lunedì 3 giugno 2013

I 7 Principi Ermetici: Fondamenta della saggezza Alchemica

                                                                       


 

“La Buona religione andata in declino quando il cristianesimo la distrusse, la mise al bando con le proprie leggi, e la rimpiazzò con il culto delle cose morte, con assurdi riti, con la condotta poco morale e con una guerra senza fine”. Giordano Bruno.

 Eretico Maestro di Vita, Indagatore dell’Intima Natura F.^. che prima di noi ha conosciuto e indagato i misteri della Natura, le leggi che regolano il micro e il macro cosmo, a lui dedichiamo questo articolo a dimostrazione che l’Oriente Egizio si è incarnato in diverse epoche e in diversi soggetti nei secoli, sotto diverse denominazioni e nomenclature trasmettendo la Sapienza degli Antichi Maestri rafforzata, dallo studio dei loro successori, fino ad Oggi, aspettando che possa Rivivere un Terzo Rinascimento, ed essere accolta da tutta l’umanità come fondamenta per la conoscenza personale ed Universale.

 

“Allorché si ode il rumore dei passi del maestro,si aprono le orecchie di coloro che sono pronti al’ insegnamento”.

 “Quando le orecchie dello studioso sono pronte per l’audizione, vengono allora le labbra a riempirle di saggezza”.

Come ci ricordano queste due massime tratte dal Kybalion iniziamo questo articolo con l’augurio che le nostre esplicazioni possano esser utili a tutti, e guidare gli esploratori dell’Intima Natura, con metodo e efficienza nelle loro investigazioni,  e  possano gettare le fondamenta per una forte e sana struttura del pensiero Ermetico e Alchemico, se non che del corretto illuminismo spirituale e del mentalismo in ogni sua Forma ed Espressione.

 

I principi Ermetici sono 7. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con cui si aprono tutte le porte del Tempio.

Questi i principi su cui si basa tutta la Filosofia Ermetica.

1 Il principio del mentalismo

2 Il principio della corrispondenza

3 Il principio della vibrazioni

4 Il principio delle polarità

5 Il principio del ritmo

6 Il principio di causa-effetto

7 Il principio del genere

 

1 Il principio del mentalismo. L’Universo è una Creazione Mentale del Tutto per cui tutto è Mente.

Secondo tale principio il Tutto inteso come quella realtà esistenziale che sta alla base di ogni manifestazione , percepibile, o non percepibile attraverso i nostri sensi , e che tutto comprende in seno.

Sebbene non conoscibile può essere considerata come Mente Universale Cosciente ed Infinita, tutto l’universo quindi è una creazione mentale del Tutto e sottoposto alle sue leggi.

E sia globalmente che in ogni sua singola parte, di cui noi siamo espressione, sia nella nostra individualità che nella nostra collettività, vivificati ed esistenti dalla e nella  Mente infinita del Tutto.

Ed è grazie a questo principio che tutti quei fenomeni stravaganti e strabilianti che da Eoni tormentano ed affascinano l’umanità, trovano spiegazione nella mentalità, psichicità.

Comprendere questo significa apprendere le leggi dell’universo Mentale ed imparare ad usarle per sottrarsi alla causalità del Micro come del Macro Cosmo , ricordando che chi serve negli  Alti piani è servito nei Bassi .^.

Grazie a questa prima chiave del sapere lo studioso può entrare con passo sicuro nel Tempio della Mente.

                                                   

 

Il Principio di Corrispondenza: Come è al di sopra è al di sotto,  come è al di sotto è al di sopra.

Tutte le leggi e le derivanti causalità, sui diversi piani di Esistenza hanno sempre una corrispondenza.

Comprendere questa massima significata trovare risoluzione per molti paradossi e segreti della Natura.

Infatti attraverso le analogie esistenti tra i vari piani di Esistenza è possibile indagare quello che avviene negli Alti come nei Bassi piani, inoltre essendo questa legge Universale è valida sia per il piano materiale sia per quello spirituale che naturalmente per quello mentale.

Grazie alla sua applicazione è stato possibile intravedere il volto dell’Egizia Iside, imparando così a passare dal noto all’ignoto, un po’ come accade con i principi geometrici in base ai quali è possibile misurare da lontano, le dimensioni ,le distanze e movimenti di soli e pianeti.

 
                                                


 

Il principio della Vibrazione: Tutto si muove Tutto vibra niente è in quiete.

 

Gli enunciati di questo principio che vengono sempre più confermati anche dalla scienza attuale, erano già noti ai sapienti dell’antico Egitto.

Con tale principio è possibile spiegare le divergenze tra le varie manifestazioni di materia, energia, spirito e mente, tutte riconducibili a diverse quanta di vibrazione.

Dunque tutto vibra dalle più basse e rozze forme di materia allo Spirito Assoluto, che altro non è che la forma più elevata di vibrazione.

Lo spirito vibrando così intensamente appare in pieno riposo così come una ruota che in movimento pare immobile.

Allo stesso modo all’altro capo della scala troviamo forme di materia così rozze

 che le loro vibrazioni sono così esigue da parer sempre in riposo.

Da neutroni agli elettroni dagli atomi alle molecole, per giungere fino ai mondi e agli universi tutto Vibra.

Lo stesso ragionamento vale per energia e forza che assumono la loro denominazione proprio dai gradi di vibrazione, come anche per i piani mentali dalle cui vibrazioni dipendono i loro stati, ed infine è valido per  il piano spirituale.

Attraverso la conoscenza di questo principio gli Ermetisti possono riuscire a controllare le proprie e le altrui vibrazioni mentali, e in parte alcuni fenomeni naturali. Chi comprende davvero questa Regola ha in mano lo scettro del Potere dicevano gli Antichi.


                                                   

 

Il principio della polarità: “Tutto è duale tutto è polare,per ogni cosà c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile, sono uguali gli opposti sono identici per natura, e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano, tutte le Verità non sono che mezze Verità e i paradossi trovano una soluzione.

Grazie a questo assioma dell’antica saggezza,si può trovare una spiegazione ai paradossi che da Eoni turbano la ragione dell’umanità media, e possono così esser spiegati: tesi è antitesi hanno la stessa natura ma differiscono nel grado.

Così tutti gli opposti vengono rivelati come gli estremi della medesima cosa, ma con grado differente, proprio come caldo e freddo trovano la loro diversificazione nel grado, pur essendo opposti sono in realtà identici. Non esiste il caldo assoluto o il freddo assoluto tanto che nessuno potrebbe mai determinare con Oggettività ove finisca il caldo ed inizi il freddo, essendo entrambi gli opposti della medesima cosa.

Un esempio simile può esser fatto sul piano mentale con i sentimenti di amore ed odio che pur essendo in antitesi tra di loro, nella gradazione della scala che idealmente li separa, vi potrà essere un punto intermedio ove l’uno si confonde con l’altro con penetrandone l’essenza fino al punto che il confine tra i due sia praticamente in percettibile oggettivamente, ma può solo esser espresso soggettivamente attraverso il personale punto di vista, influenzato dal piacere o dal dispiacere, che ciascuno dei due stati può portare alla sensibilità dell’individuo sperimentante.

Attraverso la conoscenza di questa regola è possibile convertire le vibrazioni d’amore in odio e viceversa,e non solo nel proprio stato mentale emotivo ma anche in quello di altre persone.

Questa trasmutazione,su cui si basa gran parte della scienza Alchemica, è possibile grazie alla volontà,

o THELEMA, divenendo una fase alchemica principale nota e usata dai maestri antichi e attuali, rendendoli padroni di invertire la propria e l’altrui polarità, naturalmente dopo un lungo studio ed una lunga pratica effettuata su se stessi attraverso esercizi mentali e spirituali, in grado di trasformare il Bene in Male o il Male in Bene, essendo entrambe le polarità della medesima cosa.

 
                                                  
                               

 

Il principio del ritmo: ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse, tutto si alza e cade, in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo:l’oscillazione di destra è uguale a quella di sinistra, tutto si compensa nel ritmo.

 

E’ questo il principio con cui l’iniziato meglio apprende che in ogni cosa vi è un movimento che fluisce, ponendo in eterna simmetria i 2 poli.  La Forza di questo principio regolatore ben si evince nella creazione e distruzione dei mondi, nello sviluppo e nella caduta delle civiltà, e anche nei comuni stati mentali ed emotivi dell’uomo attraverso i quali lo studioso di ermetismo apprende l’importanza di questo principio grazie al quale adesso sarà in grado di neutralizzarne gli effetti. Questa è la legge mentale della neutralizzazione attraverso la quale l’adepto capisce che se non si può annullare un principio o arrestarlo si può però sottrarsi ai suoi effetti. L’arte degli ermetisti infatti è : comprendi il principio, impara ad usarlo anzi che subirlo, quindi se l’operatore si focalizza su un dato punto riesce a neutralizzarne l’effetto sottraendosi all’oscillazione imparziale del pendolo, che altrimenti lo avrebbe condotto verso l’altro polo.

I metodi d’uso contro-azione di neutralizzazione del principio di polarità e quello del ritmo, formano alcune delle parti più importante dell’alchimia mentale ermetica.

 
                                                              
 

Il principio di Causa-Effetto: Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa ha il suo effetto, tutto avviene in conformità di una legge; il caso è il nome dato ad una legge sconosciuta ai più, pur se esistono diversi piani di causalità nulla sfugge alla Legge!

 

Grazie al’intima conoscenza di questo principio, che ci conferma l’inesistenza del fato, ma la presenza di una legge atemporale imparziale, in grado di regolare il micro come il macro cosmo, l’ermetista riesce così ad innalzarsi sopra il principale piano di causa effetto, divenendo così causante.

E’ ormai saputo che le masse sono condizionate da vari fattori di cui l’ambiente in cui vivono, tanto da essere mosse secondo gli altrui desideri e pensieri come pedine su di una scacchiera, vinte da mille cause esterne; ma coloro i quali riescono a controllare i propri stati d’animo, il proprio carattere, le proprie emozioni, e i propri pensieri, quindi tutto ciò che li circonda e li permea, diventando così causa e non più pedina. Questi sono gli uomini o donne che Liberi da ogni vincolo giocano la partita della vita, essi usano il principio non ne sono gli attrezzi , pur obbedendo ai piani di causalità a loro superiori, dominano sul loro.

In queste parole è condensata la potenza della disciplina ermetica, chi può ne approfitti!!!

 
                                               
 

Il principio del genere: il genere si manifesta in ogni cose e su tutti i piani, ogni cosa ha il principio maschile e femminile.

 

Non c’è possibilità di creazione materiale mentale o spirituale, senza l’applicazione di questo principio, comprenderlo significata dare un po’ di Luce ad argomenti per lo più oscuri alla media dell’umanità.

Esso opera rivolto alla creazione generazione e rigenerazione, tutto, cose e persone sono fondati su questo principio, ogni elemento femminile ne contiene uno maschile e viceversa.

E’ questo il principio che racchiude in seno la chiave per comprendere i misteri della Vita.

                                    
 

Ricordate sempre che la trasmutazione alchemica o ermetica è un arte mentale, e se è vero come lo è, che la natura dell’universo è Mentale, la trasmutazione deve poterne cambiare stati e fenomeni, e la Mente deve Regnare incontrastata su ogni sua manifestazione. Comprendete questo e i miracoli e i prodigi non vi sembreranno più tali!!!

Questi 7 principi sono posti sotto l’autorità della saggezza Ermetica e dichiarati patrimonio dei Filosofi, estratti dal Kybalion, ed esposti in chiave comprensibilmente moderna, sapranno certo dire o ridire molto a tutti gli Iniziati o gli Operatori che armati di Buona Volontà da Eoni percorrono il sentiero con Amore e Volontà. 

I F.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio.
 
 
                                                                       


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