voga ancora presso qualche società, o culto esoterico, si fa invece risalire il
ritrovamento dell’Occhio da parte di Shu e Tefnet.
A causa del Protrarsi della Ricerca il Dio Horo, si
sarebbe munito momentaneamente di un nuovo Occhio Sinistro divenuto un Serpente
che si arrotola intorno alla Circonferenza Solare Rosso, posto sulla sua fronte
l’Ureo.
Dietro alla simbologia di questi Occhi mancanti vi è un
Grande significato Esoterico, Noto, su diversi livelli, a tutti gli Iniziati
anche dei Tempi moderni, Visto che su di essa, si sono costruite le principali simbologie
archetipiche di culti religiosi, e segreti, che hanno attraversato millenni di
storia adornando la ritualità di Occhi posti in Triangoli.
L’importanza che veniva data a questo Simbolo è
riscontrabile anche al museo del Cairo, nella Effige di Akenathon, alla quale
manca l’occhio destro; oppure la raffigurazione sul braccio della Regina
Nefertari, sempre di un occhio destro, posta sulla colonna Nord Est della camera
del sarcofago di Ramsete Secondo.
L’occhio Onniveggente di Ra.
Il simbolo dell’Occhio di Horus, o detto di Ra, rivesta
un importanza principale nell’esoterismo Egizio e soprattutto nel Mito
Osirideo. Infatti secondo la leggenda, l’occhio viene donato ad Horus, non
appena Osiride risorge dal mondo della Luce velata, il Duat, e con esso, Il
giovane Dio acquista la Conoscenza, la Consapevolezza, e la possibilità della
Trasmutazione.
Questo simbolo, il cui nome è :essere sano, rivestiva un’importanza
principale in ogni aspetto della vita Egizia, veniva spesso posto sotto i
bendaggi, a cura delle ferite, o per alleviare i mali, accompagnava i defunti,
ed era posto su amuleti, glifi, e papiri, era sinonimo di Rigenerazione,o di
Rinascita Iniziatica, in quanto oltre ad essere rappresentante dei 5 Sensi
umani comuni, lo era anche per quelli non comuni, divenendo presto sinonimo di quella Onniveggenza in grado di accedere a
quell’energia Oscura, che possiamo assimilare, al Sole Nero della Loggia
Luminosa del Vrill, divenendo noto a tutti come l’Occhio Onniveggente o Occhio
di Ra.
Il simbolo è costituito da un Occhio, sovrastato da un
sopracciglio, mentre sotto le ciglia vi è abbozzata una spirale che scivola in
senso discendente da destra verso sinistra.
La tradizione più antica lo attribuisce ad Horo i cui
occhi considerati il Sole e la Luna, ci ricordano la natura Duale dell’essere
umano in quanto contenuti in esso entrambe le Polarità e i generi.
Plutarco negli Inni sacri ad Osiride ci ricorda di come
venisse celebrata l’evocazione di colui che sta nascosto nelle braccia del sole,
il trenta del mese di Epifisi ( intorno al solstizio di estate) , infatti in
questo giorno astronomicamente la Luna ed il Sole si trovano sulla stessa
retta, ed entrambi per gli Egizi sono considerati occhi e luce di Horus.
La presenza trasversale di questo Glifo, nella Ritualità
Egizia è ampiamente dimostrato, nella Stele di Meternich.( Del sec quarto,) ,
nella quale sono espresse alcune chiavi iniziatiche d’accesso alla simbologia
del Dio Horus, che indirettamente illuminano la figura della fenice nella sua
valenza cosmologica.
Ci riserviamo di trattare in seguito, in un apposito
Articolo dedicato alla su detta Stele e alle diverse Chiavi Iniziatiche del
Culto Egizio, non volendo confondere il lettore, ed essendo quello delle Chiavi
un aspetto fondamentale per la corretta interpretazione del Culto Iniziatico
Egizio Arcano e Moderno, ricordando sepre ai lettori che in ogni modo dobbiamo
attenerci ad una proporzionata erogazione di informazioni, per diversi motivi
di cui il principale, permetterne un corretto assimila mento nelle menti
profane.
Qui ci limiteremo nel dire che dalla Stele si evince, il
Culto di una Grande Anima Nascosta, celata, che sottende in un cerchio nei periodi
Lunari e Solari, manifestandosi attraverso la palingenesi delle forze Celesti,
e si va codificandosi prima come Falco, poi come Scarabeo ed Infine come
Fenice.
Il lascito di questa tradizione è riscontrabile anche in
Orapollo, che ci dice che la fenice è simbolo Solare e di cui anche l’Occhio ne
diventa raffigurazione.
Come vediamo la Natura della Raffigurazione Oculare è
associata alla Luna e al Sole, essendo in Alchimia ed Ermetismo divisa la
polarità umana con simbologia di Sole e Luna, non è difficile per chi conosce
la materia andare ad attribuire al emisfero cerebrale, cui ciascun occhio è
collegato, la corretta chiave interpretativa: L’emisfero Sinistro, quello che
regola il lato destro del nostro corpo e viso, è idealmente collegato allo
Spirito, Solare, Positivamente Attivo; dall’emisfero Destro è invece
controllato il lato Sinistro del Corpo, quello Lunare, idealmente collegato ad
Anima, alla parte femminile del Se, negativamente passiva.
A ciascuna di queste componenti Umane, sono legati
differenti aspetti, che regolano tutta la fisiologia, del corpo umano, ma il lato
che solitamente viene Usato maggiormente è quello Sinistro, al quale sono
associati i processi di memoria a breve termine, di ragione e di attaccamento alla
materialità, alla quotidianità, è l’emisfero associato alla parte maschile e
concreta del Se. Il destro, invece , è la parte cui sono associate, la passione
dell’emotività e del sentimento, l’estro degli Artisti, la femminilità, o
quello che poi venne chiamato Femminino Sacro. Non è un caso se il simbolo del
Cuore, che come vedremo più avanti, è un Triangolo rovesciato, simbolo della
passività negativa colma di Amore e Compassione, che oltre ad essere regolato
appunto dall’emisfero Destro, è anche simbolo, della femminilità alchemica.
L’importanza Esoterica che veniva data nella simbologia
Egizia, anche all’aspetto organico e fisiologico, rivela le conoscenza che gli
Egizi avevano acquisito nel campo medico come in quello astronomico, tanto da
integrare entrambe le scienze al proprio culto esoterico.
Altro tipico esempio è il caduceo, del quale parleremo in
dettaglio sempre in futuro nell’articolo dedicato alla simbologia esoterica,
raffigurante un asta, o bastone, con alla sommità due ali aperte, e due
serpenti che si intersecano tra loro risalendo l’asta, sino alle ali. Questa è
la raffigurazione esoterica, delle due polarità energetiche, Positivamente
Attivo, Negativamente, Passivo, che durante la pratica Kundalini, liberate con
una specifica tecnica, queste energie, che idealmente partono dal coccige,
dietro alla schiena, precisamente dall’osso detto Luz, nel quale si credeva in diversi culti,
risiedesse, l’attaccatura dell’anima al corpo, infatti gli Antichi si erano
accorti che era l’osso più resistente del corpo umano e l’ultimo che si
disfaceva nei secoli, da qui dedussero che vi poteva risiedere l’innesto
Animico. Tornando alla pratica del Kundalini, una volta risvegliata questa
energia, essa partendo dal fondo schiena, si divide, formando due serpenti
energetici che si intersecano tra loro, arrampicandosi idealmente sulle vertebre sino ad
arrivare alle scapole, che nella raffigurazione sono le due ali, e poi i due
serpenti, smettono di incrociarsi tra loro e si vanno a collocare nei rispettivi
emisferi ai quali è idealmente collegata la polarità .( In realtà l'energia Kundalini nell'intersecazione dei due serpenti energetici, va a toccare i principali chakra nella sua ascesa)
Ma come detto più volte, svelare un simbolo, significa
lavorare su più livelli e con la consapevolezza delle persone, perché come ivi
dimostrato, adesso abbiamo preso in considerazione l’analogia scientifica dell'
ideale interpretazione di un simbolo, poi vi è quella filosofica, quella
spirituale, e quella Arcana o Occulta che ne detiene il Cuore dell’Insegnamento,
la Radice dell’archetipo.
Ad esempio, prendendo sempre in considerazione il caduceo
le ali svolgono anche la funzione del Disco solare, alato, essendo ogni
simbolo, a sua volta composto di altri simboli o tratti o glifi; un'altra interpretazione
và attribuita al significato Mistico del simbolo, e all’illuminazione
consapevole, illuminazione, che ritroviamo anche nel simbolo dell’Occhio di
Horus, che anche esso, come prima accennato è un simbolo composto da simboli.
Un ultima, ma non meno importante spiegazione, sul
significato dell’Occhio di Horus, divenuto Onniveggente, è la straordinaria
somiglianza, con la sezione del cranio, nella, quale, andrebbe ad occupare la
perfetta figura della ghiandola pineale, con le sue componenti cerebrali. La
ghiandola Pineale, è da Sempre tenuta in massima considerazione presso molti
culti esoterici, o esoterismi religiosi, in quanto la si trova raffigurata,
come il terzo occhio, nelle religioni buddista, ed induista, la troviamo nelle
mani del dio Anu, nelle tavolette assire, la troviamo nel culto egizio, la troviamo in diversi culti più o meno
segreti e la troviamo persino in Vaticano, a Piazza della Pigna, davanti San
Pietro. Alla ghiandola pineale sono
attribuiti da sempre abilità, in grado di illuminare l’uomo, in passato è
tradizione, che la corretta funzionalità di questa avesse illuminato con
visioni, ed estasi molti dei primi profeti o messia di turno, mentre oggi, causa,
l’inattività diffusa, e diversi fattori esogeni al corpo umano, ne hanno
ridotto l’utilizzo, nelle persone comuni, alle sole ore della note, durante le
quali, soprattutto intorno alle ore 3 della notte, la ghiandola pineale,secerne
la DMT, una molecola, di recente riscoperta e sperimentazione, la cui moderna
denominazione è stata appunto la molecola dello spirito.
Infatti, oltre a
produrla in modo endogeno tramite la ghiandola pineale, questa sostanza è stata
sintetizzata anche chimicamente, estraendola, da differenti vegetali, di
diverse specie e denominazioni, e sperimentata, come sostanza psicotropa.
Infatti si è così riscoperto, una sostanza, che forse gli Antichi conoscevano
meglio di Noi, e si è potuto capire che questa è la sostanza più allucinogena
sino ad ora conosciuta; molto di più della psylocibina, presente nei detti
funghi sacri e usata da tempi immemori in Rituali, Iniziazioni, e Operazioni
Sciamaniche, anche più del sintetico LSD. Questa DMT è stata ritrovata, nella
bevanda Ayahuasca, usata anch’essa da tempi immemori dalle popolazioni sud
americane in culti e rituali sciamanici. Grazie a questa sostanza, che come
ripetiamo viene prodotta naturalmente dalla ghiandola pineale umana, sia
spontaneamente che attraverso esercizi di diversi tipi, coloro che hanno
sperimentato fumandola la sostanza estratta sinteticamente da un tipo di
acacia, come lo psiconauta Terence Mckeena, riferiscono quasi tutti la medesima
esperienza, ovvero, la realtà intorno allo sperimentatore cambia
repentinamente, svelando un mondo grottesco,
in continua mutazione, si possono vedere i suoni e sentire i colori,
dopo di che, ci si trova di fronte ad una membrana (il velo) la quale una volta
superata si accede ad un mondo completamente alieno, popolato di molteplici
entità con le quali si interagisce, Tutti le descrivono in modo rassomigliante
al LAM si Aleyster Crowley, ai piccoli alieni grigi, a degli elfi, a degli
gnomi, dei piccoli gufi, e questi parlando nella mente dello psiconauta si
presentano, rivelando vita e intelletto proprio, o cmq fuori ogni cosciente
controllo da parte dello sperimentatore. Hanno quasi sempre un atteggiamento
inizialmente molto amichevole, si presentano gioviali e ti danno il ben venuto,
poi diventano sempre più insistenti, chiedendo al soggetto spesso di fare qualcosa,,
tutti coloro che hanno avuto queste esperienze le prime volte ne hanno tratto
grande beneficio, dicendo diffusamente che era l’esperienza migliore che
avessero mai fatto, che avevano avuto illuminazioni intuitive sbalorditive e
che però solo dopo diverse assunzioni riuscivano a ricordare verbalizzando l’esperienza
mentre avveniva, e anche qui sono avvenute cose particolari, qualcuno ha
riferito di aver scritto in simboli o linguaggi sconosciuti, insomma si sono
riscontrati tutte quelle dinamiche che spesso ignorantemente durante la storia
sono state chiamate con i più diversi nomi attribuendogli differenti nature, da
quella maligna a quella divina.
Potete trovare resoconti di dette esperienze in
diversi video su you tube, e anche su differenti siti, o libri, anche di
recente scrittura, nei quali vengono affrontate tutti gli aspetti legati a
questo terzo occhio che tutti abbiamo ma che in davvero pochi riescono ad
aprire, E’ forse questa la differenza tra chi riesce a Guardare e scorgere il
mondo di infinite possibilità che si cela dietro al velo, e chi invece
riuscendo malgrado a guardare qualche volta la sua quotidianità resterà per
sempre cieco sull’Infinità. Sconsigliamo vivamente a chiunque voglia ricorrere
alla sperimentazione di detta sostanza, perché è ILLEGALE e perché è molto pericoloso
dal punto di vista fisico e Psichico, essendo possibile raggiungere stati analoghi
in modo del tutto naturale, legale ,non pericoloso, e soprattutto in modo
duraturo. La strada più breve porta a scorgere inconsapevolmente al di la del
velo, ma pericoloso è il ritorno se sulla soglia il Guardiano con gli occhi di
brace voi Trovate, preclusa è la via dell’illuminazione o del ritorno al mondo.
La strada più lunga, costa sacrificio, e difficile da raggiungere è la meta, ma
una volta squarciato il velo, la porta resta aperta, il Guardiano liquidato
gentilmente vi ha ceduto le chiavi della Vostra Mente, Eternamente.
Tornando al nostro simbolismo egizio, l’occhio di Horus,
è anche nella raffigurazione della Fenice il simbolo del Eterno ciclo della
Vita, che come il sole dopo esser tramontato, il mattino rinasce dalle sue
ceneri così l’iniziato si appresta a risorgere come uomo nuovo predisposto all’indagine
Arcana, Ma anche la ciclicità della natura, il rapporto causa effetto che tutto
regola.
Lo avevano compreso i faraoni Amenophis terzo e Akenaton
che valorizzarono il culto del dio unico Solare Lunare, che venne sostituito da
Atun ad Amon Ra, solitamente Aton, era raffigurato come un Sole, con i raggi
terminanti a braccia con l’Anck, il simbolo della Vita.
Il monoteismo del culto di Aton non escludeva il
politeismo egizio, in quanto ogni città eleggeva il suo dio protettore che a
seconda della città primeggiante sulle altre regnava sugli altri dei, quando
Heliopoli ebbe il sopravvento su Memfi, , Horo venne assimilato a Ra ,associandogli
l’occhio, mentre l’occhio lunare quello destro venne associato a Thoth.
Al duplice occhio di Horus è connessa una simbologia ed
una numerologia iniziatica che affronteremo in dettaglio sempre nell’Articolo
sul simbolismo, qui cu limiteremo a narrare brevemente la leggenda.
Un allievo, scriba della casa della vita fece notare al
suo maestro che la somma delle frazioni dei valori dell’Occhio di Horus, si
aveva nell’equazione ½+1/4+1/8+1/16+1/32+1/64= 63/64 che era il sessantaquattresimo
numero mancante a completare l’Unità, e sarebbe stato donato da Thot allo
scriba che si poneva sotto alla sua protezione.
In conclusione, l’occhio Sinistro di Ra veniva anche
raffigurato con un cobra Femmina, manifestazione ardente della divinità e dell’Ureo.
Concludiamo qui, questa trilogia dedicata alle linee
generali dell’Esoterismo Egizio, la cui Essenza Primordiale, derivante da una
Fonte più Antica della cultura Egizia Stessa, è Oggi viva più che mai nei Cuori
e nelle Menti di Ciascuno di Noi, Speriamo di esser riusciti, senza annoiarvi,
ad avvicinarvi al nostro Mondo, e alla nostra Filosofia, che nella Storia è
Traspirata più volte in primordiali e infantili forme che mai a Niente hanno
portato se non che all’arricchimento di pochi a scapito di molti. Per questo;
sotto la Supervisione, dell’Arcano Sinedrio dei Saggi del Grande Oriente
Ermetico Egizio, con l’approvazione, dei nostri Invisibili, continueremo la
nostra divulgazione controllata, sperando così di aprire a chiunque sia davvero
interessato le porte del Possibile. Questo non significa che qualcuno sia
ammesso presso il Nostro Gruppo, in quanto, come precedentemente esplicato, non
cerchiamo di espandere la nostra ristrettissima cerchia di cercatori ma altresì
di instaurare un contatto con altri gruppi Iniziatici o Esoterici Omogeneamente
costituiti e Uniformemente Forgiati di Amore e Volontà comuni.
Accendiamo Fuochi, ai capezzali degli dei morenti, e
danziamo invece in cerchio, ebbri della Nostra pura follia. ….Noi siamo i Viventi. Illuminati dal Segreto
Arcano che Da Eoni Custodiamo e Serviamo.
Abbiamo Detto.
I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo
Egizio. A^A
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