lunedì 15 luglio 2013

L'Esoterismo Egizio (Parte Terza)

                                                       Esoterismo Egizio Parte Terza
 
 
Thot Il dio della Saggezza e Giudice di Maat

Abbiamo precedentemente affrontato la Figura chiave legata al dio Egizio Thot, divinità, che come abbiamo visto , in precedenti articoli sull’Ermetismo, trovò Identità secondo gli ellenici,  anche nel loro dio Ermete Trismegisto il Tre volte maestro, divenuta Archetipo delle scienza Ermetiche e patrono dell’Alchimia alla quale sapienza si attribuisce la Tavola smeraldina e altri trattati come il Kybalion, che se pur non contenendo, la primitiva formula degli insegnamenti, la quale era composta di simboli,  di così semplice ma grandiosa Essenza da poter, esser iscritti per intero su di uno Smeraldo, hanno cmq permesso, insieme al mazzo dei tarocchi di far sopravvivere, sino ai nostri giorni gli Insegnamenti del Dio che tante generazioni di maestri e adepti ha fatto sognar.

Ma il dio Thot per gli Egizi, era la divinità della scrittura, della magia e delle scienze. E’ suo il compito di prendere nota di tutte le infrazioni dei quarantadue comandamenti di Maat che abbiamo visto in dettaglio nella seconda parte di questo articolo; non solo nel momento del trapasso, ma durante tutta la vita di ciascun Iniziato al Culto Egizio, controllandone così tutti i differenti cammini o vie, di iniziazione.

Ma è anche il vigilante del Cosmo, al quale, gli altri Dei hanno affidato il delicato compito di seguire tutti gli uomini e le donne, nell’adempimento della condotta, atta al Rispetto della Legge Universale,  aiutandoli così a ritrovare l’Occhio Sinistro, l’Unico che permette di Vedere davvero e di seguire il cammino Iniziatico senza Ostacoli.

Grazie all’aiuto di Thot, Nut, è riuscita a generare i suoi cinque figli, vincendo la maledizione di Ra, sempre lui è corso in soccorso della Dea Iside per Ritrovare le 14 parti di Osiride dilaniato da Seth, e ancora Lui, ha allontanato il Veleno di Seth, da Horus, permettendo così ad Osiride di tornare dal regno dei Morti a bordo della Barca Sacra.

Ma la magnanimità e la Grandezza del Dio non finisce qui, infatti, sempre Thot, è riuscito a prendere da Seth, l’occhio sinistro di Horus, re immettendolo nell’Orbita Vuota del dio dalla Testa di Falco; infatti il giovane Dio, volle vendicare l’uccisione del padre Osiride, sfidando in combattimento Seth, ma nel tenzone riuscì solo ad evirarlo,  mentre lui perse appunto l’Occhio.
                                                                

In una versione di più Recente fattura, in voga ancora presso qualche società, o culto esoterico, si fa invece risalire il ritrovamento dell’Occhio da parte di Shu e Tefnet.

A causa del Protrarsi della Ricerca il Dio Horo, si sarebbe munito momentaneamente di un nuovo Occhio Sinistro divenuto un Serpente che si arrotola intorno alla Circonferenza Solare Rosso, posto sulla sua fronte l’Ureo.

Dietro alla simbologia di questi Occhi mancanti vi è un Grande significato Esoterico, Noto, su diversi livelli, a tutti gli Iniziati anche dei Tempi moderni, Visto che su di essa, si sono costruite le principali simbologie archetipiche di culti religiosi, e segreti, che hanno attraversato millenni di storia adornando la ritualità di Occhi posti in Triangoli.

L’importanza che veniva data a questo Simbolo è riscontrabile anche al museo del Cairo, nella Effige di Akenathon, alla quale manca l’occhio destro; oppure la raffigurazione sul braccio della Regina Nefertari, sempre di un occhio destro, posta sulla colonna Nord Est della camera del sarcofago di Ramsete Secondo.

 

L’occhio Onniveggente di Ra.

Il simbolo dell’Occhio di Horus, o detto di Ra, rivesta un importanza principale nell’esoterismo Egizio e soprattutto nel Mito Osirideo. Infatti secondo la leggenda, l’occhio viene donato ad Horus, non appena Osiride risorge dal mondo della Luce velata, il Duat, e con esso, Il giovane Dio acquista la Conoscenza, la Consapevolezza, e la possibilità della Trasmutazione.

Questo simbolo, il cui nome è :essere sano, rivestiva un’importanza principale in ogni aspetto della vita Egizia, veniva spesso posto sotto i bendaggi, a cura delle ferite, o per alleviare i mali, accompagnava i defunti, ed era posto su amuleti, glifi, e papiri,  era sinonimo di Rigenerazione,o di Rinascita Iniziatica, in quanto oltre ad essere rappresentante dei 5 Sensi umani comuni, lo era anche per quelli non comuni, divenendo presto sinonimo di  quella Onniveggenza in grado di accedere a quell’energia Oscura, che possiamo assimilare, al Sole Nero della Loggia Luminosa del Vrill, divenendo noto a tutti come l’Occhio Onniveggente o Occhio di Ra.

Il simbolo è costituito da un Occhio, sovrastato da un sopracciglio, mentre sotto le ciglia vi è abbozzata una spirale che scivola in senso discendente da destra verso sinistra.
                                                        

La tradizione più antica lo attribuisce ad Horo i cui occhi considerati il Sole e la Luna, ci ricordano la natura Duale dell’essere umano in quanto contenuti in esso entrambe le Polarità e i generi.

Plutarco negli Inni sacri ad Osiride ci ricorda di come venisse celebrata l’evocazione di colui che sta nascosto nelle braccia del sole, il trenta del mese di Epifisi ( intorno al solstizio di estate) , infatti in questo giorno astronomicamente la Luna ed il Sole si trovano sulla stessa retta, ed entrambi per gli Egizi sono considerati occhi e luce di Horus.

La presenza trasversale di questo Glifo, nella Ritualità Egizia è ampiamente dimostrato, nella Stele di Meternich.( Del sec quarto,) , nella quale sono espresse alcune chiavi iniziatiche d’accesso alla simbologia del Dio Horus, che indirettamente illuminano la figura della fenice nella sua valenza cosmologica.

Ci riserviamo di trattare in seguito, in un apposito Articolo dedicato alla su detta Stele e alle diverse Chiavi Iniziatiche del Culto Egizio, non volendo confondere il lettore, ed essendo quello delle Chiavi un aspetto fondamentale per la corretta interpretazione del Culto Iniziatico Egizio Arcano e Moderno, ricordando sepre ai lettori che in ogni modo dobbiamo attenerci ad una proporzionata erogazione di informazioni, per diversi motivi di cui il principale, permetterne un corretto assimila mento nelle menti profane.

Qui ci limiteremo nel dire che dalla Stele si evince, il Culto di una Grande Anima Nascosta, celata, che sottende in un cerchio nei periodi Lunari e Solari, manifestandosi attraverso la palingenesi delle forze Celesti, e si va codificandosi prima come Falco, poi come Scarabeo ed Infine come Fenice.

Il lascito di questa tradizione è riscontrabile anche in Orapollo, che ci dice che la fenice è simbolo Solare e di cui anche l’Occhio ne diventa raffigurazione.

Come vediamo la Natura della Raffigurazione Oculare è associata alla Luna e al Sole, essendo in Alchimia ed Ermetismo divisa la polarità umana con simbologia di Sole e Luna, non è difficile per chi conosce la materia andare ad attribuire al emisfero cerebrale, cui ciascun occhio è collegato, la corretta chiave interpretativa: L’emisfero Sinistro, quello che regola il lato destro del nostro corpo e viso, è idealmente collegato allo Spirito, Solare, Positivamente Attivo; dall’emisfero Destro è invece controllato il lato Sinistro del Corpo, quello Lunare, idealmente collegato ad Anima, alla parte femminile del Se, negativamente passiva.
                                                                         
 


A ciascuna di queste componenti Umane, sono legati differenti aspetti, che regolano tutta la fisiologia, del corpo umano, ma il lato che solitamente viene Usato maggiormente è quello Sinistro, al quale sono associati i processi di memoria a breve termine, di ragione e di attaccamento alla materialità, alla quotidianità, è l’emisfero associato alla parte maschile e concreta del Se. Il destro, invece , è la parte cui sono associate, la passione dell’emotività e del sentimento, l’estro degli Artisti, la femminilità, o quello che poi venne chiamato Femminino Sacro. Non è un caso se il simbolo del Cuore, che come vedremo più avanti, è un Triangolo rovesciato, simbolo della passività negativa colma di Amore e Compassione, che oltre ad essere regolato appunto dall’emisfero Destro, è anche simbolo, della femminilità alchemica.
                                                                     

L’importanza Esoterica che veniva data nella simbologia Egizia, anche all’aspetto organico e fisiologico, rivela le conoscenza che gli Egizi avevano acquisito nel campo medico come in quello astronomico, tanto da integrare entrambe le scienze al proprio culto esoterico.

Altro tipico esempio è il caduceo, del quale parleremo in dettaglio sempre in futuro nell’articolo dedicato alla simbologia esoterica, raffigurante un asta, o bastone, con alla sommità due ali aperte, e due serpenti che si intersecano tra loro risalendo l’asta, sino alle ali. Questa è la raffigurazione esoterica, delle due polarità energetiche, Positivamente Attivo, Negativamente, Passivo, che durante la pratica Kundalini, liberate con una specifica tecnica, queste energie, che idealmente partono dal coccige, dietro alla schiena, precisamente dall’osso detto Luz,  nel quale si credeva in diversi culti, risiedesse, l’attaccatura dell’anima al corpo, infatti gli Antichi si erano accorti che era l’osso più resistente del corpo umano e l’ultimo che si disfaceva nei secoli, da qui dedussero che vi poteva risiedere l’innesto Animico. Tornando alla pratica del Kundalini, una volta risvegliata questa energia, essa partendo dal fondo schiena, si divide, formando due serpenti energetici che si intersecano tra loro, arrampicandosi idealmente sulle vertebre sino ad arrivare alle scapole, che nella raffigurazione sono le due ali, e poi i due serpenti, smettono di incrociarsi tra loro e si vanno a collocare nei rispettivi emisferi ai quali è idealmente collegata la polarità .( In realtà l'energia Kundalini nell'intersecazione dei due serpenti energetici,  va a toccare i principali chakra nella sua ascesa)
                                                                    

Ma come detto più volte, svelare un simbolo, significa lavorare su più livelli e con la consapevolezza delle persone, perché come ivi dimostrato, adesso abbiamo preso in considerazione l’analogia scientifica dell' ideale interpretazione di un simbolo, poi vi è quella filosofica, quella spirituale, e quella Arcana o Occulta che ne detiene il Cuore dell’Insegnamento, la Radice dell’archetipo.

Ad esempio, prendendo sempre in considerazione il caduceo le ali svolgono anche la funzione del Disco solare, alato, essendo ogni simbolo, a sua volta composto di altri simboli o tratti o glifi; un'altra interpretazione và attribuita al significato Mistico del simbolo, e all’illuminazione consapevole, illuminazione, che ritroviamo anche nel simbolo dell’Occhio di Horus, che anche esso, come prima accennato è un simbolo composto da simboli.

Un ultima, ma non meno importante spiegazione, sul significato dell’Occhio di Horus, divenuto Onniveggente, è la straordinaria somiglianza, con la sezione del cranio, nella, quale, andrebbe ad occupare la perfetta figura della ghiandola pineale, con le sue componenti cerebrali. La ghiandola Pineale, è da Sempre tenuta in massima considerazione presso molti culti esoterici, o esoterismi religiosi, in quanto la si trova raffigurata, come il terzo occhio, nelle religioni buddista, ed induista, la troviamo nelle mani del dio Anu, nelle tavolette assire, la troviamo nel culto egizio,  la troviamo in diversi culti più o meno segreti e la troviamo persino in Vaticano, a Piazza della Pigna, davanti San Pietro.  Alla ghiandola pineale sono attribuiti da sempre abilità, in grado di illuminare l’uomo, in passato è tradizione, che la corretta funzionalità di questa avesse illuminato con visioni, ed estasi molti dei primi profeti o messia di turno, mentre oggi, causa, l’inattività diffusa, e diversi fattori esogeni al corpo umano, ne hanno ridotto l’utilizzo, nelle persone comuni, alle sole ore della note, durante le quali, soprattutto intorno alle ore 3 della notte, la ghiandola pineale,secerne la DMT, una molecola, di recente riscoperta e sperimentazione, la cui moderna denominazione è stata appunto la molecola dello spirito.
                                                      

Infatti, oltre a produrla in modo endogeno tramite la ghiandola pineale, questa sostanza è stata sintetizzata anche chimicamente, estraendola, da differenti vegetali, di diverse specie e denominazioni, e sperimentata, come sostanza psicotropa. Infatti si è così riscoperto, una sostanza, che forse gli Antichi conoscevano meglio di Noi, e si è potuto capire che questa è la sostanza più allucinogena sino ad ora conosciuta; molto di più della psylocibina, presente nei detti funghi sacri e usata da tempi immemori in Rituali, Iniziazioni, e Operazioni Sciamaniche, anche più del sintetico LSD. Questa DMT è stata ritrovata, nella bevanda Ayahuasca, usata anch’essa da tempi immemori dalle popolazioni sud americane in culti e rituali sciamanici. Grazie a questa sostanza, che come ripetiamo viene prodotta naturalmente dalla ghiandola pineale umana, sia spontaneamente che attraverso esercizi di diversi tipi, coloro che hanno sperimentato fumandola la sostanza estratta sinteticamente da un tipo di acacia, come lo psiconauta Terence Mckeena, riferiscono quasi tutti la medesima esperienza, ovvero, la realtà intorno allo sperimentatore cambia repentinamente, svelando un mondo grottesco,  in continua mutazione, si possono vedere i suoni e sentire i colori, dopo di che, ci si trova di fronte ad una membrana (il velo) la quale una volta superata si accede ad un mondo completamente alieno, popolato di molteplici entità con le quali si interagisce, Tutti le descrivono in modo rassomigliante al LAM si Aleyster Crowley, ai piccoli alieni grigi, a degli elfi, a degli gnomi, dei piccoli gufi, e questi parlando nella mente dello psiconauta si presentano, rivelando vita e intelletto proprio, o cmq fuori ogni cosciente controllo da parte dello sperimentatore. Hanno quasi sempre un atteggiamento inizialmente molto amichevole, si presentano gioviali e ti danno il ben venuto, poi diventano sempre più insistenti, chiedendo al soggetto spesso di fare qualcosa,, tutti coloro che hanno avuto queste esperienze le prime volte ne hanno tratto grande beneficio, dicendo diffusamente che era l’esperienza migliore che avessero mai fatto, che avevano avuto illuminazioni intuitive sbalorditive e che però solo dopo diverse assunzioni riuscivano a ricordare verbalizzando l’esperienza mentre avveniva, e anche qui sono avvenute cose particolari, qualcuno ha riferito di aver scritto in simboli o linguaggi sconosciuti, insomma si sono riscontrati tutte quelle dinamiche che spesso ignorantemente durante la storia sono state chiamate con i più diversi nomi attribuendogli differenti nature, da quella maligna a quella divina.
                                                                                 


Potete trovare resoconti di dette esperienze in diversi video su you tube, e anche su differenti siti, o libri, anche di recente scrittura, nei quali vengono affrontate tutti gli aspetti legati a questo terzo occhio che tutti abbiamo ma che in davvero pochi riescono ad aprire, E’ forse questa la differenza tra chi riesce a Guardare e scorgere il mondo di infinite possibilità che si cela dietro al velo, e chi invece riuscendo malgrado a guardare qualche volta la sua quotidianità resterà per sempre cieco sull’Infinità. Sconsigliamo vivamente a chiunque voglia ricorrere alla sperimentazione di detta sostanza, perché è ILLEGALE e perché è molto pericoloso dal punto di vista fisico e Psichico,  essendo possibile raggiungere stati analoghi in modo del tutto naturale, legale ,non pericoloso, e soprattutto in modo duraturo. La strada più breve porta a scorgere inconsapevolmente al di la del velo, ma pericoloso è il ritorno se sulla soglia il Guardiano con gli occhi di brace voi Trovate, preclusa è la via dell’illuminazione o del ritorno al mondo. La strada più lunga, costa sacrificio, e difficile da raggiungere è la meta, ma una volta squarciato il velo, la porta resta aperta, il Guardiano liquidato gentilmente vi ha ceduto le chiavi della Vostra Mente, Eternamente.

Tornando al nostro simbolismo egizio, l’occhio di Horus, è anche nella raffigurazione della Fenice il simbolo del Eterno ciclo della Vita, che come il sole dopo esser tramontato, il mattino rinasce dalle sue ceneri così l’iniziato si appresta a risorgere come uomo nuovo predisposto all’indagine Arcana, Ma anche la ciclicità della natura, il rapporto causa effetto che tutto regola.

Lo avevano compreso i faraoni Amenophis terzo e Akenaton che valorizzarono il culto del dio unico Solare Lunare, che venne sostituito da Atun ad Amon Ra, solitamente Aton, era raffigurato come un Sole, con i raggi terminanti a braccia con l’Anck, il simbolo della Vita.
                                                                  

Il monoteismo del culto di Aton non escludeva il politeismo egizio, in quanto ogni città eleggeva il suo dio protettore che a seconda della città primeggiante sulle altre regnava sugli altri dei, quando Heliopoli ebbe il sopravvento su Memfi, , Horo venne assimilato a Ra ,associandogli l’occhio, mentre l’occhio lunare quello destro venne associato a Thoth.

Al duplice occhio di Horus è connessa una simbologia ed una numerologia iniziatica che affronteremo in dettaglio sempre nell’Articolo sul simbolismo, qui cu limiteremo a narrare brevemente la leggenda.

Un allievo, scriba della casa della vita fece notare al suo maestro che la somma delle frazioni dei valori dell’Occhio di Horus, si aveva nell’equazione ½+1/4+1/8+1/16+1/32+1/64= 63/64 che era il sessantaquattresimo numero mancante a completare l’Unità, e sarebbe stato donato da Thot allo scriba che si poneva sotto alla sua protezione.

In conclusione, l’occhio Sinistro di Ra veniva anche raffigurato con un cobra Femmina, manifestazione ardente della divinità e dell’Ureo.

Concludiamo qui, questa trilogia dedicata alle linee generali dell’Esoterismo Egizio, la cui Essenza Primordiale, derivante da una Fonte più Antica della cultura Egizia Stessa, è Oggi viva più che mai nei Cuori e nelle Menti di Ciascuno di Noi, Speriamo di esser riusciti, senza annoiarvi, ad avvicinarvi al nostro Mondo, e alla nostra Filosofia, che nella Storia è Traspirata più volte in primordiali e infantili forme che mai a Niente hanno portato se non che all’arricchimento di pochi a scapito di molti. Per questo; sotto la Supervisione, dell’Arcano Sinedrio dei Saggi del Grande Oriente Ermetico Egizio, con l’approvazione, dei nostri Invisibili, continueremo la nostra divulgazione controllata, sperando così di aprire a chiunque sia davvero interessato le porte del Possibile. Questo non significa che qualcuno sia ammesso presso il Nostro Gruppo, in quanto, come precedentemente esplicato, non cerchiamo di espandere la nostra ristrettissima cerchia di cercatori ma altresì di instaurare un contatto con altri gruppi Iniziatici o Esoterici Omogeneamente costituiti e Uniformemente Forgiati di Amore e Volontà comuni.
                                                                  

Accendiamo Fuochi, ai capezzali degli dei morenti, e danziamo invece in cerchio, ebbri della Nostra pura follia.  ….Noi siamo i Viventi. Illuminati dal Segreto Arcano che Da Eoni Custodiamo e Serviamo.

Abbiamo Detto.

I F.^. e le S.^. dell’Antico e Mistico Ordine Osirideo Egizio.    A^A 
                                                   

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