La Monade ritorna nel Silenzio e nelle Tenebre
non appena ha evoluto la Triade, dalla quale emanano i rimanenti 7 numeri dei
10 numeri che si trovano alla base dell’Universo Manifestato.
Il settimo Grado, in cui si ottiene il Titolo di Epopte Sephenat Pancah, (ovvero colui che ha visto, L'uomo che conosceva i Misteri) della A^A è il Grado più Alto, nel Reale Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio, emanazione dell'Antica società di Crata Repoa e dei misteri Isiaci ed Osiridei. L’Acme del'Ascesa verso il Vertice della Piramide filosofica, e contemporaneamente della discesa nei profondi meandri della Conoscenza di Se stessi e delle Cause, che determinano, hanno determinato e determineranno, gli effetti di questo nostro Universo Mentale. Molti eroneamente credono che i gradi iniziatici rappresentano una sorta di gradini di una scala filosofica, che l'iniziando sale verso il culmine degl'insegnamenti trasmissibili o impartibili terrenamente; secondo Noi, invece è il contrario. La scala filosofica deve essere scesa, e più in profondità si scende, più a fondo si conoscerà la Natura umana ed universale. Lo stralcio letterario di un'istantanea rituale, che offriamo oggi ai nostri lettori, si avvarà del punto di vista puramente soggettivo degli stati d'animo e delle emozioni di un iniziato, contemporaneamente sarantnno presenti elementi simbolici oggettivi, la cui interpretazione lasciamo alla preparazione e la volontà dei Nostri gentili lettori.
Ben sapeva il nostro F.^. che da quel giorno in poi, sarebbe Iniziata
per Lui, la Vera discesa, nell’Ascosi meandri delle pieghe del Reale.
Molto tempo era passato, dal giorno in cui Timoroso e Titubante, aveva
messo piede, nel Tempio dell’Universo.
Aveva già avuto familiarità, con il mondo esoterico, era stato precedentemente
iniziato presso un'altra famosa scola di vita e filosofia, Fiero aveva
raggiunto lo Status di Maestro, ma non poteva Dimenticare, le Emozioni, I Suoni, gli Odori,
Le immagini, Le Vibrazioni, che tanto lo avevano scosso, quando mosso dal
desiderio della Conoscenza, aveva deciso di proseguire il suo personale cammino,
in Un Circolo, al quanto Sconosciuto, e Particolare.
Sono Particolari i Figli di Seth dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo
Egizio, secondo qualcuno sarebbero, i discendenti del Terzo figlio di Adamo ed
Eva, Seth appunto, patriarca di Enosc, nato dopo la Morte di Abele da parte di
Caino. Sarebbero questi, la generazione gnostica considerata l’unica in grado di salvarsi
tramite la gnosi, l’unica in Grado di Vedere e Capire l’Insegnamento.
Per altri sono solo, Folli depravati, adoratori, del malvagio Set Egizio,
figlio di Osiride, pagani concubini del Vizio e della Materia nella quale amano dissolversi.
Ma il nostro amico e F.^. aveva imparato, che qualsiasi impressione, o
notizia proveniente dal mondo profano è
viatico per la mistificazione, e scevro da ogni pregiudizio e preconcetto si
Era fatto condurre in questo Colorato Mondo di Sapienza, e rigorosa ricerca ove
l’Unico limite era Davvero l’Immaginazione.
Le fiaccole erano accese nel lungo Corridoio, che come la Burella
del’Inferno di Dante, conduceva, alla Sala di Maat.
Le altre divinità Egizie, ornavano lo stretto cunicolo, con Simboli e Glifi, dall’Arcana Radice
I piedi erano scalzi, a differenza della prima volta in cui era
entrato li, tutto era stato capovolto da allora, quando sotto il suo passo
fiero la terra affondava, e l’odore acre della muffa e dell’Umidità, si
dissipavano lentamente.
Chiuse un istante gli Occhi ed Esitò, voleva assaporare bene quel
momento, gli tornarono in mente le immagini in cui Venne dalla Notte al Giorno,
durante la sua prima Iniziazione Osiridea, quando gli venne Ispirata la Fiat
Lux e Nacque nell’Ordine.
Il tempio Circolare, era colmo di Uomini e Donne, Fratelli sulla
Destra ,Sorelle a Sinistra, i primi con indosso graziose maschere d’Orate, le
seconde con Maschere d’Argento.
Erano disposti ad Occidente ed Oriente, mentre davanti a Lui, allo
Zenit, si trovavano l’Arcano Sinedrio dei Saggi, tutti con le Maschere di
Platino.
Odore di Incenso allietava l’Aria che si era fatta leggera, e non
poteva aver dimenticato certo, la sua trepidazione di tanti anni fa.
Riprese con passo deciso ed entrerò nel Agape. Quanto erano cambiate
le cose, adesso erano le Dame a portare le maschere d’Orate, mentre i Cavalieri
Argento, i Saggi di Piombo.
La novità erano i 13 Savi dell’Ordine Reale, nonostante alcuni di Loro
fossero insolitamente e anacronisticamente Giovani, si presentavano a Viso
scoperto, nella disposizione formavano una catena alternando Uomini a Donne.
Tutte le Donne, erano Meravigliose come sempre, con i Loro lunghi e
profumati capelli sciolti, gli Uomini Ispiravano Calma e Fiducia, sapeva che
Sotto quelle Maschere fredde e inanimate
si trovavano i Migliori e più Sinceri Amici , che avesse mai avuto il
privilegio di Conoscere.
Anche la disposizione nel Tempio era ora
opposta, le donne a Destra, gli Uomini a Sinistra, i Saggi invece di Occupare
lo Zenith, ora aprivano i due emicicli lasciando il Posto ai 13.
I saggi calzavano umili
Sandali , invece , Come Lui, anche i 13 erano Scalzi, ricorda ancora la
pesantezza delle calzature durante la sua prima iniziazione, aumentate, dal
Fango che le copriva; aveva piovuto quel Giorno, e il Tempio dell’Universo era
Umido e Fresco.
Anche, il Gillet Nero,
di Calda Pelle Ornato da Ricami in Oro che riferivano il Motto del Primo Grado
e del proprio Simbolo, che dolcemente lo
aveva avvolto ricordandogli la Calma
dell’Utero Materno, quel primo Giorno in Cui era Nato nell’ORDINE; era stato da tempo abbandonato da Frater
M.P.F..
Ora ,entrando nel circolo in cui l'amata uguaglianza siede in berretto
frigio ad una tavola rotonda,
la Terra si induriva ,Secca asciutta e Calda lo incitava a proseguire con
il passo Fermo dei Giusti.
Sapeva che Vacillar ora sarebbe stato Ridicolo, l’ARIA lo inebriava; la
musica del Liuto e delle Leggere percussioni annunciavano il Pellegrino che si
ricongiungeva nell’Unità.
Le sue Vesti erano bianche, pantaloni di Lino Candido, il caftano anche da
Nero della Prima Volta era divenuto Bianco, le donne vestivano di Rosso, gli
Uomini in Azzurro, i saggi in Smeraldo, i 13 come lui in bianco.
Solo Ora, dopo essersi gustato quel fiume di ricordi ed emozioni, aveva in
un momento ripreso l’impassibile impersonale dignitoso controllo di Se stesso,
e costatava, che la maschera d’Argento lo faceva sudare, si chiese quanto
dovessero pesare quelle di Piombo, e ammirò, quegli anziani Saggi uomini, cui
conosceva ogni ruga ed ogni acciacco dell’Età, che le indossavano con
impassibile dignità, e compostezza.
La Torcia perenne ardeva Trionfante, al Centro del Circolo,posta Sopra alla
Cubica Pietra Nera, si fece silenzio nel
Tempio dell’Universo, il Rituale stava per Iniziare, terminando l’Ascesa
Filosofica Nell’Ordine, sarebbe cominciata , per Lui una Nuova Stagione di
Perfezionamento e Cambiamento.
Anche se questo è solo l’Inizio di un Profondo Rituale, abbiamo Voluto
condividere con Voi, un Frammento di un Importante momento , di Vita Iniziatica,probabile e possibile
all’Interno del'Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio.
Sappiamo che non passeranno Inosservati i Significativi riferimenti
esoterici, alchemici, simbolici, cabalistici, iniziatici, che potranno sembrare
anacronistici, e inversi, rispetto ad altri più noti presenti nella
Molteplicità degli Ordini, e Schole. Non pretendiamo che Tutti comprendano, ne
tanto meno che Tutti Condividano.
Speriamo solo che Qualcuno abbia la Volontà di Provare a Immaginare,
vagliando con l’Ago del Cuore, se Sulla
Bilancia, pesa più la Morte oppure l’Amore.
Vorremo che almeno alcuno iniziasse a Pensare con la sua Mente, Cercando
nel Suo Cuore il Giusto Metro per Capire e Valutare, ove si Trova L’Onore.
Se solo Uno, avrà Intuito la Nostra Posizione, e sfiorato, l’Insegnamento,
ivi Celato, Uno con Noi, non solo E’, ma Sempre E’ stato.
Vi sono, Gradi in Cui Abbiamo imparato a spogliarci di Ogni Orpello, Altri
in cui Abbiamo imparato a Guardare con il Solo Occhio Destro, altri con Solo
Sinistro.
In quest’ultimo Grado i Ricordi del Percorso Iniziatico, Travolgono il
Divino Uomo, del seme di Seth, ricordandogli la mutevolezza, della Vita nella
Duat, illusoria, di Ogni giorno. L’attirano Verso la Terra che lo ha Generato,
ma poi, la Calma Estatica, lo Riconduce
verso gli insegnamenti di Tutto il percorso Iniziatico, ed è in quel
Momento che i Rami del Suo Intelletto, del suo pensiero Originale, sono
Violentemente protesi Verso l’Infinito.
Rientrato nel Eterno, Istante del Presente, con la Calma Consapevolezza,
che Ancora Tante Notti, Oscureranno il Suo Cammino e che Altrettante Albe lo
Riscalderanno, concedendogli il Ritmo, per Sincronizzare il Proprio Respiro con
quello del Tutto, a Passo Fermo, con lo
Sguardo Fiero, il Sorriso sulle Labbra, il Sole splendente in Viso, e La Luna
passionale nel Cuore, Uomo, Libero ed Unico Padrone del Proprio Destino.
Con la Sopportazione dell’Arcano Sinedrio dei Saggi.
Frater (Raum) Andrea Francesco Sophia Lanz, A^A 3=8 OrB + e
Sororem Beatrice Lucrezia Teor VvV 4=7 MvS-
Con l’Amorevole Tollerante, Benedizione, di chi Occhio profano non Vede, ma
il Cui Occhio Tutto Vede.'. Sempre rivolti al Grande Oriente Ermetico dei Figli di Seth in Italia.'. Zenit di Roma Templi Universi.'. Una sacerdotessa, ed uno Ierophante dell’Antico e Mistico Ordine
Osirideo Egizio. M.B. .^. A^A VvV. .^.
Ascoltate, o Figli della Terra, I vostri Istruttori; Figli del Fuoco.
Imparate che non vi è né Primo né Ultimo, poiché Tutto, è un Numero, emerso dal
Non-Numero (Stanza IV,I Dzyan)
Grazie di esistere, davvero.
RispondiEliminaanonopsqueo@gmail.com